La parcella del tecnico nelle ristrutturazioni, guida completa

Quanto costa la parcella del tecnico nelle ristrutturazioni? Risponderemo a questa domanda, operando le opportune distinzioni tra le varie professioni.

La parcella del tecnico nelle ristrutturazioni, guida completa
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La parcella del tecnico nelle ristrutturazioni è una delle tante questioni che deve affrontare chi vuole commissionare dei lavori. Nell’articolo che segue offriremo una panoramica sull’argomento, operando le opportune distinzioni tra le tre professioni coinvolte (geometra, ingegnere e architetto), fornendo infine – laddove possibile – cifre realistiche.

 

 

Quando serve un tecnico nelle ristrutturazioni

 

Un tecnico, sia esso geometra, ingegnere o architetto, è sempre necessario quando si deve affrontare un intervento di ristrutturazione? Se si parla di necessità, la risposta è no, in alcuni casi se ne può pure fare a meno. Ovvero, quando i lavori rientrano nella categoria dell’edilizia libera, dunque non richiedono di titolo abilitativo. Se tale titolo non è necessario, non sono nemmeno necessari progettazione e relazione tecnica, dunque si può procedere in (quasi) totale autonomia.

 

C’è da dire, però, che il contributo di un tecnico è sempre utile. Anche gli interventi di edilizia libera (alcuni almeno) possono essere molto complessi, dunque la consulenza di un esperto rappresenta un valido aiuto. Tale supporto può riguardare i lavori in sé, ma anche i materiali e finanche le scelte estetiche, sebbene queste siano appannaggio quasi esclusivamente di una delle tre figure appena citate. Nello specifico, dell’architetto.

 

Un interior designer nel corso della progettazione di interni.

 

Geometra, ingegnere o architetto e progettazione

 

 

  • Il progetto è necessario, e anzi d’uopo, solo quando gli interventi di ristrutturazione sono abbastanza pesanti, e riguardano come minimo la planimetria. Per modifiche alla planimetria si intende qualsiasi intervento volto a modificare la pianta catastale che, è bene ricordarlo, riporta anche i serramenti. Se quindi si va oltre la mera sostituzione dei serramenti e si modifica la loro posizione e la loro dimensione, è necessario comunque un progetto.

 

 

Chi può redigere un progetto? Se si tratta solo di “disegno”, quindi di progetto in senso stretto, questo è appannaggio di tutte e tre le figure: geometra, ingegnere e architetto. Se il concetto di progetto si estende anche alla relazione tecnica la questione si complica. Tra i professionisti già menzionati, solo uno è qualificato a calcolare le forze: l’ingegnere. Va detto, comunque, che solo gli interventi più importanti, e per l’appunto strutturali (su pilastri e tetti per esempio) richiedono un calcolo delle forze. In tutti gli altri caso, né il geometra né l’architetto dovranno fare riferimento a un ingegnere per “completare” il progetto e la relazione tecnica.

 

Geometra, ingegnere o architetto e direzione lavori

 

 

 

 

  • Avvisa formalmente il Comune dell’apertura del cantiere.

 

  • Vigila sulla corretta esecuzione dei lavori (come da progetto).

 

  • Verifica che i lavori siano stati eseguito correttamente.

 

  • Effettua le prove formali d fine lavori (es. collaudo).

 

 

  • Sulla direzione lavori occorre fare due precisazioni.

 

 

  • Tutte e tre le figure possono ricoprire il ruolo di direttore dei lavori. Il geometra, l’ingegnere e l’architetto, purché in possesso delle qualifiche necessarie, hanno lo stesso diritto di condurre la direzione lavori.

 

  • Nella maggior parte dei casi, il direttore dei lavori e il progettista possono essere la stessa persona. Ovvero, quando i lavori non sono di particolare complessità e se l’intervento non è pubblico. Va detto che in merito all’edilizia private non sono affatto rare le situazioni in cui progettista e direttore lavori sono la stessa persona.

 

Un ingegnere mentre realizza dei calcoli strutturali.

 

Geometra, ingegnere o architetto e consulenza

 

 

  • Con il termine “consulenza” si intende, in realtà, un insieme di mansioni che possono differire in base alle esigenze del momento, alle richieste del committente e anche alle competenze professionali del tecnico. Dunque, è bene distinguere almeno due tipologie di consulenza.

 

 

  • Consulenza burocratica. Il tecnico offre consigli e indicazione circa i permessi da richiedere e le azioni da mettere in atto per essere in regola con la legge. Nella stragrande maggioranza dei casi, il servizio di consulenza comprende anche l’esecuzione delle pratiche burocratiche, come la richiesta “formale” dei permessi. Può essere realizzata da tutte e tre le tipologie di professionista.

