Come scegliere una stufa a pellet: consigli utili
Il pellet è un buon modo per risparmiare sulle spese di riscaldamento..ma come scegliere una stufa a pellet? Ecco alcuni consigli per fare la scelta giusta!
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State pensando di risparmiare sulle spese di riscaldamento della casa per evitare le esose bollette del gas? L’acquisto di una stufa a pellet potrebbe rappresentare una valida soluzione, ma come scegliere una stufa a pellet?
Di quale potenza deve essere e di che genere di impianto occorre disporre? Si tratta indubbiamente di domande sagge poiché il rischio di sbagliare esiste: l’errore iniziale da non fare è quello di comprare una stufa troppo grossa per una casa piccola o quello di acquistarne una insufficiente a scaldare una grande abitazione.
E’ dunque fondamentale dirigersi verso la migliore stufa a pellet per le proprie esigenze, ma come scegliere una stufa a pellet? Non preoccupatevi: seguite la presente guida e troverete utili consigli.
Come scegliere una stufa a pellet e quali sono gli elementi da considerare?
Innanzitutto dovete misurare l’ampiezza dell’ambiente da riscaldare: è infatti necessario conoscerne il volume; per fare un semplice esempio, se disponete di una casa di novanta metri quadrati e dal soffitto di due metri e mezzo di altezza, avrete un volume totale di duecento metri cubi e vi basterà comprare una stufa di circa 7 KW. In base alla potenza necessaria potrete quindi effettuare la scelta del modello che secondo caratteristiche tecniche e costo, risulti per voi il più indicato.
Ricordate che vengono prodotte anche stufe a pellet ‘canalizzate’ capaci di scaldare case a più piani o soppalcate: vengono collocate sul piano più basso e agiscono mediante tubi che portano il calore verso l’alto.
Sul mercato si trovano caldaie di tipologia automatica (il pellet viene prelevato con un sistema automatico mediante il collegamento con un apposito deposito) o semiautomatica (il proprietario deve provvedere a introdurre manualmente il pellet nel serbatoio quando quest’ultimo è vuoto). E’ comunque bene tenere presente che le caldaie domestiche possono tranquillamente essere di tipo semiautomatico.
L’autonomia delle stufe a caricamento manuale va solitamente dalle quindici alle quarantacinque ore: questo non dipende soltanto dalla qualità del combustibile usato, ma anche dall’ampiezza del serbatoio e dal regime di utilizzo dell’impianto.
Come scegliere una stufa a pellet e quali sono i fattori da non dimenticare?
Prima di scegliere una stufa a pellet, sappiate che esistono anche altri importanti fattori da considerare prima di installarla: il genere di canna fumaria richiesta (obbligatoria per legge) e l’eventuale apposito impianto di dispersione dei fumi: se quest’ultimo fosse già esistente (ad esempio potrebbe essere presente la canna fumaria di un classico caminetto a legna) potrebbe rendersi necessaria qualche modifica. Inoltre è bene precisare che solitamente una canna fumaria ex novo deve essere realizzata in acciaio inox, deve essere dotata di un diametro di circa venti centimetri deve e sporgere di almeno cinquanta centimetri dal colmo del tetto.
Quanto costa il pellet?
Il pellet, ricavato dalla lavorazione del legname, è il combustibile essenziale per il funzionamento di queste stufe. E’ un combustibile naturale, ecologico, dall’ottima resa energetica e dal costo relativamente contenuto. In linea di massima, il costo di una confezione da 15 Kg di pellet è di circa 5,00 €. Tanto per fornirvi alcuni esempi, abbiamo selezionato per voi alcune offerte di pellet presenti online.
Come pulire in maniera corretta la stufa a pellet?
Come accade con la stufa a legna, quella a pellet sfrutta del combustibile solido, ma a differenza della prima, necessita di un collegamento elettrico ed è decisamente più pulita: non occorre infatti rifornirla in continuazione, per cui le pareti non rischiano conseguentemente di annerirsi. Questo non significa però che le stufe a pelle non vadano pulite, anzi, se ne avete acquistato una, il venditore vi avrà probabilmente consigliato di eseguirvi regolarmente una normale manutenzione! Potrete comunque consultare le dovute istruzioni sull’apposito manuale che accompagna il prodotto. Anche questo è un fattore in più per capire come scegliere una stufa a pellet.
Per pulire con una certa frequenza e in maniera corretta la vostra stufa a pellet, (ovviamente solo quando è fredda) vi occorre del materiale facilmente reperibile: un apparecchio aspirapolvere, un qualsiasi prodotto sgrassatore, degli stracci e una spazzola a setole rigide. Ma ecco come si deve procedere.
Due o tre volte al mese è bene rimuovere sia il braciere e sia l’elemento di fondo in ghisa, asportando polvere e depositi di sporcizia. Anche il filtro va regolarmente pulito: almeno una volta ogni 4/5 settimane è consigliabile aspirarvi lo sporco con il beccuccio dell’aspirapolvere lavandolo successivamente con abbondante acqua fredda e asciugandolo accuratamente con un vecchio strofinaccio pulito. Settimanalmente va pulito anche il contenitore di combustione (il ‘crogiuolo’), strofinandolo con uno straccio; sarebbe poi bene spruzzare quotidianamente uno sgrassatore su un panno morbido passandolo sul vetro (lato interno ed esterno).
Questi interventi sono piuttosto semplici da eseguire, ma effettuandoli con regolarità sarà molto più molto più agevole e veloce praticare la necessaria pulizia annuale in maniera più approfondita: tale operazione si esegue svuotando la stufa, aspirando quindi la polvere dal serbatoio e lo sporco che si annida nei vari angoli. Il motore va smontato e va eliminata la sporcizia dalle parti elettriche e meccaniche, passando un panno anche sugli eventuali sensori. Infine è necessario dedicarsi alla pulizia della canna fumaria, utilizzando sia uno scovolino e sia un bidone aspira-cenere.
Avendo cura di riservare alla vostra stufa a pellet queste importanti ‘cure’ in maniera costante e corretta, potrete trascorrere l’inverno in maniera confortevole allontanando il pericolo di sgradite fuoriuscite di fumo. In ogni caso, per avere la certezza di una corretta manutenzione periodica, è sempre consigliabile rivolgersi ad un tecnico, eventualmente rivolgendovi al venditore che saprà sicuramente fornirvi il nominativo di personale specializzato.
Infine una raccomandazione: evitate assolutamente di praticare il ‘fai da te’ con questo genere di installazione, ma rivolgetevi sempre ad un professionista esperto nella vendita di materiale idraulico, il quale non solo provvederà ad eseguire correttamente l’intera procedura ma saprà anche fornirvi i migliori suggerimenti tenendo conto delle vostre precise esigenze. Vi conviene sempre chiedere più preventivi gratuiti e senza impegno alle ditte della vostra zona. Scegliete l’offerta più conveniente e più adatta alle vostre esigenze ed il gioco è fatto! Solo così riuscirete a risparmiare.