Pavimenti in resina o cemento: pro e contro

Pavimenti in resina o cemento industriale e microcemento: quali sono le differenze? Una guida pratica per scegliere al meglio.

Resina, cemento e microcemento: tante variazioni di pavimenti nati con lo scopo di rivestire le superfici di ambienti sottoposti a grandi stress. Il cemento nasce come materiale da costruzione e diventa poi rivestimento principale dei pavimenti delle grandi industrie. La resina invece nasce per proteggere i pavimenti di laboratori chimici, macellerie, celle frigorifere.

 

Pavimenti in resina o cemento? Una guida ai pro e contro.

 

 

Con il grande successo degli stili minimal ed industriale ed il recupero delle vecchie fabbriche, queste finiture si sono adattate anche agli usi civili. Per quanto esteticamente simili, hanno delle differenze.

 

Pavimenti in cemento industriale: quali sono i pro e contro?

 

Pavimento in cemento industriale resistente e versatile

 

Il cemento industriale, conosciuto anche come calcestruzzo, rappresenta una scelta frequente per le pavimentazioni nell’industria, grazie alle sue proprietà di solidità e resistenza. In questa panoramica, esamineremo i vantaggi e gli svantaggi associati all’uso di questo tipo di pavimento, suddividendoli in pro e contro.

 

I PRO DELLE PAVIMENTAZIONI IN CEMENTO INDUSTRIALE:

 

  • Maggiore spessore: il calcestruzzo dispone di uno spessore superiore rispetto ad altre soluzioni di pavimentazione, il che ne aumenta la robustezza.

 

  • Presenza di giunti: questi elementi sono indispensabili per prevenire eventuali deformazioni causate dall’espansione e dalla contrazione del materiale nel corso del tempo.

 

  • Opzioni cromatiche: il grigio è la tonalità predominante del cemento industriale, donando un aspetto pratico ed essenziale alla superficie. È possibile optare per altri colori, come il rosso e il verde, per personalizzare l’aspetto del pavimento, sebbene una sfumatura grigia resti sempre presente.

 

I CONTRO DELLE PAVIMENTAZIONI IN CEMENTO INDUSTRIALE::

 

  • Formazione di microfessurazioni: il calcestruzzo può essere soggetto a piccole crepe e difetti nel tempo, a seguito di sollecitazioni meccaniche e ambientali.

 

Pavimenti in cemento con microfessurazioni

 

  • Posatura non perfettamente uniforme: l’installazione del calcestruzzo è un’operazione complessa che richiede l’impiego di mezzi meccanici ingombranti. In alcuni casi, questi strumenti potrebbero non riuscire a raggiungere e livellare adeguatamente tutte le aree del pavimento, in particolare quelle più inaccessibili, generando (possibili) irregolarità nella superficie.

 

 

Riassumendo: il cemento industriale offre molti vantaggi in termini di resistenza e durata, il che ne fa una scelta diffusa per le pavimentazioni industriali. Tuttavia, è fondamentale tenere conto anche dei suoi svantaggi, come la tendenza a formare microfessurazioni e le problematiche legate alla posa in opera, al fine di stabilire se sia la soluzione più idonea alle specifiche necessità.

 

Pavimenti in microcemento: quali sono i pro e contro?

 

Esempio di pavimentazione moderna realizzata in microcemento

 

Il microcemento invece è composto da un polimero liquido più una miscela cementizia e dà vita a pavimenti continui senza fughe. I primi utilizzi di questo materiale si hanno negli USA quando le vecchie fabbriche cominciarono ad essere trasformate in loft. Si voleva mantenere lo stile industriale dato anche dal pavimento in cemento ma migliorandone le prestazioni di resistenza nel tempo: da qui la nascita e l’utilizzo del microcemento.

 

Una grande differenza tra cemento industriale e microcemento sta proprio nello spessore: soli 3 mm, che consentono di applicare questo materiale anche su rivestimenti già esistenti, senza toccare porte e serramenti. E’ flessibile e si presta a mille utilizzi diversi: può essere posato sia su superfici verticali che orizzontali (pareti in cartongesso, camini, cucina..).

 

Rispetto alla resina il microcemento ha un aspetto più naturale e materico e perfettamente somigliante al calcestruzzo. Il vantaggio è anche nelle personalizzazioni in quanto il microcemento può essere realizzato in una vasta gamma di finiture (anche chiare) senza il pericolo dell’ingiallimento (come invece avviene per la resina).

 

I PRO DELLA PAVIMENTAZIONI IN MICROCEMENTO:

 

  • Versatilità: il microcemento può essere applicato su superfici orizzontali e verticali, ampliando le possibilità d’uso.

 

  • Spessore ridotto: con soli 3 mm di spessore, è ideale per rivestire pavimenti esistenti senza dover modificare porte e serramenti.

 

  • Estetica naturale: il microcemento presenta un aspetto più naturale e materico rispetto alla resina, con una somiglianza al calcestruzzo.

 

  • Ampia gamma di finiture: il microcemento offre una vasta scelta di finiture, anche chiare, senza rischio di ingiallimento nel tempo.

