Detrazioni fiscali 2017 per le ristrutturazioni edilizie
Se stai pensando di rinnovare la tua casa è bene che sappia che esistono detrazioni fiscali 2017 per le ristrutturazioni edilizie...così puoi risparmiare!
Il contenuto di questa pagina in breve
Se stai progettando di ristrutturare casa, ma i lavori sembrano essere troppo costosi, lo Stato viene in tuo aiuto con le detrazioni fiscali 2017 per le ristrutturazioni edilizie.
Le ristrutturazioni edilizie sono spesso molto costose e impegnative, soprattutto quelle consistenti che vanno a modificare l’intera struttura dell’edificio.
Può capitare che la spesa sia così grande da non potersi permettere di iniziare i lavori tuttavia lo Stato italiano ha previsto anche per l’anno 2017, nella legge di stabilità, le detrazioni fiscali che i cittadini possono sfruttare per vedersi restituire una quota importante della somma per ristrutturare la propria casa o l’attività commerciale.
Il rimborso dei costi può essere richiesto attraverso una determinata procedura che va seguita in modo ferreo per non rischiare di perdere la possibilità di ottenere le agevolazioni fiscali. Indicativamente, la restituzione dei soldi per la ristrutturazione copre il 50% della spesa sostenuta, tuttavia tale percentuale può subire delle variazioni in base all’entità dei lavori.
Oltre a questo incentivo, rimangono validi e richiedibili il bonus mobili, che permette di ottenere la restituzione di una parte del prezzo d’acquisto di elettrodomestici di classe A+ o superiore, e il bonus energia, l’agevolazione che permette di detrarre un valore fino al 65% rispetto al costo finale per l’installazione di sistemi di efficientamento energetico.
Resta anche la possibilità di realizzare un impianto antisismico usufruendo di particolari incentivi.
Detrazioni fiscali ristrutturazioni 2017, la normativa
Per coloro che volessero informarsi, la normativa sulle detrazioni discali, sull’iva agevolata, sulla detrazione IRPEF e su molto altro ancora è contenuta all’interno del sito dell’Agenzia delle Entrate. Tutta la documentazione è disponibile al pubblico e scaricabile online.
Finora le disposizioni sull’agevolazione fiscale erano contenute nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi, successivamente il decreto legge 83/2012 ha ampliato la disciplina e, quest’anno, con la legge n.232 del 16 dicembre 2017, meglio conosciuta come Legge di Bilancio ha prorogato la detrazione IRPEF al 50% fino al 31 dicembre 2017 con un tetto massimo di spesa di 96.000,00 €.
Uguale termine è stabilito per l’agevolazione per i mobili. Dopo la scadenza, la detrazione ritornerà al valore precedentemente stabilito, 36%, mentre il tetto scenderà a 46.000,00 € per ogni intervento di ristrutturazione. Per accedere agli incentivi sugli elettrodomestici è necessario aver avviato i lavori dopo il 6 giugno 2013, ma solo se l’inizio lavori è successivo al 1° gennaio 2016 si potrà usufruire di quelli del 2017.
Per le agevolazioni sull’adattamento antisismico, invece, è valido il termine ultimo del 31 dicembre 2017.
La procedura per ottenere le detrazioni fiscali
Seguire la procedura e i dettagli previsti dalla normativa è essenziale per poter utilizzare la detrazione IRPEF. Qualsiasi negligenza o dimenticanza può invalidare l’intero processo con conseguenti disagi per il privato e per il costo complessivo dei lavori.
Data la consistenza delle somme che verranno restituite è bene porre la massima attenzione informandosi presso l’Agenzia delle Entrate o presso un tecnico specializzato che si occupi dello svolgimento e della compilazione delle pratiche.
La detrazione dall’IRPEF può essere richiesta solo per le ristrutturazioni che avvengono nel territorio nazionale da parte del soggetto privato, il quale deve avere determinate caratteristiche legali per accedere a questo servizio: deve essere proprietario dell’immobile, titolare di un diritto reale di godimento, locatario o comodatario, socio di cooperative, imprenditore individuale oppure soggetto rientrante nell’art.5 del Tiur.
L’agevolazione deve essere richiesta per le spese fatte nell’anno in corso divise in base al numero di soggetti che le hanno sostenute. Se la ristrutturazione ha una durata maggiore di un anno, verranno tenuti in considerazione anche i costi precedenti per lo stesso intervento purché non superino il tetto di 96.000,00 € o 46.000,00 € a seconda del periodo in cui sono iniziati i lavori. Per richiedere le detrazioni fiscali bisogna conservare tutte le fatture dei lavori e dei materiali acquistati che andranno indicati nel bonifico parlante, il documento necessario al fine di ottenere il rimborso dallo Stato.
Apparentemente può sembrare una procedura difficile ma consta semplicemente nella compilazione di un foglio in cui vengono indicati gli importi spesi, la normativa per cui lo si redige e la causale del bonifico. Servono anche il codice fiscale del richiedente titolare oppure il numero di partita IVA o il codice del titolare dell’azienda.
È importante utilizzare il bonifico come mezzo di pagamento in quanto non sono accettate altre forme come assegni o carte di credito. Si ricorda che la ricevuta va conservata anche a lavori terminati poiché le autorità potrebbero esigere dei controlli specifici, soprattutto in caso di agevolazioni di rilevante entità.
In caso di dubbi nella compilazione è consigliabile chiedere anche al personale dell’Agenzia delle Entrate poiché, omettendo i dati, non si perde il diritto alla detrazione ma, in base alla circolare n. 43/E del 18 novembre 2016, la procedura si complica dovendo ricorrere ad un notaio. La detrazione è ripartita in 10 quote all’anno a partire dal momento in cui viene spesa la somma per la ristrutturazione.
