Impianto idraulico fai da te: cosa sapere per risparmiare

L'impianto idraulico fai da te è possibile, basta seguire i giusti accorgimenti. Ecco dei consigli su come procedere per ottenere un risultato ottimale!

Impianto idraulico fai da te: cosa sapere per risparmiare
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Hai intenzione di creare un impianto idraulico fai da te? Vediamo come dovrà essere effettuato, le tipologie di impianto e le fasi per ottenere un lavoro ottimale. Ovviamente potrai avventurarti in questo intervento solo nel caso in cui tu sia abbastanza preparato in materia! Se così non fosse confronta più preventivi ed affidati ad un esperto!

 

Impianto Idraulico Fai Da Te - Guida Pratica

 

 

impianto idraulico fai da te

 

Cos’è e come si sviluppa l’impianto idraulico

 

L’impianto idraulico deve svolgere diverse funzioni in quanto componente essenziale di ogni edificio. La principale è quella di assicurare un corretto passaggio dell’acqua all’interno delle abitazioni, per poter ottemperare ai bisogni primari dell’uomo.

 

Tubi sotto il lavabo di impianto idraulico

 

 

La distribuzione deve essere capillare ed efficiente in tutto l’ambiente. Se fatto a regola d’arte, un sistema idraulico deve consentire anche il perfetto smaltimento delle acque nere nell’impianto fognario. Per questo motivo, un requisito fondamentale è che tale impianto sia allacciato all’acquedotto locale e contemporaneamente collegato alla fognatura domestica. L’acqua comunale arriva al singolo edificio e il suo flusso viene convogliato dall’impianto idraulico verso gli appartamenti.

 

Questo è possibile grazie alla presenza di due colonne (colonne di adduzione) che percorrono verticalmente tutto l’edificio. Da queste strutture partono le tubazioni che portano a ogni singolo ambiente le acque chiare e le tubazioni che invece convogliano verso l’impianto fognario le acque nere. Quando la pressione dell’acqua non è sufficiente interviene l’autoclave, un serbatoio di notevoli dimensioni, deputato ad assicurare l’afflusso anche nei piani più alti dell’edificio.

 

Montaggio di un impianto idraulico fai da te

 

Molto importante nell’impianto idrico è una chiave d’arresto, il rubinetto principale, che serve a isolare il flusso d’acqua in caso di lavori o di lunghe assenze e il contatore che misura la quantità di acqua utilizzata nel singolo appartamento. Altra parte fondamentale è il collettore, che assicura la corretta distribuzione dell’acqua in pressione a tutti gli elementi deputati ad accoglierla, quale termosifoni, sanitari e cucina. Le tubazioni di scarico, invece, si trovano lungo la parte bassa delle pareti o nel pavimento, e culminano nella braga, ovvero il collettore che funge da raccordo tra water e colonna di scarico.

 

I materiali necessari per la creazione dell’impianto

 

Il materiale con cui si andrà a realizzare un impianto idraulico per la casa cambia in base alle caratteristiche fisiche dell’ambiente nel quale andrà posizionato e dovrà rispondere a tutte le normative vigenti in materia. Le tubazioni domestiche possono essere realizzate in ferro zincato, il cosiddetto acciaio dolce, un materiale abbastanza malleabile e dal costo non eccessivo.

 

Stringere i tubi di un impianto idraulico

 

Il più utilizzato fino a pochi anni fa, oggi il ferro, zincato o tornito, è stato soppiantato da materiali di nuova generazione. Il rame è il metallo da preferire in assoluto per la sua alta resistenza alla corrosione e ai fattori inquinanti, per la sua alta conducibilità, sia in idraulica che nei circuiti elettrici, e perché interamente riciclabile. Robusto e semplice da lavorare, può essere crudo, utile in caso di passaggi lineari, oppure ricotto, indispensabile nel caso di impianti caratterizzati da molti tratti curvi.

 

L’unico limite del rame è il divieto, secondo le normative vigenti, del suo utilizzo per il trasporto di acqua potabile.

 

I tubi in PVC, quelli in polietilene e in multistrato sono le scelte d’elezione odierne. Pratici e resistenti, sono semplici da lavorare, economici e di facile reperibilità. Il requisito fondamentale è scegliere un materiale concepito proprio per essere utilizzato in ambiente domestico e alimentare.

 

Un altro elemento necessario per una corretta costruzione dell’impianto idraulico è rappresentato dalle giunzioni, che dipendono dal tipo di tubatura scelta. La giuntura può essere a saldare, più economica ma con un tipo di lavorazione lunga e laboriosa oppure a compressione, di semplice utilizzo.

 

Munirsi degli attrezzi giusti è il passo successivo per poter effettuare un lavoro a regola d’arte. In generale, serviranno tutti quegli arnesi tipici utilizzati dagli idraulici e facilmente reperibili presso qualsiasi negozio di ferramenta o bricolage. L’attrezzo giusto semplificherà il lavoro, evitando inutili perdite di tempo. 

 

La creazione dell’impianto passo passo

 

La creazione di un impianto idrico avviene attraverso due modalità ben distinte:

 

  • a deviazione
  • a collettore.

 

Per realizzare un impianto a deviazione occorre installare una tubazione principale. Successivamente si procede all’installazione di appositi connettori detti a TEE, i quali provvederanno a costituire la necessaria ramificazione atta a portare l’acqua in tutti i sanitari della casa.

 

Tappo di un lavandino

 

Le giunzioni devono esser realizzate sottotraccia e coperte quindi da piastrelle, con gli innumerevoli svantaggi che questo comporta. Infatti, nel caso di guasto, non è possibile determinare a priori il tubo rotto e il più delle volte bisogna rompere il pavimento per capire l’origine del danno.

