Vediamo quindi a cosa fare attenzione e quali sono i concetti essenziali da assimilare.
Ristrutturazione, le classi normative – Per prima cosa conviene familiarizzare con il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, ovvero il DPR n. 380 del 2001. Si tratta della ‘Bibbia’ del settore, nella quale sono contenuti tutti i tipi di interventi edilizi classificati a seconda del raggio di azione: manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e nuova costruzione. Perché è importante saperli distinguere? Perché a seconda del tipo di intervento, sarà necessario un permesso piuttosto che un altro, un’autorizzazione piuttosto che un’autocertificazione. Conoscere le classi normative edilizie ti aiuterà, insieme alla necessaria consulenza di un professionista, a non pagare a caro prezzo l’eventuale ignoranza o trascuratezza.
Agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie – In questo caso il sito di riferimento, da monitorare con attenzione, è quello dell’Agenzia delle Entrate. Su di esso sono riportati i dettagli e le modalità di accesso per il Bonus Casa e per l’Ecobonus, tanto per citare due possibili risorse fiscali messe a disposizione di chi ristruttura casa. Per gli aggiornamenti, molto frequenti in materia, ti consigliamo quindi di restare ‘sintonizzato’ sul sito dell’Agenzia delle Entrate e di informarti in sede di preventivo / capitolato.
Il giusto professionista per ogni compito – A tutela del consumatore sono stati resi pubblici, anche online, gli elenchi degli ordini professionali, come quelli degli ingegneri o degli architetti, due figure chiave nei progetti edili e di ristrutturazione. L’iscrizione all’Albo, regionale o provinciale, è la garanzia che quel professionista è in regola e potrà per esempio certificare il rispetto delle regole sulla sicurezza sul cantiere, così come l’essere a norma dei lavori svolti, assumendosi la responsabilità civile e penale della firma sulle pratiche amministrative.
Adesso che abbiamo messo a fuoco le aree di massima attenzione, quelle cioè dove si richiede che il committente abbia una parte attiva come vigilante / supervisore, vediamo se è possibile essere tutelati e rispettare le regole, risparmiando sui costi. Premesso che l’argomento è delicato e che cercare scorciatoie sulla sicurezza e sulle certificazioni può avere una serie di conseguenze più o meno gravi – dall’esclusione dagli sconti fiscali fino a salatissime sanzioni – si può comunque trovare la convenienza senza rinunciare alla qualità del servizio.
Lo abbiamo accennato sopra: l’informazione è il primo strumento a garanzia della propria sicurezza. Informandosi preventivamente, per esempio controllando la regolare iscrizione all’albo professionale e aggiornandosi regolarmente sui siti istituzionali, si possono azzerare i rischi di truffe. Uno strumento altrettanto potente nelle mani del consumatore è il preventivo. Chiederne più di uno a fornitori dello stesso settore – professionisti, ditte edili, artigiani etc. – permette di avere un quadro preciso dei prezzi di mercato. Comparando i costi e i servizi offerti, avrai la certezza non solo di evitare ‘fregature’, ma anche di riuscire ad individuare la proposta più conveniente.