 

  • Consulenza tecnica. E’ la variante più complessa, e può comprendere consigli / indicazione sulle tecniche realizzative, sui materiali da impiegare, sulla fattibilità strutturale dei lavori, sulla gestione degli spazi e sull’arredamento. In genere, le mansioni dei vari professionisti si sovrappongono. Tuttavia, ciascun professionista vanta un campo di intervento esclusivo. Per esempio, l’ingegnere è l’unico che si può esprimere sulla tenuta/efficacia strutturale, mentre l’architetto è l’unico che può avere voce in capitolo (o almeno è l’unico che dovrebbe averla) sulle questioni puramente estetiche e che riguardano l’arredamento.

 

Parcella del tecnico: come viene calcolata?

 

Calcolare la parcella del tecnico è veramente complicato. Lo è per almeno due motivi: in primo luogo, perché dipende da quali e quanti interventi / mansioni il tecnico dovrà svolgere. Secondariamente, perché ciascun professionista è dotato di un certo margine di discrezione, in quanto le professioni sono state pienamente liberalizzate. Tuttavia, tenendo conto di queste precisazioni, è possibile offrire una panoramica sufficientemente accurata.

 

  • Progettazione: da 4 all’8% del costo dei lavori.

 

  • Direzione lavori: dal 4 all’8% del costo dei lavori.

 

  • Pratiche burocratiche: da 200,00 € a 400,00 €.

 

  • Consulenza: da 100,00 € a 400,00 €.

 

Parcella del tecnico: come valutare il preventivo?

 

 

  • E’ molto difficile valutare il preventivo della parcella del tecnico, specie se è la prima se ci si rivolge a un professionista per un intervento di ristrutturazione. Tuttavia, le regole da seguire potrebbero essere due.

 

 

  • La regola della percentuale. Secondo la prassi, ma ciascun professionista è una storia a sé, l’architetto dovrebbe chiedere tra il 4 e l’8% del costo complessivo dell’intervento. Ciò vale, però, solo per gli interventi grossi, che riguardano come minimo le parti strutturali quando non gli aumenti volumetrici. Se il tecnico oltre a progettazione dirige i lavori il calcolo va ripetuto una seconda volta.

 

  • Il confronto. Anche seguendo la regola della percentuale il committente potrebbe provare ancora un po’ di disorientamento, e non riuscire a capire quando un preventivo è costoso e quando non lo è. A questo punto, non rimane che “contestualizzare” il preventivo. Come? Tutto abbastanza semplice: chiedendo il preventivo a più professionisti e facendo un confronto.

 

Un architetto nel corso della redazione di un progetto.

 

Tecnico per ristrutturazione: come risparmiare?

 

 

  • E’ possibile risparmiare quando ci si affida a un tecnico? La risposta è sì: risparmiare sulla parcella del tecnico nelle ristrutturazioni è alla portata di tutti. E’ sufficiente brandire (con consapevolezza) un’arma tanto disponibile quanto efficace: il preventivo.

 

 

Dunque contattate più professionisti, chiedete vari preventivi, confrontate le varie ipotesi di così ottenute. Infine, scegliete colui che sembra esprimere il miglior rapporto qualità prezzo. Dunque, pur in una prospettiva di risparmio, non trascurate il tema della qualità.
Questo metodo, infatti, è l’unico che consente di risparmiare cifre ingenti senza che ciò si ripercuota sulla qualità del risultato finale.

 

 


 

 

Qui pubblichiamo la testimonianza di una nostra lettrice ricevuta sull’articolo “La parcella del tecnico nelle ristrutturazioni, guida completa“:

 

Buongiorno, siamo Emilia di Padova e vi scrivo perché sono felicissima per lavoro dell’architetto che ha trasformato totalmente la nostra casa, rendendola bellissima, moderna e molto più fruibile di prima!

Quando ho pensato appunto di rivolgermi ad un architetto per avere degli adeguati suggerimenti su come ottimizzare al meglio gli spazi della nostra abitazione, mio marito pensava che per il progetto di una tecnico, avremmo dovuto sostenere una spesa notevole.

Certo, l’architetto va ovviamente pagato, ma abbiamo approfittato dell’opportunità di poter scegliere il preventivo più conveniente tra quelli che ci sono stati presentati e quindi tutto quanto è filato liscio. Grazie Edilnet!

Emilia V

Padova

 


 

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