Impianto di condizionamento per la casa: come funziona e quale scegliere

Con l’aumentare delle temperature medie globali e l’arrivo di estati sempre più torride, la domanda di sistemi di condizionamento domestici è in costante crescita. Questi dispositivi non solo offrono un sollievo dal calore, ma migliorano anche la qualità dell’aria interna, rendendo gli ambienti domestici più confortevoli e salubri.

 

Soggiorno accogliente con impianto di condizionamento

 

Ma come funziona esattamente l’impianto di condizionamento e quale tipologia è più adatta alle esigenze di ogni casa? In questo articolo esploreremo le differenti soluzioni per trovare quella più adatta alle tue esigenze. 

 

Che cos’è e come è fatto un impianto di condizionamento?

 

Un impianto di condizionamento è un sistema sofisticato progettato per migliorare il comfort all’interno degli spazi chiusi, regolando la temperatura, l’umidità e garantendo la purificazione dell’aria.

 

Questo obiettivo è raggiunto attraverso un processo di refrigerazione e, in alcuni casi, riscaldamento, che consente di mantenere condizioni ambientali ottimali indipendentemente dalle fluttuazioni climatiche esterne.

 

Componenti principali degli impianti di condizionamento

 

  • Unità esterna: il cuore dell’impianto di condizionamento, che contiene il compressore, il condensatore e altre componenti essenziali. Questa unità lavora per espellere il calore assorbito dall’interno dell’edificio all’esterno. È tipicamente installata in spazi aperti come terrazzi, tetti o balconi per facilitare la dissipazione del calore.

 

  • Unità interna: sono i punti di diffusione dell’aria condizionata all’interno degli spazi abitativi. Ogni unità interna è dotata di un evaporatore e di ventole per distribuire l’aria raffreddata. Nei sistemi multisplit, più unità interne possono essere collegate a una singola unità esterna, consentendo una climatizzazione personalizzata per ogni stanza.

 

  • Refrigerante: il fluido che circola all’interno dell’impianto e trasporta il calore dall’interno all’esterno dell’edificio. Subendo cambiamenti di stato da liquido a gas e viceversa, il refrigerante assorbe il calore dall’ambiente interno e lo rilascia all’esterno.

 

  • Tubi di collegamento: questi condotti collegano l’unità interna con quella esterna, permettendo il passaggio del refrigerante. Sono progettati per essere il più discreti possibile, minimizzando l’impatto estetico sull’edificio.

 

  • Filtro dell’aria: fondamentali per garantire la qualità dell’aria interna, i filtri rimuovono particelle di polvere, allergeni e altri inquinanti dall’aria prima che venga immessa nell’ambiente. Alcuni impianti di condizionamento avanzati includono filtri capaci di neutralizzare anche odori e batteri, migliorando ulteriormente la purezza dell’aria.

 

Funzionalità aggiuntive

 

  • Deumidificazione: molti impianti moderni sono capaci di ridurre l’umidità all’interno degli spazi abitativi, contribuendo a un comfort maggiore e prevenendo la formazione di muffe e condensa.

 

  • Modalità silenziosa: per ridurre l’impatto acustico, soprattutto durante la notte, molte unità interne dispongono di una modalità di funzionamento a bassa rumorosità.

 

  • Controllo intelligente: con l’evoluzione della tecnologia smart home, alcuni impianti di condizionamento possono essere controllati a distanza tramite smartphone o altri dispositivi, offrendo un livello di convenienza e personalizzazione senza precedenti.

 

Come funziona un impianto di condizionamento?

 

Il funzionamento di un impianto di condizionamento si basa sul ciclo frigorifero, un processo termodinamico che coinvolge la compressione e l’espansione di un gas refrigerante per trasferire calore da un ambiente interno a quello esterno.

 

Questo ciclo è fondamentale per garantire la climatizzazione degli spazi abitativi, offrendo refrigerazione o riscaldamento a seconda delle necessità.

 

Fasi del ciclo frigorifero per il condizionamento della temperatura

 

  • Compressione: il ciclo inizia con la compressione del gas refrigerante, che aumenta la sua temperatura e pressione. Questa fase è svolta dall’unità esterna dell’impianto, dove il compressore comprime il gas, trasformandolo in un vapore ad alta pressione e temperatura.

 

  • Condensazione: il gas ad alta temperatura fluisce attraverso il condensatore, dove cede il suo calore all’aria esterna. Durante questo processo, il refrigerante passa da gas a liquido, rilasciando calore e raffreddandosi. Le ventole dell’unità esterna facilitano questo scambio termico spingendo aria fresca sul condensatore.

