Cos’è il vuoto per pieno e perché è importante quando ristrutturi casa?
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Il vuoto per pieno è un sistema di calcolo della volumetria degli edifici. Allo stesso tempo, è anche una fonte di fraintendimenti tra il committente e l’impresa edile. Dunque, è bene fornire una guida a riguardo, presentando qualche esempio concreto.
Il vuoto per pieno è semplicemente un sistema di misura, lo abbiamo detto. Al netto di ciò, è al centro di polemiche. Il motivo è semplice e duplice: da un lato risulta complicato per la persona comune, che lo avverte come uno strumento arbitrario per manipolare i prezzi; dall’altro, viene scarsamente comunicato al committente, il quale viene a sapere della sua esistenza solo quando legge il preventivo. Da qui, la necessità di offrire una definizione chiara, spiegando anche come si calcola.
Come si calcola il vuoto per pieno?
Partiamo col dire che spiegare per filo e per segno in un contenuto come questo come funziona il vuoto per pieno è semplicemente impossibile, dal momento che non è frutto di una semplice formula, ma varia da elemento a elemento. Insomma, è ricco di eccezioni. Ecco però alcuni principi fondamentali che permettono a chiunque di farsi un’idea.
- Integrazione nel calcolo degli spazi vuoti: il vuoto per pieno considera gli spazi vuoti, come aperture, finestre e porte, come se fossero pieni, attribuendo loro la stessa quantità volumetrica o superficiale delle parti solide.
- Semplificazione: è difficile da calcolare ma facile da utilizzare. Di base, permette di semplificare i conteggi nelle valutazioni economiche degli edifici e nelle certificazioni tecniche.
- Ininfluenza dei vuoti minimi: le piccole aperture, come fori per impianti o aperture tecniche, non alterano il calcolo, poiché sono considerate insignificanti rispetto al volume o alla superficie totale.
Il consiglio, comunque, è di fidarsi: il calcolo del vuoto per pieno è disciplinato da così tante regole, da rendere impossibile una manipolazione da parte del progettista.
Perché è importante sapere cos’è il vuoto per pieno?
Al netto della sua complessità, è necessario, anche per il committente, conoscere come funziona (grossomodo, sia chiaro) il vuoto per pieno. Lo è per tutta una serie di motivi.
- Comprensione dei preventivi: permette di interpretare correttamente i preventivi di costruzione o ristrutturazione, evitando incomprensioni sui costi calcolati in base al criterio vuoto per pieno.
- Consapevolezza nei contratti: aiuta a negoziare o verificare clausole nei contratti edilizi, garantendo trasparenza e chiarezza nelle valutazioni economiche e tecniche.
- Stima del valore immobiliare: consente di capire come vengono calcolate le superfici per il valore di mercato degli immobili, evitando errori di valutazione durante acquisti o vendite.
Come potete vedere, questo fattore non ha a che vedere solo con i lavori di ristrutturazione ma interviene anche su altre attività, le quali riguardano nel senso più ampio il concetto di “gestione dell’immobile”.
Quali sono le norme che regolano il vuoto per pieno?
La buona notizia è che il vuoto per pieno è normato dalla dottrina, ovvero dalla prassi. Tuttavia, è ritenuto un sistema di misurazione affidabile. Così affidabile da essere stato utilizzato nell’elaborazione di alcune leggi italiane. Ovvero:
- Legge n. 143 del 1949: qui viene richiamato come criterio nella determinazione delle superfici e dei volumi per calcoli relativi alle tariffe professionali di ingegneri e architetti, in modo da uniformare le misurazioni.
- Decreto Ministeriale n. 1444 del 1968: la legge impone l’impiego del vuoto per pieno nella pianificazione urbanistica per la definizione degli standard minimi di superficie. Nello specifico, costringe a considerare gli spazi vuoti come pieni per il calcolo delle volumetrie massime consentite.
- Decreto del Ministero della Giustizia n. 140 del 2012: il vuoto per piene viene preso a riferimento per la stima degli onorari dei professionisti tecnici, con esplicito richiamo alle valutazioni di opere edili, allo scopo di semplificare il calcolo di compensi e costi perizie.
Come si nota, tale elemento è una risorsa non solo per i progettisti e per le imprese edili, ma anche per il legislatore. Insomma, non può in alcun modo essere considerato come uno strumento per gonfiare i costi.