 

Inoltre, nel caso in cui si aprano contemporaneamente due o più rubinetti, il flusso d’acqua va a diminuire. I vantaggi di questa scelta risiedono in un’estetica più raffinata, nel minimo ingombro e nella facilità di apertura e chiusura delle chiavi di arresto.

 

Diverso è il caso dell’impianto a collettore, chiamato anche sistema a ragno. La sua realizzazione è relativamente semplice. Si installa un collettore idraulico inserito in una cassetta apposita, posta in luoghi di facile accesso. Da questo meccanismo parte un tubo per l’acqua calda e uno per l’acqua fredda che arriva ai singoli elementi della casa.

 

Qualora si decida di realizzare un impianto a deviazione, occorre utilizzare tubature rigide mentre se si sceglie l’impianto a collettore i tubi da preferire sono necessariamente flessibili (rame, multistrato o polietilene). I giunti sono realizzati all’interno della cassetta del collettore e non più sottotraccia, un innegabile vantaggio come quello di poter isolare la singola frazione di tubo in caso di guasto.

 

Oltre a essere di facile realizzazione, l’impianto a collettore presenta un altro notevole vantaggio. I giunti, parte nevralgica dell’impianto idraulico, sono la parte soggetta a un rapido deterioramento. In questo caso la loro sostituzione è semplicissima in virtù dell’assenza di qualsiasi struttura sottotraccia. Lo svantaggio dell’impianto a collettore risiede però nel costo elevato e in un ingombro relativamente grande.

 

Per avere un’idea più precisa riguardo al budget necessario per affrontare la ristrutturazione del tuo impianto idraulico, ti invitiamo a consultare la nostra guida sulle fasce di prezzo per la ristrutturazione dell’impianto idraulico, dove potrai trovare informazioni dettagliate e consigli utili per calcolare i costi in base alle tue esigenze specifiche.

 

Tipologie di interventi fai da te privi di rischi

 

Fatta eccezione per interventi di riparazione che richiedono la presenza di personale specializzato, la manutenzione ordinaria e i piccoli lavori possono essere effettuati tranquillamente attraverso il fai da te. La regola fondamentale è quella di operare nella massima sicurezza. Occorre chiudere il rubinetto che eroga l’acqua in tutto l’appartamento e accertarsi che la valvola centrale non sia difettosa.

 

Lavori su un impianto idraulico fai da te

 

Questa è una condizione imprescindibile per poter operare senza rischi. Verificare il suo funzionamento è semplice. Basterà chiuderla e constatare l’effettiva assenza di flusso nei vari rubinetti della casa. Se si dovessero riscontrare anomalie, bisognerà contattare il proprio fornitore idrico per la necessaria sostituzione. I piccoli interventi che possono essere effettuati senza problemi e con l’ausilio dell’attrezzatura giusta, sono la riparazione di rubinetti, sifoni, sanitari e minime estensioni dello stesso impianto.

 

Sostituire un rubinetto è l’operazione più semplice. Basterà smontare il precedente allentando la vite inferiore, nascosta sotto la ghiera, e toglierlo dai flessibili. Dopo la sostituzione del gommino, si potrà inserire il rubinetto nuovo procedendo inversamente alle varie fasi dello smontaggio. La sostituzione di un sanitario può sembrare difficile ma in realtà è piuttosto semplice. Basterà svitare le viti alla base, raschiare il cemento e tirar via l’elemento. L’unica precauzione è quella di acquistare elementi di egual misura ai precedenti per evitare di modificare l’impianto idrico.

 

Il montaggio del nuovo modello avverrà seguendo, anche in questo caso, il processo inverso, avendo cura di stuccare adeguatamente il pavimento sul quale poggia il nuovo sanitario. La creazione di una linea di scarico è un’altra tipologia di intervento che può esser effettuata da soli. Basterà munirsi di tubi di plastica grigia, dotati di guarnizione, oppure creare dei raccordi curvi mediante tubi flessibili multistrato a 15° e assicurarsi di una pendenza che sia almeno di 1-2 cm.

 

Permessi e autorizzazioni necessarie

 

Una cannella di un impianto idraulico

 

Sono precise e dettagliate le normative vigenti che interessano la messa in opera di un impianto idrico o il suo rifacimento. Se la manutenzione è ordinaria, non occorre presentare né richiedere nessun tipo di autorizzazione.

 

In caso di manutenzione straordinaria o di completo rifacimento dell’impianto idrico, il discorso si fa più complesso. Per potere usufruire della detrazione fiscale relativa alle ristrutturazioni occorre presentare al proprio comune la DIA, ovvero la dichiarazione di inizio attività.

 

Ovviamente in questo caso, sarà utile farsi seguire da un professionista che possa rilasciare a fine lavori, una dichiarazione di conformità che attesta la regolarità dell’impianto idrico e della corretta esecuzione dell’intervento. In ogni caso, per assicurarsi di eseguire ogni lavoro nella più completa sicurezza, basterà fare una telefonata all’ufficio tecnico del comune di appartenenza per verificare se vi sia o meno la necessità di particolari autorizzazioni, esistono delle particolari normative per l’impianto idraulico.

 

Qualora tu sia un po’ esperto in materia procedi pure con l‘impianto idraulico fai da te, ma in caso contrario, è sempre consigliabile affidarsi ad un professionista. Per riuscire a risparmiare richiedi più preventivi gratuiti e senza impegno agli idraulici della tua zona e scegli la migliore offerta!

 

 

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