Ristrutturare un appartamento: da dove iniziare per fare tutto bene

Decidere come ristrutturare un appartamento può sembrare complicato, ma con alcuni accorgimenti iniziali potrete dare sfogo alle vostre idee e risparmiare!

Ristrutturare un appartamento: da dove iniziare per fare tutto bene
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Ristrutturare un appartamento è un progetto solitamente alza il livello di ansia personale. In effetti gli elementi da prendere in considerazione sono tanti e il rischio di cedere all’improvvisazione è alto. Questa guida dettagliata ti aiuta a mettere in ordine le idee.

 

Cucina su appartamento ristrutturato da poco

 

 

Ristrutturare un appartamento, soprattutto se si pensa a interventi massicci, non è un gioco da ragazzi. È un percorso non necessariamente arduo, sia chiaro, ma lungo. In alcuni casi… Molto lungo.

 

Sono tanti gli imprevisti che possono sorgere, dunque è bene agire con raziocinio, conoscendo le varie fasi della ristrutturazione e adottando un comportamento consono.

 

In questa guida forniamo consigli per iniziare con il piede giusto e per portare a termine il processo di ristrutturazione nel modo più sereno ed efficace possibile. Parleremo dei passaggi da seguire, suggeriremo gli interventi migliori in base agli obiettivi.

 

Ristrutturare un appartamento: l’importanza della pianificazione

 

Prima di descrivere le varie fasi della ristrutturazione di un appartamento è bene introdurre un concetto fondamentale: la pianificazione.

 

Per pianificazione si intende l’elaborazione di un piano di intervento. Questo deve contenere informazioni fondamentali quali gli obiettivi che si intendono raggiungere e i lavori da realizzare per conseguire questi obiettivi.

 

Comprende anche informazioni circa i permessi da ottenere, indicazioni per lo meno di massima sugli stili da prediligere e i materiali da preferire. Insomma, si tratta di un piano d’azione a trecentosessanta gradi.

 

La pianificazione è la conditio sine qua non per una ristrutturazione degna di questo nome. D’altronde, garantisce alcuni vantaggi.

 

  • Risparmio di denaro: pianificare consente di scegliere le opzioni più convenienti e prevenire spese impreviste che potrebbero far lievitare i costi.

 

  • Risparmio di tempo: organizzare le fasi dei lavori in anticipo riduce i ritardi, ottimizzando l’impiego di risorse e garantendo il rispetto delle scadenze stabilite.

 

  • Maggiore capacità di rispondere agli imprevisti: avere un piano ben strutturato rende più facile gestire eventuali problemi che possono sorgere, senza compromettere l’efficienza della spesa o le tempistiche.

 

Palazzo con architettura molto strana

 

Quali sono le principali fasi della ristrutturazione di un appartamento?

 

Veniamo ora al dunque e illustriamo le principali fasi della ristrutturazione. Conoscere queste fasi significa partire con il piede giusto e porre le basi per una ristrutturazione dell’appartamento soddisfacente.

 

Fase #1: Settare obiettivi e budget

 

La scelta degli obiettivi e del budget sono le prime voci a dover essere definite. Nondimeno, sono correlati l’uno con l’altro. Non si può ragionare sugli obiettivi senza conoscere il budget a disposizione e ugualmente non si può allocare il giusto budget senza avere un’idea degli obiettivi e senza sapere quanto costa ristrutturare un appartamento.

 

Per quanto concerne gli obiettivi, i più comuni sono i seguenti.

 

  • Miglioramento estetico: uno degli obiettivi principali è rinnovare l’aspetto dell’abitazione, il che significa modernizzare finiture, colori e arredi per renderli più attuali e in linea con i gusti personali, aumentando anche il valore percepito dell’immobile.

 

  • Miglioramento energetico: la ristrutturazione offre l’opportunità di rendere l’appartamento più efficiente dal punto di vista energetico. Gli interventi che permettono di raggiungere questo scopo si traducono sempre in un abbattimento dei consumi e quindi nel risparmio in bolletta.

