Termoconvettori, quali sono le caratteristiche e quali i prezzi

I termoconvettori usano la convenzione termica per riscaldare gli ambienti. Facili e maneggevoli, possono essere la soluzione che stavi cercando!

Termoconvettori, quali sono le caratteristiche e quali i prezzi
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Come riscaldare gli ambienti della casa in maniera veloce e funzionale senza troppi sprechi di energia? Tra gli impianti di riscaldamento piú efficienti, i termoconvettori sono la soluzione ideale per la produzione di calore a basso consumo energetico e per riscaldare interi ambienti della propria casa in modo veloce e omogeneo.

 

Termoconvettori caratteristiche e prezzi

 

 

Cosa é un termoconvettore

 

Il termoconvettore, alimentato con energia elettrica ad acqua o a gas, a differenza del termosifone, é un impianto basato sul principio fisico della convenzione termica.

 

Termoconvettore portatile

 

La convenzione termica, in fisica, é uno dei tre modi di trasmissione del calore ( convenzione, irraggiamento e conduzione), e avviene quando il moto convettivo viene associato ad uno scambio termico. Un fluido, come per esempio l’acqua o l’aria, entra in contatto con un corpo che ha una temperatura maggiore del fluido, si espande e diminuisce di densità, tendendo, così, a salire verso l’alto creando moti convettivi.

 

In parole più semplici, é un sistema naturale che sfrutta la risalita dell’aria calda, che diffonde il calore prodotto per convenzione grazie ad un sistema di tubi lamellari che aumentano la superficie di scambio con l’aria, generando una piacevole diffusione del calore in modo rapido ed efficace negli ambienti dell’abitazione.

 

Il primo processo che avviene é il riscaldamento dell’aria all’interno del dispositivo, che può variare a seconda del tipo di alimentazione. Successivamente, la griglia interna, consente di spostare verso l’alto l’aria calda riscaldata nei tubi di alluminio, creando così un sistema convettivo che spinge l’aria piú fredda verso il basso, dove, in genere, é posizionato un bocchettone con aspiratore che cattura l’aria fredda e la riscalda nuovamente creando un ciclo continuo di calore.

 

Questo sistema é la soluzione ideale per produrre e diffondere in maniera continua, costante e immediata, il calore in tutti gli ambienti della casa. L’unico inconveniente riguarda la differenza di temperatura che si viene a creare tra le varie zone degli ambienti: la parte superiore risulterà sicuramente più calda di quella inferiore.

 

I tipi di termoconvettori, le caratteristiche

 

Esistono numerosi tipi di termoconvettori in commercio che si differenziano in base al tipo di alimentazione dell’impianto o alle modalità di installazione. Per scegliere la tipologia più adatta alle proprie esigenze, bisogna considerare vari aspetti: per prima cosa é importante conoscere la dimensioni dei locali da riscaldare.

 

Termoconvettore a parete

 

La grandezza dei locali deve essere proporzionata alla potenza nominale dell’impianto, in maniera tale da scegliere un buon impianto che possa garantire ottime prestazioni per il riscaldamento di ambienti medi o grandi, o al contrario, evitare di installare un termoconvettore troppo potente in una camera più piccola scongiurando così, inutili sprechi di energia.

 

Per una camera più piccola é sicuramente piú adatto un termoconvettore elettrico, per ambienti medio-piccoli, si può optare per un termoconvettore a gas, invece, nel caso di spazi molto ampi, vale la pena optare per termoconvettori alimentati ad acqua o anche a metano, il cui impiego sta diventando sempre più diffuso in molte città italiane.

 

Un altro aspetto importante da considerare riguarda gli spazi a disposizione per il posizionamento dell’impianto. Per esempio, se si dispone di ambienti più ristretti, come per esempio una esigua camera o un piccolo ufficio o negozio, la soluzione migliore per ottimizzare gli spazi, sarebbe quella di scegliere un termoconvettore a parete da posizionare sul muro, o magari sotto la finestra, facendo attenzione, però, a non tenerlo troppo nascosto dietro alle tende o dietro a mobili che possano ostacolare la diffusione del calore nell’ambiente.

 

Tra gli aspetti positivi va considerato anche il vantaggio legato all’assenza di fluidi che, in presenza di temperature basse e al di sotto dello zero, tendono a gelare creando problemi all’impianto.

 

In commercio esistono tre tipologie di termoconvettori caratterizzati da diversi tipi di alimentazione: a gas, ad acqua e ad elettricità. Vediamo le diverse caratteristiche di ciascun impianto e il tipo di funzionamento:

 

Termoconvettori a gas

 

Il termoconvettore a gas é consigliato per ambienti medio-piccoli. L’impianto é dotato di un bruciatore, posto in una camera stagna di sicurezza, che riscalda l’aria, di uno scambiatore di calore raffreddato ad aria e di una ventola elettrica per la diffusione del calore. L’impianto, che può raggiungere una potenza tra i 3 e i 10kW, necessita di una presa d’aria collegata all’esterno tramite un tubo per lo scarico dei fumi con un foro del dimetro di circa 12 cm.

