Il “mattone”, ovvero il mercato immobiliare, gode ancora di una certa popolarità. Gli investimenti immobiliari, almeno nell’immaginario collettivo, sono gli investimenti per eccellenza. Tuttavia, va adottato un approccio specifico, se lo scopo è guadagnare o anche solo raggiungere i propri “obiettivi residenziali”. Un approccio che consta di alcune pratiche efficaci.
Il primo passo consiste nello stabilire obiettivi ben precisi. In linea di massima, questi possono essere…
Abitazione. In buona parte dei casi si acquista casa… Per usarla. Ovvero, per abitarci. In questo caso, l’investimento è più emozionale, ovvero trainato dai gusti personali, dalle sensazione che questo o quell’immobile è in grado di regalare. Ovviamente, si può acquistare un immobile anche per destinarlo all’esercizio professionale o un’attività commerciale.
Locazione. Gli investimenti immobiliari possono essere finalizzati alla generazione di un reddito costante. Il modo più semplice è acquistare e mettere subito in affitto. In questo caso, andranno valutati parametri più tecnici, come la posizione dell’abitazione e il contesto in cui è immerso. Vanno per la maggiore gli immobili situati nelle città universitarie o nelle zone industriali.
Speculazione. Si può acquistare un immobile nel tentativo di rivenderlo a un prezzo più elevato. In questo caso, occorre tenere d’occhio i movimenti di prezzo per quel tipo di immobile e per quello specifico contesto. Occorre conoscere a menadito, poi, tutti gli aspetti legali e fiscali del cosiddetto “trading immobiliare”.
Liquidità. Questo obiettivo è proprio di chi vende un immobile di sua proprietà. Lo scopo, chiaramente, è reperire liquidità da investire o da spendere per altro.
In ogni caso, è bene conoscere il mercato. Il rischio di pagare un immobile più del necessario è alto. D’altronde, il mercato è in continua evoluzione, i prezzi salgono e scendono. Soprattutto, lo fanno senza un’apparente logica, producendo profonde differenze tra nord e sud, centro e periferia. Ovviamente una logica c’è, ma va studiata e fatta propria.
Infine, è bene affidarsi ad agenzie immobiliari serie, che sappiano fare realmente gli interessi dei clienti. Da dove si riconosce una buona agenzia immobiliare?
Trasparenza. L’agenzia immobiliare deve porsi fin dalle prime battute dalla parte del cliente. Ciò significa che deve trasmettere più informazioni possibili (sull’immobile, sul contesto, sugli aspetti legali) in modo che questi possa conseguire al meglio i propri interessi.
Esperienza. Ovviamente, un’agenzia immobiliare che opera da tanti anni, che ha portato a termine molte transazioni e che ha servito una moltitudine di acquirenti e venditori fornisce più garanzie di un’agenzia di “primo pelo”. Se non altro, conoscere bene il territorio, il contesto e quindi favorisce un più rapido incontro tra domanda e offerta.
Preventivazione rapida. Chi richiede servizi di tipo immobiliare è interessato soprattutto al prezzo. In genere non c’è granché da temere, se l’agenzia è rapida e precisa nella fornitura del preventivo.
La chiave per farsi servire bene è proprio questa: richiedere preventivi e confrontarli. Solo in questo modo è possibile contestualizzare numeri e cifre.