 

  • Ottimizzazione degli spazi: spesso si ristruttura per sfruttare meglio gli spazi disponibili, riorganizzando le stanze, ampliando ambienti o ricavando nuove zone funzionali, come spazi di lavoro o aree relax.

 

  • Miglioramento strutturale: un altro obiettivo comune è il consolidamento delle strutture portanti o l’adeguamento alle normative sismiche, per rendere la casa più sicura e duratura nel tempo, prevenendo problemi futuri e aumentando il valore complessivo dell’immobile.

 

Sia chiaro, questi obiettivi non sono autoescludenti. Possono essere conseguiti in contemporanea due, tre, quattro alla volta. È possibile puntare su uno soltanto e così via.

 

Fase #2: Definire gli interventi

 

In questa fase, il committente dovrebbe semplicemente scegliere gli interventi che vorrebbe realizzare. Ovviamente, in base agli obiettivi e al budget che si è imposto. Questo piano di massima va poi presentato al tecnico e all’impresa edile, che lo traduce in un un programma più strutturato.

 

Questo passaggio è importante in quanto aiuta a prevenire un fenomeno molto noto: la tendenza a subire le decisioni degli esperti, e quindi commissionare una ristrutturazione non esattamente in linea con le proprie esigenze e le proprie aspirazioni.

 

Fase #3: Scegliere i professionisti e l’impresa edile

 

Questo è il momento cruciale nel quale il committente seleziona l’impresa edile e i professionisti (architetti, geometri, interior designer) che seguiranno il progetto: la qualità del servizio determina il successo del progetto, influenzando ogni aspetto, dall’ideazione alla realizzazione.

 

È fondamentale scegliere con cura, valutando l’esperienza, le referenze e le ipotesi di costo. 

 

Ma non mancano le sfide. La più grande sta nel bilanciare competenza e costi, abbattendo il rischio di scegliere un’impresa che offra preventivi troppo bassi ma incapace di rispettare gli standard qualitativi o le scadenze.

 

Il trucco è quello di attingere da un elenco delle migliori imprese edili in Italia già selezionate a monte, sulla base di specializzazioni, qualifiche e competenze.

 

Una volta selezionata l’impresa edile, si passa alla pianificazione dettagliata dei lavori. I tecnici e i professionisti, dietro supervisione del committente, seguono un cronoprogramma per monitorare l’avanzamento del processo ed evitare ritardi nei lavori di ristrutturazione.

 

Un tecnico edile durante un sopralluogo per controllo lavori di ristrutturazione

 

Fase #4: Ottenere i permessi per lavori edili

 

Prima di iniziare i lavori, è necessario ottenere tutte le autorizzazioni e i permessi richiesti dalle normative locali. Questa fase coinvolge generalmente il comune di appartenenza e, a seconda dell’entità dei lavori, può richiedere l’intervento di un tecnico abilitato per la stesura di pratiche come la CILA o SCIA, oppure il Permesso di Costruire.

 

Senza i permessi adeguati, i lavori possono essere bloccati, sanzionati o addirittura annullati. Seguire le normative permette al committente di evitare problemi legali e garantire che la ristrutturazione sia conforme alle leggi vigenti.

 

Purtroppo, i tempi burocratici possono essere lunghi e complessi. Si corre il rischio che i lavori vengano ritardati a causa di documentazioni mancanti o approvazioni lente.

 

Fase #5: Esecuzione dei lavori e collaudo

 

Questa è la fase operativa in cui l’impresa edile esegue  i lavori previsti dal progetto di ristrutturazione dell’appartamento.

 

Una volta completati i lavori, si procede al collaudo, ovvero alla verifica che tutto sia conforme alle aspettative del committente e alle norme tecniche.

 

È la fase in cui le idee si materializzano, ed è essenziale che ogni aspetto del lavoro venga eseguito correttamente per garantire sicurezza, estetica e funzionalità.

 

La sfida più grande di questa fase è la gestione degli imprevisti che possono sorgere durante l’esecuzione dei lavori. Problemi strutturali non previsti, errori di installazione o ritardi nella consegna dei materiali sono tutte difficoltà che possono compromettere i tempi e il budget del progetto.

