Quanto consuma un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata?

A quanto ammontano i consumi dell’impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC)? Rispondiamo a questa domanda nella guida che segue, operando un confronto con le alternative e fornendo qualche consiglio per risparmiare.

 

Analizzare i consumi dell'impianto di ventilazione meccanica controllata serve a capire gli effettivi benefici.

 

La VMC è un ritrovato relativamente recente e, come tutti gli impianti ad alta tecnologia, richiede un’analisi preventiva: bisogna, cioè, capire se i consumi dell’impianto di ventilazione meccanica controllata sono sostenibili economicamente.

 

L’analisi ti permetterà di capire se il gioco vale la candela e se il budget per i costi di installazione dell’impianto di ventilazione può essere compensato da un’ottimizzazione delle spese di gestione.

 

Cos’è la VMC?

 

Prima di analizzare i consumi dell’impianto di ventilazione meccanica controllata è bene fornire una panoramica sulle sue caratteristiche, spiegando come funziona e presentando i pro e i contro.

 

L’impianto di ventilazione meccanica controllata è un sistema progettato per garantire un ricambio d’aria continuo negli ambienti interni senza la necessità di aprire finestre. Si compone di un’unità centrale che aspira l’aria viziata dagli ambienti e immette aria fresca filtrata, creando un flusso controllato. Attraverso un sistema di canalizzazioni, l’aria viene distribuita negli spazi abitativi o lavorativi.

 

Il funzionamento si basa su un ventilatore che aspira l’aria inquinata, spesso proveniente da cucine e bagni, e la espelle all’esterno. Contemporaneamente, un altro ventilatore preleva aria dall’esterno, la filtra per eliminare polveri, pollini e inquinanti, e la immette nei locali principali. In molti casi, il sistema include uno scambiatore di calore che recupera energia termica dall’aria estratta, migliorando l’efficienza energetica.

 

Il vantaggio principale di questo impianto è il miglioramento della qualità dell’aria interna: la ventilazione meccanica controllata serve contro muffa e umidità, aiutando a mantenere un ambiente salubre. Tuttavia, può presentare svantaggi legati alla manutenzione regolare dei filtri. Inoltre, l’installazione richiede un intervento tecnico e può risultare invasiva, soprattutto in edifici esistenti.

 

Quanto consuma l’impianto di Ventilazione Meccanica Controllata?

 

Entriamo ora nel nocciolo del discorso e analizziamo i consumi di un impianto di ventilazione meccanica controllata. Per l’occasione, ipotizziamo:

 

  • Un impianto a media efficienza;

 

  • Un immobile di 100 mq sito nel nord Italia, mediamente efficiente dal punto di vista energetico, occupato da due persone.

 

A queste condizioni, l’impianto dovrebbe consumare circa 30-50 kWh all’anno per ogni abitante. Questo dato dipende dal tipo di sistema installato, dall’efficienza dello scambiatore di calore e dalla velocità di ventilazione utilizzata.

 

Immaginando quattro abitanti, i consumi complessivi potrebbero variare tra 100 e 200 kWh all’anno, considerando un funzionamento costante. Se il costo dell’energia elettrica fosse compreso tra 0,25 e 0,35 €/kWh, la spesa annuale sarebbe compresa tra 25 e 70 euro. Va detto che questi valori sono influenzati soprattutto dall’efficienza energetica dell’abitazione e dal livello di isolamento termico.

 

Quali sono le alternative all’impianto di ventilazione meccanica controllata?

 

L’impianto di ventilazione meccanica controllata non l’unica soluzione per garantirsi una buona qualità dell’aria. Se ne segnalano altre, alcune “tecnologiche” altre meno. Ecco una panoramica delle più comuni.

