Arredo contract: cosa è e a chi si rivolge?

L’arredo contract è una delle novità degli ultimi anni, è una risorsa per chi vuole arredare con estro i locali. Ne parliamo qui, fornendo una definizione chiara, spiegando a chi si rivolge e presentando qualche esempio.

 

Bar moderno con bancone in marmo e sgabelli in velluto verde in un progetto di arredo contract.

 

L’arredo contract è un servizio di consulenza di un interior designer specializzato – o un professionista di pari grado – per chi vuole arredare locali pubblici o comunque non residenziali come bar e hotel. Comprende varie attività: progettazione, selezione dei materiali, realizzazione degli elementi e montaggio. Ma procediamo con ordine.

 

Cos’è l’arredo contract?

 

L’arredo contract è un servizio che consiste nella fornitura “chiavi in mano” di soluzioni di arredo per ambienti pubblici o commerciali, curata da un unico interlocutore. Si rivolge a chi vuole arredare tipologie specifiche di locali.

 

  • Hotel e strutture ricettive: per uniformare gli ambienti, ottimizzando l’esperienza dell’ospite. Permette di coniugare estetica, comfort e durabilità, rispettando al contempo standard igienico-sanitari e antincendio. Inoltre, agevola la gestione dei grandi volumi con forniture coerenti e personalizzate per camere, hall, spazi comuni.

 

  • Ristoranti, bar e locali food: risponde alla necessità di ambienti coerenti con l’identità del locale. Aiuta a sfruttare al meglio lo spazio e a garantire una fruizione comoda da parte dei clienti. L’intervento su misura consente di rispettare le norme di sicurezza e di igiene, senza rinunciare allo stile e alla riconoscibilità del brand.

 

  • Negozi e punti vendita: grazie all’arredo contract è possibile progettare ambienti funzionali alla vendita e coerenti con l’immagine coordinata del marchio. Dalla vetrina all’arredo interno, tutto è pensato per guidare il cliente e valorizzare il prodotto. Si tratta di un supporto decisivo nei progetti di franchising e retail su larga scala.

 

In realtà, l’arredo contract si rivolge anche agli uffici e agli spazi aziendali, che sono propriamente locali commerciali. In questo caso, il progetto consente di strutturare ambienti lavorativi ergonomici, efficienti e rappresentativi. Lo scopo è favorire produttività, comfort e collaborazione.

 

Idee di arredamento contract per bar

 

Entriamo nel vivo del discorso e forniamo qualche esempio di arredo contract per cambiare il volto dei locali. Partiamo dai bar. Si può iniziare con un bancone scenografico realizzato con materiali tecnici o naturali, capace di fungere da fulcro visivo del locale.

 

Le sedute possono essere differenziate per creare zone con destinazioni d’uso diverse: sgabelli alti per consumazioni veloci, poltroncine per la sosta lunga, tavolini bassi per l’aperitivo.

 

Per quanto concerne l’illuminazione, si potrebbero puntare luci calde direzionate sui punti chiave come il banco o le mensole espositive.

 

Altro argomento fondamentale è quello degli elementi d’arredo. Essi, pur rispondendo a logiche funzionali, dovrebbero riflettere l’identità del locale: industriale, minimalista, vintage etc.

 

Il tutto può essere integrato con soluzioni acustiche e rivestimenti fonoassorbenti, per rendere l’ambiente piacevole anche dal punto di vista sonoro.

 

Esempi arredo contract per hotel

 

Parliamo ora di arredo contract per hotel, che sono tra i locali maggiormente trattati dagli interior designer che offrono questo tipo di servizio.

 

Le camere possono essere arredate con letti su misura dotati di testiere retroilluminate e contenitori integrati, armadi senza maniglie per un effetto essenziale e comodini sospesi per facilitare la pulizia.

 

La hall può essere pensata come spazio fluido tra reception e zona lounge. A tal proposito, possono tornare utili divanetti modulari, tavolini multifunzionali, pareti attrezzate con espositori e piante decorative, tutti elementi che contribuiscono a creare un’atmosfera accogliente e ordinata.

 

L’arredo contract dovrebbe curare anche la sala per colazione. Andrebbero preferite sedute impilabili e tavoli componibili per una flessibilità totale, mentre i rivestimenti andrebbero scelti per la loro resistenza all’usura e la facilità di pulizia.

 

Consigli per arredo contract da ufficio

 

Concludiamo con gli uffici. Formalmente, non sono locali pubblici ma per caratteristiche intrinseche, e legate alla fruibilità dei locali, comunque potenziale oggetto di arredo contract, utile a creare ambienti produttivi, ergonomici e al passo con le nuove dinamiche del lavoro.

 

Gli open space potrebbero essere organizzati con isole operative flessibili, separatori acustici e scrivanie regolabili in altezza, in modo da favorire la postura corretta.

 

Le sale riunioni potrebbero includere tavoli componibili e sistemi di videoconferenza integrati, mentre gli spazi relax – come aree break e lounge – potrebbero essere arredati con divanetti, piante e tavolini, per stimolare il benessere e la socializzazione tra colleghi. 

 

A chi rivolgersi per un arredo contract professionale?

 

L’arredo contract, come abbiamo più volte specificato in questa guida, è appannaggio degli interior designer. La professione, pur essendo molto apprezzata è utile, non è granché strutturata. Sicché, può capitare di prendere un granchio. La domanda da porsi dunque è: come individuare un buon interior designer? Ecco qualche consiglio:

 

  • Verificare l’esperienza nel settore contract: non tutti gli interior designer sono specializzati nell’arredo contract. È bene accertarsi che il professionista abbia già lavorato su progetti simili, visionando il portfolio e chiedendo referenze dirette. La gestione integrata di progetto e la capacità di coordinare più fornitori sono competenze fondamentali.

 

  • Richiedere un progetto preliminare: un buon designer è in grado di proporre una bozza iniziale che comprenda moodboard, planimetrie e un’ipotesi di preventivo. Questo aiuta a valutare la sintonia stilistica e operativa.

 

  • Valutare la trasparenza e la capacità organizzativa: la chiarezza nei contratti, la puntualità nelle scadenze, la disponibilità al confronto e la trasparenza sui costi sono tutti segnali positivi. Un buon interior designer deve anche saper fare da tramite tra cliente, artigiani, fornitori e tecnici, coordinando il lavoro in ogni sua fase.

 

Il consiglio più importante è di cercare nei posti giusti. Per esempio, nei portali di richiesta preventivi online che forniscono il punto di contatto tra committente e professionisti. Come Edilnet.it che annovera tra i suoi partner interior designer per bar, hotel e uffici affidabili, professionali e vicino a te.

 

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