 

  • Espansione: il liquido refrigerante, ora raffreddato ma ancora ad alta pressione, passa attraverso una valvola di espansione, dove subisce una rapida diminuzione di pressione. Questo processo riduce ulteriormente la temperatura del refrigerante, preparandolo per l’evaporazione.

 

  • Evaporazione: il refrigerante a bassa temperatura e bassa pressione entra nell’evaporatore all’interno dell’unità interna. Qui, l’aria calda dell’ambiente interno viene soffiata sull’evaporatore, facendo evaporare il refrigerante. Questa evaporazione assorbe calore dall’aria, raffreddandola prima di essere reimmessa nell’ambiente. Il refrigerante, ora come vapore a bassa pressione, ritorna al compressore, dove il ciclo ricomincia.

 

Quali sono le tipologie di impianti di condizionamento?

 

Esistono diverse tipologie di impianti di condizionamento, ognuna adatta a specifiche esigenze e configurazioni abitative:

 

  • Monosplit: ideali per climatizzare singoli ambienti, sono costituiti da una unità interna e una esterna.

 

  • Multisplit: permettono di collegare più unità interne a una singola esterna, ideali per climatizzare più stanze mantenendo un’estetica uniforme.

 

  • A pompa di calore: offrono la possibilità di riscaldare gli ambienti durante l’inverno, invertendo il ciclo frigorifero.

 

  • Centralizzati: sistemi più complessi, progettati per edifici di grandi dimensioni, che distribuiscono l’aria attraverso una rete di condotti.

 

Che differenza c’è tra condizionatore e climatizzatore?

 

Sebbene, quando si parla di impianto di condizionamento, i termini “condizionatore” e “climatizzatore” siano spesso usati come sinonimi, in realtà indicano due concetti leggermente diversi.

 

  • Condizionatore: è il dispositivo utilizzato per modificare la temperatura di un ambiente attraverso il raffreddamento. Questi sistemi, basandosi sul ciclo frigorifero, aspirano l’aria calda dall’interno, la raffreddano tramite un processo di refrigerazione e la immischiano nuovamente nell’ambiente, riducendone la temperatura. Il focus principale di un condizionatore è, quindi, la gestione della temperatura per raggiungere e mantenere un livello di freschezza desiderato durante i mesi più caldi. Alcuni modelli possono anche offrire la funzione di riscaldamento, ma la loro caratteristica primaria rimane il raffreddamento.

 

  • Climatizzatore: non si limita a regolare la temperatura, ma controlla attivamente diversi aspetti del clima interno. Oltre alla capacità di raffreddare (e spesso riscaldare) l’aria, un climatizzatore può integrare sistemi di filtrazione per purificare l’aria da pollini, polveri, e altri inquinanti. Inoltre, può dotarsi di funzionalità di deumidificazione per ridurre l’umidità eccessiva, migliorando il comfort generale e prevenendo problemi di muffa e condensa. Alcuni climatizzatori avanzati offrono anche la possibilità di immettere aria fresca dall’esterno, garantendo così un ricambio d’aria costante e una migliore qualità dell’aria interna.

 

La scelta tra un condizionatore e un climatizzatore dipende dalle specifiche esigenze di climatizzazione di un ambiente. Se il bisogno primario è quello di abbassare la temperatura durante le calde giornate estive, un condizionatore potrebbe essere sufficiente.

 

Tuttavia, per chi desidera un controllo più ampio sulle condizioni ambientali, inclusa la qualità dell’aria e l’umidità, un climatizzatore rappresenta una soluzione più versatile e completa.

 

In termini di salute e benessere, la capacità dei climatizzatori di filtrare e purificare l’aria può avere un impatto significativo, soprattutto per persone con allergie, asma, o altre condizioni respiratorie. Inoltre, la gestione dell’umidità è fondamentale per creare un ambiente confortevole e prevenire la crescita di muffe e batteri.

 

Chi istalla l’impianto di condizionamento?

 

L’installazione di un impianto di condizionamento è un’operazione che richiede competenze specifiche e, a seconda della complessità del sistema, può necessitare dell’intervento di professionisti del settore elettrico o idraulico.

 

È fondamentale affidarsi a tecnici qualificati per garantire un’installazione sicura ed efficiente, che rispetti le normative vigenti e ottimizzi le prestazioni del sistema.

 

Per trovare un professionista affidabile e ricevere un preventivo personalizzato, è possibile rivolgersi a piattaforme specializzate come Edilnet.it, che offre un servizio gratuito di matchmaking tra utenti e professionisti del settore edilizio e impiantistico.

 

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