 

 

Ristrutturare un appartamento: quali sono gli interventi con il maggior impatto estetico?

 

Come abbiamo visto, una delle fasi preliminare del processo di ristrutturazione di un appartamento consiste nella scelta degli obiettivi e degli interventi. Dunque, è utile fornire una lista di interventi comuni suddividendoli proprio per gli obiettivi che permettono di conseguire. Partiamo dall’obiettivo estetico.  

 

La tinteggiatura delle pareti

 

Consiste nell’applicazione di uno o più strati di vernice sulle pareti interne della casa. Può essere fatta con colori neutri, vivaci o una combinazione di toni, a seconda del gusto del committente e dello stile desiderato.

 

Cambiare il colore delle pareti rinnova completamente l’ambiente, donandogli freschezza e personalità. Una tinteggiatura ben fatta valorizza gli spazi, rendendoli più accoglienti e piacevoli.

 

Nondimeno, è un intervento relativamente economico e rapido, che offre un impatto visivo immediato. Permette anche di giocare con i colori per ampliare visivamente gli spazi o creare punti focali.

 

L’installazione dei controsoffitti con illuminazione integrata

 

Questo intervento prevede la costruzione di un controsoffitto in cartongesso, al cui interno vengono inseriti faretti o strisce LED per illuminare l’ambiente in modo uniforme e moderno.

 

Crea un design elegante e contemporaneo, dando all’ambiente un’atmosfera sofisticata e accogliente.

 

Inoltre, consente di nascondere cavi e impianti, migliorando anche l’isolamento acustico. L’illuminazione integrata sortisce un effetto estetico di grande impatto, personalizzabile secondo le esigenze.

 

Nondimeno, la progettazione e l’installazione richiedono precisione: possono sorgere problemi se l’altezza dei soffitti è già ridotta. Infine, l’illuminazione deve essere ben studiata per non risultare troppo invadente o insufficiente.

 

Il rifacimento dei pavimenti

 

In questo caso, l’intervento prevede la sostituzione del vecchio rivestimento con nuovi materiali come parquet, gres porcellanato, laminato o pietra naturale. Questo intervento può anche prevedere la posa di pavimenti sopra quelli esistenti, se tecnicamente possibile.

 

Il pavimento è una delle superfici più visibili in una casa e la sua sostituzione può cambiare radicalmente l’atmosfera di un ambiente. Materiali moderni o di alta qualità aggiungono un senso di eleganza, pulizia e contemporaneità.

 

Oltre a migliorare l’aspetto estetico, un nuovo pavimento può anche essere più resistente, facile da pulire e contribuire a migliorare l’isolamento termico e acustico della casa.

 

Ovviamente, non mancano le difficoltà. La rimozione del vecchio pavimento può essere invasiva e costosa, soprattutto se è necessario livellare la superficie o intervenire su impianti sottostanti. I tempi di posa possono essere lunghi e comportare disagi, specialmente in case già abitate.

 

Inoltre, la scelta del materiale giusto deve tenere conto sia dell’aspetto estetico che delle esigenze pratiche di durata e manutenzione.

 

Interno di un appartamento in stile moderno nella zona cucina

 

Riqualificazione dell’immobile: quali sono gli interventi con il maggior impatto energetico?

 

Proseguiamo ora con gli interventi mirati alla riqualificazione edilizia dell’appartamento, dal punto di vista energetico. Interventi sempre più richiesti in quanto aumentano in maniera significativa il valore dell’immobile e consentono di risparmiare sulle bollette.

 

La sostituzione degli infissi

 

Comporta la rimozione delle vecchie finestre e l’installazione di modelli più moderni, solitamente dotati di vetri doppi o tripli e telai con elevata capacità isolante, come gli infissi in PVC, oppure in alluminio a taglio termico.

 

Questo intervento migliora l’efficienza energetica della casa poiché riduce le dispersioni di calore d’inverno e mantiene più fresco l’ambiente d’estate.