 

Un sistema altamente funzionale che é regolato da una normativa ben precisa che detta modalità e criteri di installazione, che deve essere installato da un tecnico professionista ed é dotato, per obbligo, di un libretto di impianto. É importante sapere che questo tipo di impianto necessita di una periodica manutenzione secondo i periodi indicati nel libretto di uso e manutenzione.

 

Termoconvettori ad acqua

 

Il termoconvettore ad acqua é basato sul principio di convenzione termica. L’impianto é dotato di una mandata di acqua calda in entrata con una temperatura di circa 50°C. Questo rappresenta uno dei più grandi vantaggi di questo tipo di impianto, in quanto la temperatura in entrata risulta più bassa, rispetto ai normali termosifoni che normalmente necessitano di temperature più elevate.

 

L’acqua calda, che attraversa un sistema di tubi lamellari installati all’interno dell’impianto, genera aria calda che viene diffusa per convenzione naturale all’interno dell’ambiente da riscaldare.

Questo sistema risulta molto efficace, ma prevede opere murarie, in quanto ha bisogno di essere collegato con dei tubi ad un impianto per l’entrata di acqua calda, o a una caldaia.

 

Termoconvettore elettrico

 

I termoconvettori elettrici sono sicuramente quelli più diffusi e versatili, perché non hanno bisogno di essere collegati ad un impianto a gas, ai tubi dell’acqua o alla caldaia, e hanno il grande vantaggio di poter essere trasportati e spostati facilmente da un ambiente all’altro della casa.

 

Il funzionamento é simile a quelli precedentemente esposti: il riscaldamento dell’aria avviene, ovviamente, attraverso l’alimentazione elettrica che genera aria calda che viene diffusa negli ambienti, sempre verso l’alto, attraverso un sistema di ventole. Nella parte bassa sono dotati di un bocchettone che aspira l’aria fredda e la rimette in circolo riscaldata. Nella parte superiore, é sempre presente un sistema di copertura con griglie dotate di filtri antipolvere. La polvere, infatti, é uno degli inconvenienti di questi sistemi di riscaldamento, quando si addensa all’interno delle griglie, si surriscalda e genera cattivi odori o fumi che possono risultare fastidiosi. É bene spolverare costantemente l’impianto evitando la formazione di strati di polvere che possono danneggiare le griglie e la ventola.

 

Il termoconvettore elettrico, a differenza degli altri sistemi di riscaldamento é di facile utilizzo, non sporca e necessità solo di una presa per la corrente per collegare la spina e non ha bisogno di controlli periodici e di particolari opere di manutenzione.

 

Termoconvettori a parete

 

Per quanto riguarda il posizionamento, particolare attenzione é rivolta ai termoconvettori a parete. Se non si sceglie un modello elettrico, che può essere facilmente trasportato da un ambiente all’altro, il sistema a parete rappresenta una scelta di grande comodità e consente di ottimizzare gli spazi dei vari ambienti. Restando su impianti che garantiscono prestazioni elevate, si può scegliere tra una serie di modelli a parete di dimensioni ridotte, ultra sottili e di design, che possono essere disposti lungo le pareti di una camera. Questa é sicuramente una delle tipologie più diffuse, l’importante é installare l’impianto in una zona centrale per consentire una corretta diffusione del calore senza ostacoli e schermature che possano compromettere le prestazioni.

 

Indipendentemente dalla scelta della tipologia di alimentazione, oggi é possibile scegliere modelli di termoconvettore che oltre a possedere requisiti funzionali, sono in grado di rispondere ai canoni estetici più disparati, con un design innovativo e accattivante. Modelli di dimensioni ridotte, ultrapiatti e sottili, o curvi o arrotondati e con un’ampia gamma di colori per poter garantire anche soluzioni che si integrano bene a qualsiasi tipo di abitazione e ad ogni tipo di esigenza.

 

I prezzi dei termoconvettori

 

Ma quanto bisogna spendere per un termoconvettore? I costi sono variabili, sia per quanto riguarda l’acquisto, che per i consumi. Questa variabile che può dipendere dal tipo di modello, dell’alimentazione, dalla grandezza o dall’azienda produttrice. Inoltre, non si deve dimenticare il costo per l’installazione, che in alcuni casi spesso viene considerato a parte.

 

I prezzi variano da 20,00 €30,00 € per i modelli elettrici più semplici fino a cifre ben più alte per modelli a gas, o per modelli più sofisticati con accensione e spegnimento programmato o addirittura per modelli di design, che oltre a riscaldare garantiscono anche l’arredo di un ambiente più elegante.

 

 

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