I lavori che rientrano nelle agevolazioni
I lavori per i quali è possibile richiedere le agevolazioni fiscali sono molteplici e tutti ampiamente spiegati nella normativa di riferimento. Tra questi sono ammessi: gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, ristrutturazione edilizia e risanamento disciplinati dall’art.3 della circolare n. 43/E del 18 novembre 2016, oppure quelli per la ricostruzione e il ripristino di un immobile che ha subito danneggiamenti a causa di eventi calamitosi come frane, abbondanti nevicate o terremoti purché sia stato dichiarato dalle autorità lo stato di emergenza.
Sono inclusi anche i lavori per la realizzazione di autorimesse e posti auto di pertinenza anche in parti comuni. Le detrazioni sono altresì valide per gli interventi mirati all’eliminazione delle barriere architettoniche come l’installazione di un ascensore esterno, o l’adattamento tecnologico delle strutture e dell’immobile per favorire il movimento e l’autonomia delle persone che presentino disabilità motorie o che siano portatrici di gravi impedimenti.
Bisogna specificare che in questa categoria non rientra l’acquisto di strumentazioni come telefoni cellulari o altro poiché già è prevista una detrazione IRPEF del 19%. Inoltre, buona parte dei lavori che possono usufruire delle detrazioni fiscali riguardano il miglioramento delle misure finalizzate alla protezione dell’edificio e degli inquilini da atti illeciti o da malintenzionati che cerchino di entrare nella proprietà altrui.
Per questa ragione sono ammesse le spese sostenute per la realizzazione di inferiate, cancelli, porte blindate, recinzioni murarie, rilevatori di movimento, apparecchi di videosorveglianza anche collegati con i centri di vigilanza (non rientrano tuttavia i contratti stipulati con queste società) e gli antifurto.
Particolarmente importanti sono gli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici, dalla sostituzione alla posa di materiali isolanti o all’acquisto di pannelli fotovoltaici.
Attuale è il settore delle agevolazioni dedicato al miglioramento del livello antisismico dell’edificio, una novità utile per la salvaguardia delle persone di tutto il territorio nazionale che è soggetta alla detrazione fiscale del 50%. Tale bonus comprende anche le spese per ottenere tutta la documentazione necessaria obbligatoria per attestare la sicurezza delle strutture successivamente alla fine dei lavori.
Questi sono solo alcuni degli interventi che possono essere compiuti beneficiando degli incentivi, per ulteriori informazioni è bene leggere ed esaminare la normativa contenuta nella Legge di Stabilità dell’anno in corso.
Quali edifici possono usufruire degli incentivi?
Sono numerosi gli interventi che possono essere compiuti sugli edifici i quali sono soggetti alle agevolazioni fiscali. È possibile reperire presso l’Agenzia delle Entrate oppure in internet apposite tabelle che esemplificano elencando a quali edifici, sia di proprietà sia comuni, siano concesse le detrazioni in modo chiaro ed esplicito.
Sono ammesse le parti comuni degli edifici residenziali e le singole unità immobiliari, mentre per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione antisismica rientrano le strutture di tipo abitativo e commerciale ubicate nelle zone a rischio sismico 1 e 2, pur essendo in parte concesse anche quelle con rischio 3.
A questi si aggiungono anche i box per automobili di nuova costruzione, purché siano realizzati all’interno delle proprie pertinenze.
Sono inclusi anche i locali caldaie e le cantine, inoltre non viene posta differenza tra l’esterno e l’interno dell’edificio: per la ristrutturazione possono essere richieste le detrazioni indipendentemente, infatti è soggetta ad agevolazione anche la ricostruzione, ad esempio, di una strada privata che non rientra nella categoria degli edifici essendo un’opera completamente diversa.
Qualsiasi parte dell’immobile e dell’area limitrofa come il giardino beneficia delle detrazioni previste dalla normativa sulle ristrutturazioni edilizie. Perciò le agevolazioni fiscali sono un motivo valido per rinnovare risparmiando denaro non solo la propria proprietà ma anche gli esterni.
Qui pubblichiamo la testimonianza di un nostro lettore ricevuta sull’articolo “Detrazioni fiscali 2017 per le ristrutturazioni edilizie“:
Volendo approfittare delle detrazioni fiscali sulla ristrutturazione, tempo fa ho deciso di sostituire tutte le porte e le finestre di casa mia. Nella fretta di fare i lavori per togliermi al più presto il pensiero del trambusto e dei disagi vari che comportano tutti i lavori in una casa, purtroppo penso di essere stato un po’ precipitoso.
Ho fatto fare tutto quanto alla ditta che mi è stata consigliato da un collega di lavoro ma riconosco di avere speso una somma notevole!
Solo più tardi ho avuto modo di conoscere questo sito…peccato! Se avessi confrontato più preventivi, avrei probabilmente risparmiato. Comunque visto che nella primavera scorsa anche mio fratello ha deciso di fare lo stesso lavoro in casa sua, gli ho suggerito Edilnet.
Mi ha dato retta e tra le aziende che lo hanno contattato, ha fatto cambiare porte e finestre da una ditta che gli ha fatto un ottimo lavoro ad un prezzo decisamente conveniente! Ora sto pensando di sostituire la caldaia che ormai ha un po’ di anni, quindi approfitterò senza alcun dubbio anch’io di Edilnet!
Buona giornata
Oscar R
Faenza
Se vuoi raccontare la tua esperienza sui lavori di ristrutturazione eseguiti, contattaci commentando questo articolo nella sezione commenti. Pubblicheremo on-line il tuo contributo dopo un controllo senza nessun riferimento personale.
Se vuoi trovare un’azienda specializzata della tua zona – richiedi 4 preventivi gratuiti online.