Quanto fa guadagnare un circolo sportivo?

Quanto fa guadagnare un circolo sportivo?
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Aprire un circolo sportivo è un’idea che, almeno in linea teorica, promette molto bene. Ma la realtà regge il confronto con le aspettative? La risposta in questa guida.

 

Quanto fa guadagnare un circolo sportivo?

 

Se hai la passione dello sport e disponi di un certo budget (oltre che di spirito imprenditoriale) potresti valutare di aprire un circolo sportivo.

 

Tale decisione comporta di impegnarsi in un investimento di lungo periodo, anche oneroso, ma con buone prospettive. Dunque, partiamo proprio da queste.

 

Qui trovi un quadro sintetico ma realistico dei guadagni, insieme a informazioni di tipo tecnico e burocratico.

 

Perché investire in un circolo sportivo?

 

La buona notizia è che i vantaggi sono soprattutto economici. La notizia eccellente è che non sono solo economici.

 

Insomma, aprire un circolo sportivo può cambiare la vita. Ecco perché.

 

  • Fa guadagnare: gli impianti sportivi possono essere fonte di guadagno. Con il giusto piano di business, è possibile ottenere entrate dalle iscrizioni, dalle lezioni private, dall’organizzazione di eventi o tornei e dall’affitto dei campi (di calcio, padel etc.). Offrendo anche servizi accessori come un bar o un negozio di articoli sportivi, inoltre, si possono generare entrate aggiuntive.

 

  • Coniuga passione e professione: gestire un circolo sportivo dà la possibilità di praticare il proprio sport preferito in qualsiasi momento, circondati da persone che condividono la stessa passione, senza limiti di tempo o disponibilità.

 

  • Garantisce socialità a lungo termine: un circolo sportivo è un luogo di incontro che favorisce la costruzione di relazioni durature. Gli associati diventano parte di una comunità in cui condividono esperienze, migliorano le proprie capacità e creano legami profondi. Questa rete sociale diventa un valore aggiunto, sia dal punto di vista personale che professionale, anche e soprattutto per il titolare.

 

Come si apre un circolo sportivo?

 

Il primo passo per aprire un circolo sportivo consiste nel capire quale tipologia si intende progettare e realizzare. Dunque, ecco le tipologie più comuni:

 

  • Circolo sportivo base (solo locale per riunirsi): in questo caso il circolo sportivo base si limita a offrire un ambiente semplice e funzionale, solitamente costituito da un locale dedicato a riunioni o eventi sociali tra i membri. Non ci sono servizi aggiuntivi, come bar o impianti sportivi. Questo tipo di circolo è spesso utilizzato per incontri settimanali, discussioni su attività sportive o eventi comunitari. L’atmosfera è informale e il principale scopo è favorire la socializzazione tra appassionati di sport o discipline specifiche.

 

  • Circolo sportivo con bar: in questo caso, al circolo sportivo con bar si aggiunge un’opzione di ristoro. Fornisce ai membri un luogo dove rilassarsi e conversare. Oltre allo spazio per le riunioni, i membri possono usufruire di bevande e snack. Il bar diventa un punto di ritrovo importante, un punto di aggregazione che garantisce un valore aggiunto e genera reddito.

 

  • Circolo sportivo con impianti sportivi: questa tipologia offre strutture per praticare diverse discipline, come campi da tennis, calcetto o piscine. Qui i membri possono non solo incontrarsi, ma anche allenarsi o partecipare a competizioni. È la scelta ideale per chi vuole abbinare la passione sportiva alla possibilità di socializzare.

 

Permessi per aprire impianti sportivi

 

Il secondo passo è inquadrare l’investimento dal punto di vista burocratico. Al netto degli investitori da attirare e dei finanziatori da cercare (necessari se non si dispone di budget sufficiente), è necessario fare i conti con la burocrazia. In primis, con i titoli abilitativi, i cosiddetti permessi.

 

Nella maggior parte dei casi, è necessario il Permesso di Costruire. È il più pesante in assoluto, costa qualche migliaio di euro e impone l’assenso esplicito dell’ente.

