L’intelligenza artificiale al servizio del trasporto verticale
Come può aiutarci l’intelligenza artificiale nei servizi di trasporto verticale. Quali sono i vantaggi di questa tecnologia e quale azienda contattare.
Ascensori, scale e tappeti mobili: mezzi di trasporto verticale sempre più diffusi e indispensabili nelle nostre città, nei condomini, nei centri commerciali, negli uffici e in tutti gli edifici pubblici.
Nel vasto settore della mobilità verticale, gli ascensori sono gli impianti più utilizzati e il nostro paese è il secondo al mondo per numero di impianti installati: quasi un milione, ovvero il 16% del totale degli impianti in Europa e quasi il 10% dell’attuale parco mondiale. In Italia una persona lo utilizza in media 1500 volte all’anno, e ogni giorno vengono effettuate quasi cento milioni di corse.
Il rovescio della medaglia, tuttavia, è l’obsolescenza degli impianti. La maggior parte degli ascensori, infatti, ha un’età media elevata, ovvero più di 40 anni, e non è dotato delle moderne tecnologie che garantiscano alti standard di sicurezza e affidabilità.
Le nuove tecnologie, la digitalizzazione, l’industrial Internet Things (IoT) ma, ancor di più, l’intelligenza artificiale vengono in aiuto, offrendo una serie di soluzioni nel segno della sicurezza e dell’efficienza. Un nuovo “modus operandi” che sta già cambiando gli attuali modelli di business nell’ambito di progetti sempre più diffusi di “smart cities”.
Un esempio? L’intelligenza artificiale di KONE 24/7 Connected Services™, basata sul supporto cloud di IBM Watson, che raccoglie i dati, li analizza e li usa in tempo reale per prevedere e prevenire i malfunzionamenti degli impianti.
È la manutenzione “predittiva”, una forma evoluta che consente all’impianto di raggiungere la massima efficienza grazie a dispositivi e sensori installati su ascensori e scale mobili in grado di effettuare un check-up senza soluzione di continuità.
L’intelligenza artificiale di IBM Watson archivia e analizza i dati in tempo reale per prevedere anomalie ed evitare i fermi, attivando la manutenzione a seconda del tipo di anomalia rilevata, con livelli diversi di urgenza.
Secondo i primi monitoraggi, il numero dei guasti si abbassa del 20-25% nel medio termine.
Un passo più avanti della manutenzione predittiva è la manutenzione prescrittiva, che prevede invece tutti gli scenari possibili, anche quelli più negativi, e permette di essere preparati di fronte a qualsiasi possibile evento.
Direttamente connessa con la manutenzione predittiva è, giocoforza, la sicurezza, che beneficia in maniera sostanziale dell’introduzione delle nuove tecnologie.
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