Vuoto per pieno: qualche esempio
Vale la pena presentare alcuni esempi pratici di come il vuoto per pieno impatta sulla misurazione degli edifici. Per farlo, citeremo tre elementi e un intervento.
- Intonaci: nella misurazione degli intonaci interni su muri con uno spessore superiore a 15 cm, si applica il criterio del vuoto per pieno. Tuttavia, se tali muri presentano vani o aperture con una superficie superiore a 4 metri quadrati, la superficie di questi vani non viene inclusa nel calcolo del vuoto per pieno, ma deve essere misurata separatamente. Per gli intonaci su tramezzi, si considera la superficie effettiva senza detrarre vuoti o aperture.
- Pavimenti: nella misurazione dei pavimenti, il vuoto per pieno non viene applicato. La superficie del pavimento è calcolata considerando solo la parte visibile tra le pareti, escludendo le aree coperte da mobili o altre strutture permanenti. Questo approccio garantisce una valutazione accurata della superficie calpestabile effettiva, evitando sovrastime o sottostime nel computo metrico.
- Tinteggiatura: per la tinteggiatura di pareti e soffitti, si adottano le stesse misure utilizzate per gli intonaci. Pertanto, se una parete presenta un’apertura con superficie superiore a 4 metri quadrati, questa non viene inclusa nel calcolo del vuoto per pieno. Per aperture inferiori a 4 metri quadrati, si può applicare il vuoto per pieno.
- Soffitti privi di aperture: non si applica, a meno che non vi siano aperture superiori a 4 metri quadrati. Per la verniciatura di infissi, si computa la superficie totale dell’infisso, considerando entrambi i lati, senza applicare il vuoto per pieno.
Misurazione tradizionale VS misurazione vuoto per pieno: un confronto
Per rendere più chiare le differenze tra la misurazione con vuoto per pieno e la misurazione classica, proponiamo una tabella.
Elemento |
Metodo classico |
Vuoto per pieno |
Intonaci |
Sono misurati escludendo le aperture come porte e finestre, e considerando separatamente i vani superiori a 4 mq. |
Su pareti con aperture inferiori a 4 mq includono i vuoti nelle misure, semplificando il calcolo. |
Pavimenti |
La superficie del pavimento è calcolata considerando solo l’area visibile e calpestabile, escludendo spazi coperti da mobili o strutture permanenti. |
Il vuoto per pieno non viene applicato: la misurazione si basa esclusivamente sulla superficie effettiva. |
Tinteggiature |
Le pareti vengono misurate escludendo aperture superiori a 4 mq; per le aperture inferiori, è necessario calcolarle separatamente. |
Le aperture inferiori a 4 mq vengono incluse nel calcolo come se fossero parte integrante della superficie da tinteggiare. |
Soffitti |
Misurati considerando l’intera superficie effettiva; non applicabile per soffitti con grandi aperture, che vengono escluse. |
Generalmente il vuoto per pieno non si applica ai soffitti, salvo aperture superiori a 4 mq, che devono essere considerate separatamente. |
Infissi |
La superficie degli infissi è calcolata includendo entrambi i lati senza differenze particolari rispetto al vuoto per pieno. |
Gli infissi sono misurati computando l’intera superficie (entrambi i lati), senza applicare il vuoto per pieno. |
Come potete vedere, l’impatto è rilevante e può generare valori differenti rispetto alla misurazione classica.
Puoi risparmiare se c’è di mezzo il vuoto per pieno?
Il vuoto per pieno è un metodo di misurazione, dunque non dovrebbe giocare un ruolo dal punto di vista economico. Insomma, è un elemento “neutro”. Ciò significa che bisogna cercare altrove gli strumenti per risparmiare. Per esempio, nel confronto tra i preventivi. La comparazione permette di farsi un’idea dei prezzi, imparare ad analizzare le offerte, individuarne una più conveniente delle altre, a parità di qualità.
I preventivi però devono essere allo stesso tempo dettagliati e omogenei. Per esempio, devono essere tutti redatti con lo stesso sistema di misurazione. Come trovarli? La ricerca manuale non garantisce risultati. Meglio affidarsi ai portali verticali sull’edilizia, come Edilnet.it che ti permette di chiedere preventivi online gratuiti ai geometri specializzati in progettazione vicino a te, oppure ingegneri o architetti, per il calcolo esatto della volumetria per esempio in caso di ristrutturazione.