 

La sfida principale è rappresentata dai costi iniziali, che possono essere elevati, e dal rischio che le nuove finestre non siano compatibili con le strutture esistenti, richiedendo interventi più complessi.

 

Cambiare gli infissi per riqualificare un immobile

 

Installazione del riscaldamento a pavimento

 

Il riscaldamento a pavimento è particolarmente efficiente rispetto ai radiatori tradizionali, poiché utilizza meno energia per mantenere la stessa temperatura: il sistema funziona a basse temperature, riscaldando uniformemente l’ambiente senza eccessivi consumi energetici.

 

Tuttavia, la sua installazione richiede la rimozione e il rifacimento del pavimento, il che può essere costoso e invasivo, soprattutto in case già abitate. Inoltre, è necessario un progetto accurato per evitare sbalzi di temperatura o un’installazione non uniforme.

 

Il cappotto termico

 

Il cappotto termico consiste nell’applicare uno strato di materiale isolante (come pannelli di polistirene espanso o lana minerale) sulle pareti esterne della casa e  rappresenta una delle soluzioni più efficaci per migliorare l’isolamento termico globale dell’abitazione.

 

Le sfide principali riguardano i costi elevati e le difficoltà legate alla posa corretta del materiale, soprattutto in edifici più vecchi o con facciate irregolari. Inoltre, l’estetica della casa può essere influenzata, richiedendo interventi di rifinitura successivi.

 

Come ristrutturare un appartamento per cambiare la distribuzione degli spazi?

 

Questi interventi sono molto apprezzati in quanto incidono sull’esperienza abitativa, sul modo di abitare la casa. Creano o accorpano locali, danno vita a nuovi spazi, innescano una sensazione di libertà etc.

 

Demolizione delle pareti interne

 

La demolizione delle pareti interne consiste nell’abbattimento di tramezzi o muri divisori non portanti per creare ambienti più ampi e fluidi.

 

Così facendo è possibile ripensare completamente la distribuzione degli spazi, favorendo la creazione di open space o stanze multifunzionali, che risultano più moderne e luminose.

 

Il principale vantaggio è la maggiore libertà nella disposizione dell’arredamento e una percezione di maggiore ampiezza, soprattutto in case di piccole dimensioni.

 

La difficoltà più grande, invece, è la gestione delle conseguenze tecniche, come il riposizionamento degli impianti elettrici o idraulici che passavano attraverso le pareti demolite, nonché il rischio di compromettere la stabilità dell’edificio nel caso in cui si scambiasse un muro portante per un muro non portante.

 

Creazione di un soppalco

 

Per fare un soppalco bisogna costruire di una piattaforma rialzata all’interno di stanze con soffitti alti, per sfruttare lo spazio in verticale. Questo intervento consente di creare nuove superfici abitabili, come aree notte, uffici o spazi di deposito, senza occupare la superficie a pavimento.

 

I vantaggi comprendono l’aumento della metratura utile e una migliore organizzazione degli spazi, soprattutto in loft o piccoli appartamenti.

 

La difficoltà principale consiste nel garantire la stabilità e la sicurezza del soppalco, il che richiede un’accurata progettazione strutturale e, in alcuni casi, l’ottenimento di permessi edilizi specifici. Inoltre, è necessario studiare un’adeguata illuminazione per evitare zone d’ombra o claustrofobiche.

 

Ristrutturazione appartamento: quali sono gli interventi strutturali?

 

Chiudiamo con interventi spesso giudicati doverosi, e che fungono da salvaguardia per l’integrità dell’immobile e per l’incolumità di chi ci abita.

 

Consolidamento delle fondamenta

 

Si tratta di un intervento che punta alla stabilizzazione e al rafforzamento della base su cui poggia l’intero edificio. Si realizza solitamente in casi di cedimenti o instabilità del terreno, impiegando tecniche come iniezioni di resina espandente, micropali o altre soluzioni ingegneristiche avanzate.

 

Questo tipo di intervento ha il grande vantaggio di garantire la sicurezza strutturale dell’edificio, prevenendo gravi problemi futuri come crepe nelle pareti o addirittura il collasso di parti della struttura.

