Decreto agevolazioni fiscali 2024: cosa cambia per i bonus edilizi

Decreto agevolazioni fiscali 2024: cosa cambia per i bonus edilizi
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Il Decreto agevolazioni fiscali 2024 (D.L. n. 39/2024) apporta una serie di cambiamenti significativi per i bonus edilizi, con misure che modificano il sistema delle detrazioni e le tempistiche ammesse.

 

Famiglia che usufruisce delle agevolazioni fiscali 2024

 

Le novità sulle agevolazioni fiscali 2024 in ambito edilizio impattano direttamente su famiglie e aziende: è importante quindi conoscerle per capire quali ripercussioni avranno sulle proprie “tasche”.

 

In questo articolo abbiamo riassunto i principali obiettivi che il D.L. 39/2024 intende perseguire, attraverso gli aggiornamenti normativi.

 

I 4 punti del Decreto Superbonus 2024

 

Il D.L. n. 39/2024 detto anche Decreto Superbonus 2024, approvato dalla Camera dei Deputati e convertito in legge il 27 maggio, apporta cambiamenti significativi nei meccanismi di accesso e di fruizione dei bonus.

 

Le novità introdotte mirano a rendere i processi più trasparenti e controllati e si articolano su 4 punti chiave:

 

  • Stop a sconto in fattura e cessione del credito: il decreto-legge introduce un freno allo “sconto in fattura” e alla cessione del credito come alternative alle detrazioni fiscali. Questa misura riguarda gli interventi effettuati dopo l’entrata in vigore delle nuove norme;

 

  • No remissione in bonis e nuove sanzioni: viene eliminata la possibilità di regolarizzare le comunicazioni errate relative ai bonus edilizi con il pagamento di una sanzione minima. Sono richieste maggiori informazioni in merito alla realizzazione degli interventi agevolabili. L‘omessa trasmissione delle informazioni richieste, per gli interventi già avviati, comporta una sanzione amministrativa di 10.000 euro. Per i nuovi interventi, la mancata trasmissione comporta la decadenza dall’agevolazione fiscale.

 

  • Riduzioni aliquote Bonus casa: a partire dal 1° gennaio 2028 fino al 31 dicembre 2033, per le spese agevolate previste per il Bonus casa dal 01/01/2028, esclusi i costi per la sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza con generatori a gas di ultima generazione, l’aliquota di detrazione è pari al 30% (attualmente l’aliquota è del 50% e scenderà al 36% dal 2025 fino a tutto il 2027).

 

  • Ripartizione detrazione in 10 anni: per Super Bonus, Bonus barriere architettoniche 75% e Sisma Bonus la fruibilità delle agevolazioni fiscali relative alle spese sostenute a partire dal periodo d’imposta 2024 è calcolata su 10 anni. Ciò si applica per la detrazione fruita dal contribuente originario. Coloro che hanno acquisito il credito tramite cessione o sconto in fattura continuano a compensare le quote con la ripartizione annuale originariamente prevista.

 

Introduzione dello “Spalma-Crediti”

 

Una delle novità più importanti del decreto sui bonus edilizi 2024 è il cosiddetto emendamento “spalma crediti”: in pratica, le rate per ottenere le detrazioni fiscali derivanti da spese ammesse al Superbonus, al Bonus barriere e al Sismabonus sono diluite in 10 anni anziché in 4.

 

Tale provvedimento vale per gli interventi effettuati nel 2024 ed è finalizzato a ridurre l’onere fiscale sul bilancio dello Stato: da un lato diminuisce l’importo annuale che il contribuente porta in detrazione e dall’altro si abbassa la soglia della capienza fiscale.

 

Stop alla cessione delle rate residue

 

Il Decreto agevolazioni fiscali 2024 introduce una restrizione significativa: non sarà più possibile cedere le rate residue non ancora utilizzate dei crediti d’imposta derivanti dai vari bonus edilizi.

 

Questa misura si applica sia al Superbonus, che a tutti gli altri bonus minori, come il bonus ristrutturazioni e l’Ecobonus.

 

La cessione delle rate residue era uno strumento utile per chi aveva difficoltà a sfruttare l’intero credito d’imposta in tempi brevi. Con questa restrizione, i beneficiari dovranno pianificare con maggiore attenzione i propri interventi edilizi, assicurandosi di poter utilizzare pienamente i crediti d’imposta nel periodo previsto.

