Quali stili per un arredamento creativo? Le soluzioni più in voga
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L’arredamento creativo è una soluzione interessante per conferire ai propri locali un’identità ben precisa, una spiccata personalità, tale da esprimere esclusività e unicità. Le possibilità a disposizione sono numerose, e coinvolgono stili di vecchia e nuova concezione. Ne parliamo qui.
Cosa vuol dire “arredamento creativo”
L’arredamento creativo è una soluzione spesso caldeggiata da chi si trova a dover arredare casa, magari da zero e quindi avendo a disposizione un buon margine di movimento. Chi vuole arredare casa in modo creativo, in genere, punta a conferire personalità ai propri locali (la semplice abitazione ma anche un locale aperto al pubblico o addirittura un ufficio).
Va dunque oltre gli stili più ordinari e quindi più diffusi, come possono essere il classico e il minimal. Di contro, prende in considerazione stili più ricercati, che potrebbero essere di nuova concezione, e frutto di design audaci, ma anche più antichi, in una prospettiva di recupero “vintage”.
Le possibilità sono numerose, alcune molto interessanti. Le vediamo insieme. Prima, però, un consiglio, una nota che riguarda l’approccio da adottare in fase di scelta dell’arredamento. A fare la differenza è sempre e comunque la scelta del punto vendita. È da essa che dipende il ventaglio di possibilità a propria disposizione, ma anche la possibilità di essere seguiti durante il percorso di valutazione, senza spendere migliaia di euro con gli interior designer.
Tra i punti vendita più forniti in assoluto spicca Casaarredostudio.it. Propone un approccio confortevole, che privilegia l’aspetto digitale: è infatti un e-commerce in grado di replicare in tutto e per tutto l’esperienza degli showroom: a fronte di un catalogo grande e vario, propone schede dettagliate, foto esplicative, descrizioni abbondanti.
Lo stile shabby chic
Passiamo ora a descrivere gli stili più efficaci per un arredamento creativo, a partire dallo shabby chic.
Lo stile shabby chic è il più famoso tra gli stili creativi. Il protagonista è il trascorrere del tempo. I mobili, la tappezzeria e gli elementi dell’arredamento appaiono usurati e richiamano alle atmosfere soffuse del passato. Ovviamente si tratta di un effetto ottico, o per meglio dire artistico, una posa per esprimere una marcata personalità, un’identità che trae linfa vitale dal concetto di “vissuto.”
Anche perché gli elementi shabby chic sembrano fermi a un’epoca ben precisa, che va dagli anni Cinquanta agli anni Sessanta. Lo si nota dalle tinte pastello, solo leggermente compromesse dall’effetto “scorrere del tempo”, dall’impiego massiccio del legno, dalla quasi totale assenza della plastica.
Lo stile boho chic
Il nome sembra suggerire una vicinanza con lo shabby ma in realtà ha poco a che vedere con quest’ultimo. Il principio cardine è, in questo caso, il richiamo alla cultura hippie degli anni settanta.
Il “boho” si caratterizza per l’impiego massiccio di tessuti leggeri e vaporosi, per i colori vivaci ma non pastello, per i motivi floreali. In generale, esprime un’atmosfera spensierata, allegra ma allo stesso tempo in grado di ispirare un percorso meditativo.
Come suggerisce il nome, importante è il richiamo alla cultura bohemien, che si esplica in una disposizione degli elementi che solo all’apparenza esprime disordine. La disposizione dei mobili è in realtà ricercatissima, così come le loro linee e in generale il loro design.
Lo stile industrial
Lo stile industrial è molto apprezzato benché sia tra i più difficili da adottare. Il rischio di passare dal sublime al brutto è infatti molto vivo.
Ad ogni modo, consiste nell’importazione di elementi estetici delle fabbriche. Il tutto ovviamente passa attraverso l’attività speculativa e interpretativa del designer, che adatta e arricchisce.
Lo stile industriale privilegia il metallo come materiale da costruzione, ma anche il mattone nella sua forma più semplice. I colori del cotto, del grigio e del nero sono sovrarappresentati. Quasi assenti quelli pastello.
Lo stile industrial, poi, incide anche sulla gestione degli spazi. Proprio come nei più classici capannoni, le aree sgombre abbondano e conferiscono una sensazione di “artistica desolazione”.
Lo stile country
È uno degli stili più interessanti in assoluto, anche perché richiama alle atmosfere soffuse della campagna americana degli anni Cinquanta. Di certo, fa bella mostra di sé nei contesti urbani, creando un contrasto interessante e in grado di conferire un’identità unica ai propri immobili.
Lo stile country si caratterizza per l’impiego massiccio del legno, non di rado laccato, per le linee sobrie ma arrotondate, per un utilizzo quasi inesistente della tappezzeria. La luminosità viene sfruttata al massimo grazie all’uso spasmodico delle tonalità chiare, che vanno dal bianco al beige.
I mobili dello stile country sono di norma bassi e voluminosi. Tavoli e sedie di una cucina in stile country presentano delle linee piuttosto classiche, ma che comunque hanno piena cittadinanza nei contesti moderni.
In conclusione, l’arredamento creativo offre infinite possibilità per trasformare la tua casa, il tuo ufficio o per arredare un locale commerciale in uno spazio unico e pieno di personalità. Esplorando gli stili Shabby Chic, Boho Chic, Industrial e Country, potrai trovare l’ispirazione giusta per creare un ambiente che rispecchi il tuo gusto e la tua identità. Ricorda che la scelta del punto vendita è fondamentale per avere accesso a un’ampia gamma di opzioni e ricevere il supporto necessario durante il processo di selezione. Ora che conosci alcuni degli stili più in voga nell’arredamento creativo, sei pronto per dare vita alla tua visione e trasformare il tuo spazio in un luogo affascinante e inconfondibile. Buona progettazione!
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