 

Va ottenuto in ogni caso: sia che si intende modificare e adibire un locale esistente; sia che si intenda costruire strutture ex novo (es. impianti sportivi). Infatti, è riservato agli interventi che cambiano la destinazione d’uso, alle nuove costruzioni e ai cambi volumetrici.

 

Per il resto, è necessario produrre e depositare alcuni documenti per aprire un circolo sportivo a norma.

 

  • Atto costitutivo e statuto, che regola le attività e la gestione del circolo, da depositare presso l’Agenzia delle Entrate.

 

  • Codice fiscale e Partita IVA, che va richiesto presso l’Agenzia delle Entrate. Per inciso, il secondo è necessario solo se, come si spera, il circolo è a scopo di lucro.

 

  • Iscrizione al Registro CONI, nel caso in cui si voglia associare il circolo all’associazione sportiva dilettantistica.

 

Quanto si guadagna con un campo di calcetto?

 

Veniamo ora al nocciolo della questione e facciamo il punto sui possibili guadagni del circolo sportivo. Ovviamente, i guadagni variano in base a diversi fattori come la posizione geografica, la domanda locale, la qualità delle strutture e i servizi offerti.

 

Per fare esempi tangibili prendiamo in esame le attività con maggiore seguito e quindi con un target più ampio.

 

Partiamo dal calcetto, sport che non passa mai di moda.

 

I ricavi principali derivano dall’affitto del campo per partite amatoriali, tornei e allenamenti.

 

In media, un campo di calcetto può essere affittato a tariffe orarie che vanno dai 50 ai 100 euro, a seconda dell’orario e del giorno della settimana.

 

Se il campo viene utilizzato per 5 ore al giorno, 5 giorni alla settimana, i ricavi settimanali possono oscillare tra 1.250 e 2.500 euro.

 

A questi si possono aggiungere ulteriori entrate provenienti da iscrizioni a corsi, affiliazioni al circolo, sponsorizzazioni e servizi accessori come bar o noleggio attrezzature.

 

Circolo sportivo con campi di padel: quanto è il guadagno?

 

Rispondiamo ora alla domanda: quanto fa guadagnare un circolo con campo di padel annesso?

 

Di nuovo, la fonte di ricavo principale consiste nell’affitto orario del campo, con tariffe che variano tra 30 e 60 euro all’ora, a seconda dell’orario e del giorno della settimana.

 

Se il campo viene utilizzato per 8 ore al giorno, 7 giorni su 7, i ricavi possono oscillare tra 1.680 e 3.360 euro alla settimana. Oltre all’affitto del campo, ulteriori entrate possono derivare da lezioni private, corsi di gruppo, organizzazione di tornei ed eventi aziendali.

 

Servizi aggiuntivi come noleggio racchette, vendita di palline e abbigliamento sportivo possono incrementare ulteriormente i profitti.

 

A chi rivolgersi per aprire un circolo sportivo?

 

Il primo passo in ottica di business è avere un riscontro sul piano del budget necessario.

 

I costi per aprire un circolo sportivo possono superare abbondantemente i 200mila euro, soprattutto se prevede un impianto sportivo, come campo di calcetti, da padel, da tennis etc.

 

La buona notizia, però, è che i costi si possono abbattere.

 

Come fare? Ovviamente, sapendo muoversi tra le offerte di mercato. Si tratta di raccogliere più preventivi, confrontarli e individuare la soluzione più conveniente.

 

Ovviamente, contattare una impresa dopo l’altra fa perdere tempo e non sempre consente di centrare il bersaglio, ovvero individuare professionisti del settore qualificati e competitivi.

 

Per fortuna, ci sono portali a posta per questo.

 

Come Edilnet.it che ti permette di richiedere preventivi online alle aziende di zona specializzate in costruzione e ristrutturazione di impianti sportivi.

 

Il servizio è gratuito e ti dà modo di ricevere fino a 4 diverse proposte dettagliate e trasparenti e quindi facili da confrontare.

 

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