 

  • Ventilazione naturale: consiste nel ricambio d’aria ottenuto aprendo finestre e porte. Questo metodo sfrutta le differenze di pressione tra l’interno e l’esterno, consentendo all’aria fresca di entrare e a quella viziata di uscire. È una soluzione semplice e senza costi energetici, ma meno efficace in termini di controllo dell’umidità e degli inquinanti interni, soprattutto in ambienti molto isolati. Insomma, è la soluzione base per la ventilazione.

 

  • Ventilazione passiva: utilizza condotti e aperture strategicamente posizionati per facilitare il movimento dell’aria attraverso la struttura. È un sistema che non richiede energia elettrica e può essere progettato per sfruttare il vento o le differenze di temperatura. Tuttavia, la sua efficacia dipende dalla progettazione dell’edificio e dalle condizioni climatiche, rendendolo meno affidabile in tutte le stagioni.

 

  • Aeratori da parete: dispositivi installati nelle pareti che permettono l’ingresso e l’uscita controllata dell’aria. Alcuni modelli includono filtri per migliorare la qualità dell’aria e possono essere azionati manualmente o automaticamente. Sono una soluzione più economica rispetto alla VMC, ma spesso non offrono il recupero di calore, riducendo l’efficienza energetica.

 

  • Deumidificatori: strumenti che riducono l’umidità interna senza necessariamente ricambiare l’aria. Sono utili in ambienti dove il controllo dell’umidità è prioritario, come bagni o seminterrati, ma non migliorano la qualità dell’aria generale né eliminano gli inquinanti, rappresentando quindi una soluzione parziale.

 

Come potete vedere, alcuni sistemi non prevedono l’uso dell’energia elettrica. In compenso, sono di gran lunga meno efficienti.

 

È più conveniente la VMC o i sistemi tradizionali?

 

Per contestualizzare i consumi dell’impianto di ventilazione meccanica centralizzata è bene elaborare una tabella comparativa che prenda in considerazione parametri come i consumi medesimi, i costi di installazione, l’efficienza.

 

Sistema

Costi di Installazione

Consumi Energetici

Efficienza

Ventilazione Meccanica Controllata

Alti

Bassi

Alta

Ventilazione naturale

Nulli

Nulli

Bassa

Ventilazione passiva

Medi

Nulli

Media

Aeratori da parete

Bassi

Bassi

Media

Deumidificatori

Bassi

Medi

Bassa

 

Come si può notare, il sistema più efficiente è comunque la ventilazione meccanica controllata. I costi di installazione, però, sono superiori a quelli di qualsiasi altro sistema. D’altronde, stiamo parlando di un impianto ad alta tecnologia, e che richiede interventi abbastanza invasivi per la sua installazione.

 

Particolare è il caso della ventilazione passiva, l’unico sistema che in qualche modo può competere con la ventilazione meccanica controllata. A fronte di costi di installazione medi, vanta un’efficienza non trascurabile e non consuma nulla. Non che i consumi rappresentino un grosso problema nella ventilazione meccanica controllata: si parla di qualche decina di euro all’anno, niente che possa impensierire chi desidera una migliore qualità dell’aria.  

 

Come risparmiare sull’installazione dell’impianto di Ventilazione Meccanica Controllata

 

Come abbiamo detto, per quanto i consumi dell’impianto di Ventilazione Meccanica Controllata siano contenuti, l’installazione ha un costo non trascurabile. Ma c’è una buona notizia: si può risparmiare senza compromettere la qualità dell’impianto medesimo. Basta chiedere preventivi di qualità e confrontarli. Ciò consente di farsi un’idea dei prezzi (che variano da zona a zona), imparare ad analizzare le offerte, individuare quelle con il miglior rapporto qualità prezzo.

 

Ma che significa preventivi “di qualità”? Significa offerte provenienti da imprese specializzate di zona, ma anche dettagliate e omogenee tra di loro, il che facilita la comparazione. Preventivi del genere possono essere trovati solo usufruendo dei portali ad hoc, come Edilnet.it che propone un servizio gratuito per ottenere fino a 4 preventivi online dalle aziende installatrici di impianti aerazione vicino a te.

 

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