 

La difficoltà principale risiede nel fatto che si tratta di un’operazione invasiva e costosa, che richiede una valutazione tecnica accurata e un’attuazione complessa, con tempi lunghi e possibili disagi per gli abitanti.

 

Rifacimento del tetto

 

Il rifacimento del tetto prevede la sostituzione o la riparazione della struttura portante e dei materiali di copertura del tetto, come tegole, guaine e isolanti.

 

Questo intervento ha un impatto strutturale notevole, poiché il tetto è uno degli elementi fondamentali per la protezione dell’edificio dagli agenti atmosferici e per l’isolamento termico. Un tetto ben rifatto migliora significativamente l’efficienza energetica dell’immobile e ne aumenta la longevità, evitando infiltrazioni e danni da umidità.

 

Tuttavia, è un’operazione complessa e costosa, che richiede tempi lunghi, soprattutto se si tratta di edifici storici o difficilmente accessibili. Inoltre, spesso è necessario ottenere permessi specifici.

 

Rinforzo delle travi

 

Il rinforzo delle travi migliora la resistenza e la capacità portante delle travi di legno, ferro o cemento armato che costituiscono lo scheletro dell’edificio.

 

Questa operazione può prevedere l’aggiunta di piastre metalliche, materiali compositi o l’applicazione di resine rinforzanti. I vantaggi principali riguardano la sicurezza, poiché travi rinforzate prevengono cedimenti o collassi strutturali, prolungando la durata dell’edificio.

 

La difficoltà maggiore sta nell’eseguire tali interventi senza compromettere altre parti della struttura o senza danneggiare materiali originali, soprattutto in edifici antichi, dove è necessaria una particolare attenzione.

 

Appartamento con parete distrutta in fase di ristrutturazione

 

Tabella di sintesi degli interventi per ristrutturare un appartamento

 

Intervento

Obiettivo

Tempo richiesto

Tinteggiatura interna

Miglioramento estetico

3-7 giorni

Controsoffitto con illuminazione

Miglioramento estetico

1-2 settimane

Rifacimento dei pavimenti

Miglioramento estetico

1-2 settimane

Sostituzione degli infissi

Efficientamento energetico

2-3 giorni

Riscaldamento a pavimento

Efficientamento energetico

2-3 settimane

Cappotto termico

Efficientamento energetico

2-3 mesi

Demolizione pareti interne

Ottimizzazione degli spazi

2-5 giorni

Creazione soppalco

Ottimizzazione degli spazi

3-4 settimane

Rifacimento del tetto

Miglioramento strutturale

3-6 settimane

Rinforzo delle travi

Miglioramento strutturale

2-4 settimane

Rinforzo delle fondamenta

Miglioramento strutturale

4-6 settimane

 

È possibile risparmiare sulla ristrutturazione?

 

A seconda degli obiettivi che ci pone, ristrutturare un appartamento può significare sborsare cifre ingenti e meno ingenti. In ogni caso, è possibile ristrutturare con pochi soldi senza compromettere la qualità del risultato finale.

 

Come? Ovviamente, acquisendo e confrontando diverse offerte.

 

In questo modo, si impara a distinguere le proposte “furbette” da quelle oneste e si individua sempre una soluzione con il miglior rapporto qualità prezzo.

 

Sia chiaro, agire manualmente, bussare alle porte di un’impresa dopo l’altra, non è la mossa più astuta: troppa perdita di tempo e poche certezze di trovare la ditta giusta.

 

Molto meglio affidarsi a portali specializzati, come Edilnet.it che possono contare su un ampio e qualificato network di aziende.

 

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Nicola
6 anni fa

Aggiungerei anche di assicurarsi che l’umidità all’interno della casa non sia dovuta solo alla condensa o allo scarso isolamento, ma anche all’umidità di risalita nel muro.
A me continuavano a rovinarsi gli intonaci ed ho scoperto che era colpa del muro umido. Appena risolto il problema, la qualità dell’aria è migliorata subito, i cattivi odori se ne sono andati e i muri sono rimasti a posto.