Tempo di ristrutturazioni con l’Ecobonus 110%, ecco come funziona

Tempo di ristrutturazioni con l’Ecobonus 110%, ecco come funziona
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Come già abbiamo avuto modo di scoprire l’anno scorso, l’Ecobonus 110% nasce con lo scopo di migliorare l’efficienza energetica di tutti gli edifici nella nostra Penisola, così da poter automaticamente diminuire l’inquinamento e la bolletta di fine mese, con un occhio di riguardo anche ai cantieri, ormai fermi da troppo tempo.

 

 Tutto quello che c'è da sapere su come funziona l'Ecobonus 110.

 

Tutte le informazioni racchiuse nel Decreto Rilancio

 

Fortunatamente l’agevolazione è stata riconfermata dal Governo tramite il Decreto Rilancio, e sarà attiva fino al 2022, dandoci la possibilità di ristrutturare casa al minimo della spesa.

A rendere l’Ecobonus ancora più vantaggioso ci pensano i requisiti imposti dal Governo, che come avremo modo di scoprire meglio tra pochissimo, permettono quasi a tutti di effettuare lavori sui propri immobili usufruendo della detrazione.

Anche la parte burocratica verrà completamente alleggerita grazie a predeion.it che si occuperà di provvedere a visure pratiche e documenti al nostro posto.

Non perdiamo dunque altro tempo prezioso, ed andiamo a scoprire tutti i dettagli di maggiore importanza relativi all’Ecobonus!

 

Chi può avere accesso all’Ecobonus 110%?

 

All’Ecobonus possono avere accesso sia persone fisiche che società. Per usufruire della detrazione sotto forma di privati cittadini sarà obbligatorio non avere più di due immobili intestati a proprio nome, indipendentemente dalla loro grandezza.

Anche i condomini rientrano tra i beneficiari, tuttavia in questo caso troviamo una clausola seminascosta. Affinché un condominio possa avere accesso alla detrazione relativa all’Ecobonus, gli interventi devono riguardare solo ed esclusivamente parti di utilizzo comune, come l’atrio o l’interno scala ad esempio.

Infine tra le società troviamo gli istituti autonomi case popolari, le cooperative a proprietà indivisa ed in generale tutti gli enti proprietari di complessi sportivi a classe dilettantistica.

Ora che abbiamo chiarito in maniera esaustiva chi sono i beneficiari, è nostro dovere dedicare qualche riga anche ai requisiti dei lavori.

Non dimentichiamoci infatti che l’Ecobonus serve a migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni!

Affinché l’intervento di ristrutturazione sia detraibile dall’Ecobonus è necessario che quest’ultimo abbia innalzato l’efficienza energetica dell’immobile di almeno 2 classi energetiche.

Qualora non fosse possibile ottenere tale aumento si avrà ugualmente accesso alla detrazione fiscale, a patto però che sia stato fatto tutto il possibile per ottenere il miglior risultato possibile.

Come potremo dichiarare il raggiungimento di tale obiettivo?

Semplicemente tramite la presentazione dell’APE, meglio conosciuto come Attestato di Prestazione Energetica, che verrà rilasciato da un tecnico specializzato una volta che i lavori sono stati completamente conclusi.

 

Come possiamo richiedere la detrazione fiscale

 

E’ molto interessante scoprire che la detrazione fiscale relativa all’Ecobonus può essere richiesta in due modi: come credito d’imposta o come sconto direttamente in fattura.

Avete capito bene, l’Ecobonus 110% funziona sia come sconto direttamente in fattura ad opera del responsabile che ha eseguito i lavori di ristrutturazione, sia come credito d’imposta. Potrebbe quindi essere un titolo cedibile ad enti finanziari o imprese edili, che si occuperanno della sua riscossione.

Se per completare i lavori tramite lo sconto in fattura basta fare richiesta al responsabile del cantiere, ottenere il credito d’imposta si rivela un po’ più complicato del previsto.

Per quest’ultimo saremo costretti a fare richiesta presso l’Agenzia delle Entrate durante lo svolgimento dei lavori, operazione che possiamo portare a termine sia direttamente online che recandoci presso un ufficio fisico.

Ovviamente non importa come decidiamo di usufruire dell’Ecobonus, che si tratti della del credito d’imposta o dello sconto in fattura, avremo diritto a tutti i benefici che abbiamo avuto modo di scoprire oggi, e che potete liberamente rileggere anche nel Decreto Rilancio emanato dal Governo.

 

 

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