 

Questo cambiamento potrebbe influenzare soprattutto coloro che contavano sulla cessione per ottenere liquidità immediata o per finanziare ulteriori lavori.

 

Limitando la cessione delle rate residue, si intende rendere più trasparente e controllato l’utilizzo dei crediti d’imposta, riducendo le possibilità di speculazioni. Inoltre, questa misura mira a stabilizzare il bilancio dello Stato, evitando che grandi volumi di crediti vengano ceduti e accumulati da pochi soggetti.

 

Nuove regole 2024 per il Bonus barriere architettoniche

 

Il Decreto agevolazioni fiscali 2024 introduce importanti modifiche anche per il Bonus barriere architettoniche. Le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito, che hanno reso questo bonus particolarmente accessibile, saranno disponibili solo fino al 30 marzo 2024.

 

A partire dal 31 marzo 2024, queste opzioni saranno soggette a restrizioni specifiche. In particolare, sarà possibile richiedere lo sconto in fattura solo per interventi di piccola entità, con un tetto massimo di spesa inferiore rispetto al passato.

 

Inoltre, la cessione del credito sarà limitata a determinati soggetti, principalmente enti pubblici e istituzioni no-profit, escludendo quindi molte delle imprese e dei privati che finora ne hanno beneficiato.

 

Con le nuove regole il governo punta a razionalizzare l’utilizzo delle risorse e a ridurre le frodi. Tuttavia, sarà cruciale monitorare l’impatto di queste restrizioni sulla reale accessibilità delle agevolazioni per le categorie più vulnerabili.

 

I Comuni garanti dei controlli per le agevolazioni fiscali

 

I Comuni avranno un ruolo centrale nel monitoraggio e nella segnalazione delle irregolarità legate ai bonus edilizi. Il nuovo approccio mira a rendere più efficiente e capillare il controllo sull’utilizzo dei fondi pubblici destinati alle agevolazioni fiscali.

 

Per incentivare i Comuni a segnalare gli abusi, il Decreto prevede che essi ricevano il 50% delle somme recuperate dalle irregolarità denunciate, fornendo anche una motivazione economica diretta per promuovere l’integrità e la legalità nell’uso dei bonus edilizi.

 

I Comuni dovranno dotarsi di strumenti adeguati per eseguire verifiche dettagliate sui cantieri e sui lavori dichiarati. Questo potrebbe includere l’adozione di sistemi digitali avanzati per il monitoraggio in tempo reale e la collaborazione con altre istituzioni come l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza.

 

Con l’intensificazione dei controlli, è probabile che le procedure per l’accesso ai bonus edilizi diventino più rigorose. I beneficiari e le imprese dovranno garantire massima trasparenza e precisione nella documentazione presentata, cosa che potrebbe rallentare leggermente i processi.

 

Agevolazioni fiscali 2024: le nuove aliquote di detrazione per lavori edili

 

Il Decreto agevolazioni fiscali 2024 per l’edilizia introduce modifiche significative alle aliquote di detrazione IRPEF che saranno ridotte gradualmente nel corso degli anni.

 

Ad esempio, per i lavori iniziati nel 2024, l’aliquota sarà del 50%, ma scenderà al 40% per i lavori iniziati nel 2025 e al 30% per quelli iniziati nel 2026.

 

Il Decreto introduce nuovi tetti di spesa massima, variabili a seconda del tipo di intervento. Per le ristrutturazioni ordinarie, il tetto di spesa massima potrebbe essere fissato a 96.000 euro, mentre per interventi più complessi, come quelli legati all’adeguamento sismico, il limite può essere superiore.

 

In virtù delle nuove disposizioni serve una pianificazione accurata da parte dei proprietari immobiliari per i quali è imprescindibile la consulenza di esperti per ottimizzare i benefici fiscali e per programmare gli interventi in modo da sfruttare al meglio le aliquote e i tetti di spesa disponibili nei diversi anni. 

 

Professionisti e operatori del settore edile hanno le qualifiche e le competenze sia per seguire l’iter burocratico, sia per realizzare interventi a norma.

 

In caso di nuova costruzione o di ristrutturazione, non lasciarti sfuggire l’opportunità di cogliere al volo tutte le possibili agevolazioni fiscali per interventi edili: compila il form online spiegando le tue esigenze e ottieni preventivi su misura.

 

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