 

 

I CONTRO DELLA PAVIMENTAZIONI IN MICROCEMENTO:

 

  • Costo: il microcemento può essere più costoso di altre opzioni di pavimentazione, in particolare per piccole superfici.

 

  • Applicazione: la posa del microcemento richiede una certa esperienza e competenza, potendo risultare complessa per i non addetti ai lavori.

 

 

Riassumendo, il microcemento offre numerosi vantaggi, tra cui versatilità, spessore ridotto, estetica naturale e ampia gamma di finiture. Tuttavia, è importante considerare anche gli svantaggi, come il costo e la complessità nell’applicazione, per determinare se sia la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

 

Da tenera a mente che: grazie a particolari trattamenti, il microcemento diventa resistente agli agenti atmosferici e quindi perfetto anche per gli ambienti esterni.
Attenzione però ai contro: trattandosi di un materiale di non facile maneggevolezza, per la posa è necessario affidarsi a dei professionisti pavimentisti specializzati onde evitare spiacevoli inconvenienti dettati dal fai-da-te inesperto. E’ vero poi che si tratta di un rivestimento molto resistente ma se l’ambiente in cui pensate di posarlo è ad altissima frequentazione con rischi di danneggiamenti, è bene valutare le altre scelte. Anche perché una volta che il microcemento è danneggiato, bisogna effettuare la posa da zero.

 

Un pavimento realizzato in cemento.

 

Pavimenti in resina: quali sono i pro e contro?

 

Per finire il grande gruppo delle resine. In base agli elementi che ne formano il composto, le resine si distinguono in monocomponenti, bicomponenti (c’è il catalizzatore per l’indurimento) e tricomponenti (oltre al catalizzatore ci possono essere cariche inerti o diluenti).

 

La resina è un derivato del petrolio e in quanto tale non ha l’aspetto naturale e materico del microcemento, ma si presenta dall’aspetto un po’ più plastico e meno grezzo. Può essere lucida o opaca ed è personalizzabile in una gamma pressoché infinita di colori e decori.

 

Per l’applicazione su pavimenti e rivestimenti ci sono due tipologie di resina: quella autolivellante che come dice la parola stessa si “autolivella” garantendo una superficie liscia ed omogenea. Proprio per questa sua caratteristica può essere applicata solo su superfici orizzontali.

 

La resina spatolata applicata appunto per mezzo di una spatola e formulata per non colare. Questo tipo di resina è adatta anche ad applicazioni su superfici verticali.

 

Tra i tanti vantaggi della resina c’è sicuramente la mancanza di fughe, che ne rende facile la pulizia ed il mantenimento. Il fatto che sia atossica e quindi perfetta per ambienti come la cucina e che sia un ottimo conduttore di calore. Proprio per questo motivo è perfetta in caso di riscaldamento a pavimento.

 

Tra i contro abbiamo la bassa resistenza ai raggi UV che ne provoca ingiallimento e cambio colore nel tempo. Esistono dei trattamenti ritardanti, ma non risolvono il problema. Altro possibile problema sono le fessurazioni nella resina che si creano quando il sottofondo sul quale viene posata non è regolare e uniforme.

 

I PRO DELLE PAVIMENTAZIONI IN RESINA:

 

  • Mancanza di fughe: facilita la pulizia e il mantenimento del pavimento.

 

  • Atossica: adatta per ambienti come la cucina e aree sensibili.

 

  • Ottimo conduttore di calore: ideale per l’utilizzo con riscaldamento a pavimento.

 

 

I CONTRO DELLE PAVIMENTAZIONI IN RESINA:

 

  • Bassa resistenza ai raggi UV: può causare ingiallimento e variazione di colore nel tempo, nonostante l’esistenza di trattamenti ritardanti.

 

  • Fessurazioni nella resina: possono formarsi se il sottofondo sul quale viene posata non è regolare e uniforme.

 

 

Riassumendo: i pavimenti in resina offrono numerosi vantaggi, come l’assenza di fughe, l’atossicità e la conducibilità termica, rendendoli adatti a una vasta gamma di applicazioni. Tuttavia, è importante considerare anche gli svantaggi, come la bassa resistenza ai raggi UV e il rischio di fessurazioni se il sottofondo non è adeguatamente preparato.

 

 

Un esempio di pavimento in resina.

 

Pavimenti in resina o cemento: come risparmiare?

 

Per quanto realizzare pavimenti in cemento o resina non richieda un grande investimento in materiali, è necessario affidarsi a professionisti: qui può sorgere il problema relativo ai costi. Ad ogni modo, c’è un modo molto efficace che consente di ottenere sempre il miglior rapporto fra qualità e prezzo: richiedere e confrontare più preventivi.

 

Inviando una semplice richiesta su Edilnet.it potrete ricevere fino a un massimo di 4 preventivi da parte di imprese specializzate della vostra zona. In questo modo potrete individuare facilmente quella che è in grado di assicurare il miglior servizio al costo più abbordabile.

 

 

 

Valentina Di Roma

 

Valentina di Roma – Interior designer laureata al Politecnico di Milano, blogger e personal shopper da oltre 15 anni Valentina si dedica a rendere belle e confortevoli le case dei suoi clienti.

 

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