Le ragioni per modificare gli interni della tua casa possono essere svariate: renderla più confortevole, più moderna, più sicura, eco-friendly etc. Dipende dal tipo di ristrutturazione di interni che hai in mente e che potrebbe coinvolgere un singolo elemento decorativo, così come tutta la struttura.
Vediamo allora come procedere, perché nella ristrutturazione interna il trucco vincente è quello di muoversi per gradi che – indicativamente – possono essere così riassunti:
1 – Circoscrivi l’area di intervento – Planimetrie e piantine ti servono per capire se c’è bisogno di intervenire su una singola stanza o sull’intero immobile. Vuoi ristrutturare il bagno, installando un box doccia, o magari una vasca idromassaggio? E se fossero necessari interventi all’impianto idraulico, o di riscaldamento? Magari invece il ‘problema’ è che le pareti di casa non ti piacciono più. Allora potresti cambiare colore, tecnica decorativa, o anche scegliere di optare per la carta da parati. Forse invece stai pensando ad un caminetto per la tua casa di campagna, o ad una sauna per quella in montagna, o magari ti chiedi come potrebbe diventare quella casa da ristrutturare ex novo… L’elenco può continuare all’infinito. Quello che devi sapere è che non c’è parte della casa che non possa essere modificata, ammodernata, abbellita, efficientata etc. Basta fare le mosse giuste.
2 – Scegli tecnici e professionisti specializzati – Preferisci una ristrutturazione di interni alla quale partecipare fattivamente, magari procurandoti i materiali in prima persona, oppure preferisci un’impresa edile che ti garantisca una ristrutturazione chiavi in mano? Valuta, a seconda dell’entità del lavoro, quale è la figura professionale di supporto – geometra, architetto, ingegnere – per la fase di progettazione e, se necessari, per gli adempimenti burocratici. Sentirai spesso parlare di CILA (Comunicazione Inizio Lavori) e di SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Sono semplicemente sigle che si riferiscono ai permessi da chiedere, presso gli uffici di pertinenza del Comune, in caso di manutenzione straordinaria.
N.B. La classificazione dell’intervento edile è fondamentale per capire se e quale tipo di autorizzazione richiedere per la ristrutturazione. In linea di massima nella manutenzione ordinaria ricadono questi lavori:
tinteggiatura pareti;
sostituzione pavimenti e rivestimenti;
manutenzione agli impianti.
Sono invece considerati manutenzione straordinaria, le opere edili finalizzate ai seguenti scopi:
consolidamento della struttura;
isolamento termico;
spostamento e/o abbattimento di pareti interne;
apertura e/o chiusura di porte e finestre;
installazione di nuovi impianti.
Informati sulle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie o riqualificazioni energetiche – Sono proprio questi i primi strumenti per risparmiare sui costi, in termini di ‘sconti’ sulle tasse. Inoltre, migliorando la tua casa, otterrai prestazioni più efficienti, riducendo le spese per le bollette di luce, gas, acqua e simili. Le procedure per le detrazioni IRPEF possono essere talvolta complicate: per quanto riguarda eventuale modulistica (per esempio quella da presentare a ENEA), modalità di pagamento e condizioni per il ‘rimborso’ è importante restare sempre aggiornati attraverso il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. In caso di dubbi, o per chiarimenti, potrai affidarti al professionista per seguire la procedura corretta.
Infine facciamo un accenno ai costi. Diffida da chi ti offre soluzioni troppo facili e capitolati non trasparenti. Per avere un’idea del costo medio di mercato richiedi più preventivi a varie ditte e professionisti della tua zona. In questo modo potrai ridurre i rischi di truffe e soprattutto potrai valutare i prezzi, ma anche i servizi offerti, comparandoli fra di loro. Se possibile, chiedi di visionare lavori simili effettuati in precedenza e leggi le recensioni dei clienti, che hanno già messo alla prova l’esperienza e la qualità della ditta o del professionista.