Come dividere una casa: consigli per il progetto
Se ti occorrono consigli su come dividere una casa, possiamo suggerirti alcune idee per riuscire ad ottenere un ottimo lavoro senza rinunciare al risparmio!
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Quando si decide di ristrutturare casa il primo passo da compiere è l’elaborazione del progetto. Se trovi difficoltà a decidere come dividere una casa, hai bisogno dell’aiuto di un esperto, che ti aiuterà nell’organizzazione degli spazi. Per risparmiare sui lavori e non spendere una fortuna occorre confrontare più preventivi per ristrutturare casa, così da poter scegliere il migliore.
Progettare gli ambienti interni sfruttando ogni spazio
Le case moderne, a differenza degli appartamenti di più antica costruzione, spesso vengono progettate con il criterio del bello e viene tralasciato un particolare molto importante che serve alle famiglie, soprattutto quelle numerose: l’ottimizzazione dello spazio.
Una divisione degli spazi non corretta, fa si che alcuni metri vengano sprecati. In fase di disegno e di costruzione di unità abitative, infatti, si tende ad esempio a dare lo spazio più grande alla camera da letto o al soggiorno, sacrificando a volte ambienti fondamentali come bagno e cucina.
In una una casa tutta su un livello, come può essere un appartamento in un palazzo, di solito la stanza più grande è quella in fondo alla casa, che quindi viene adibita appunto a stanza da letto.
La miglior razionalità progettuale prevede, in un progetto di ristrutturazione del bagno, che esso venga ricostruito in un luogo della casa dove comunque può arrivare la luce, ma che non sia nella migliore esposizione (ad esempio, a sud ovest), perché in quella posizione è meglio disporre stanze come il salone o la cucina, in modo che prendano luce tutto il giorno. Per un bagno va benissimo un affaccio che sia a nord, affinché non arrivi in quella stanza il sole diretto, ma riceva comunque luce.
Se si tratta di bagno cieco, cioè senza finestra, invece, è meglio che sia posizionato nella parte più interna della casa, verso l’interno del palazzo, magari vicino alla porta d’ingresso.
Questo lo terrà lontano da altre stanze creando una netta separazione tra zona notte e zona giorno e comunque eviterà di rubare troppa superficie ad altri ambienti. In ognuno dei due casi, comunque, il bagno migliore è quello di forma stretta e lunga, che segue il perimetro della casa come una fascia. Per ristrutturare un bagno stretto e lungo occorre però prestare attenzione ad alcuni elementi.
Per quanto riguarda il salone e la cucina, si consiglia di evitare il più possibile piante irregolari, per non permettere all’ambiente di creare dei vuoti di spazio inutilizzato. In caso di cucina separata dal salone potete anche pensare di disegnare un’apertura nel muro che divide i due ambienti, per creare una sorta di finestrella che non isoli completamente la cucina dal resto.
E’ inoltre fondamentale progettare questi ambienti in un lato di casa assolutamente finestrato e ben esposto, per far uscire tutti gli odori della cucina e della tavola.
La stanza da letto deve essere a propria volta obbligatoriamente finestrata, poiché non si può dormire in un ambiente senza luce né aria.
Se la stanza non è collocata proprio in fondo alla casa (o se le stanze da letto sono più di una) fate comunque in modo che sia in un lato riservato che difficilmente entri in contatto con il resto degli ambienti, per garantire privacy in qualsiasi situazione e badate che abbia una pianta piuttosto regolare (quadrata o rettangolare) per inserire i complementi d’arredo più facilmente.
In caso di una casa su più livelli, invece, il progetto va strutturato tenendo presente che la zona notte deve essere posizionata nel livello separato rispetto a quello d’ingresso, il più delle volte al piano di sopra, ma non è detto: alcune case moderne, infatti, sono progettate con la zona giorno a livello strada e la zona notte ad un piano inferiore.
Dividere gli ambienti con l’arredo
Molti ambienti spaziosi come il salone si possono dividere anche con l’ausilio di complementi d’arredo, questa tecnica viene spesso utilizzata nel monolocale. Quando c’è un ambiente unico che tende a raggruppare in sé stesso sia le caratteristiche della zona giorno che quella della zona notte, infatti, si può provare la spiacevole sensazione di dormire in cucina, cosa che è sempre meglio evitare nella ristrutturazione di un monolocale.
A questo proposito si può optare per dei complementi d’arredo come delle librerie fatte a riquadri, alle quali si può accedere sia da un lato che dall’altro. In queste librerie potrete posizionare sia libri che altri oggetti come piccoli vasetti di fiori e di piante grasse, oppure dei soprammobili, per nascondere il letto che sta al di là del mobile.
Ancora in caso di monolocale, un’altra soluzione può essere data dall’adottare un divano con penisola nella zona giorno, che dia le spalle al letto situato in una zona notte (se si ha sufficiente spazio per consentire la presenza sia di un divano che di un letto) in modo da tenere quanto meno visivamente gli ambienti distinti tra di loro.
In caso di casa con più stanze, invece, potrebbe darsi che si presenti l’esigenza di dividere la cucina o angolo cottura dalla zona living propriamente detta.
Questo accade soprattutto quando l’angolo cottura si trova completamente immerso nel salotto e quindi si sente l’esigenza di creare due ambienti che sembrino separati. Una delle strategie per provvedere a una sistemazione del genere è quella di costruire una penisola che separi nettamente i fornelli e i pensili dalla zona del tavolo e del divano.
Questa penisola, completamente separata dal resto dei componibili della cucina, non dovrà ovviamente contenere il piano cottura, altrimenti si vanificherebbe tutto lo sforzo di aver creato una separazione, finendo con il cucinare sostanzialmente in mezzo alla stanza.
Anche un bancone molto lungo potrebbe essere un’idea, che corra parallelo rispetto alla cucina. In questo caso il bancone può essere utilizzato anche come piano per mangiare, ad esempio per la colazione, e crea una netta separazione di ambienti con il resto presente nella stanza.
Nel caso di arredi di questo tipo è meglio comunque posizionare il divano ad una certa distanza dalla zona cucina e metterlo di spalle rispetto ad essa, per accentuare ancora di più la divisione tra le due parti dell’ambiente.
Anche in una camera per ragazzi, ad esempio, gli arredi possono servire per dividere gli ambienti e creare dei piccoli mondi all’interno di ogni stanza.
Una libreria come quella che si citava prima, ad esempio, o un piccolo paravento di carta di riso, infatti, possono dividere gli spazi di una camera doppia e lasciare ad ogni membro la sua intimità, oppure per separare i due letti può essere usata una scrivania.
La scrivania che corre parallela ai letti, infatti, crea una specie di divisorio naturale e permette ai due fratelli di stare ognuno nel suo spazio.
In una stanza come uno studio professionale anche un piccolo tavolinetto di vetro basso con delle sedie, magari delle comode poltrone in vimini, è un’ottima tecnica per suddividere gli ambienti con l’aiuto dell’arredo.
Tradizionalmente, infatti, alle spalle del tavolino o della scrivania c’è il mondo inviolabile del professionista, dietro al quale non si può andare, mentre nel resto della stanza il cliente o il paziente ha libero accesso. Per questo motivo si può ricercare una divisione non troppo formale ma allo stesso tempo netta dell’ambiente, che difficilmente può essere sorpassata.
Frazionare gli ambienti con pareti di vetro
Le pareti di vetro sono spesso snobbate come tecnica di divisione degli ambienti perché si crede, erroneamente, che il vetro in realtà non funga da vero separatore in quanto si può vedere attraverso di esso. Nella realtà dei fatti molte case amano usare pareti in vetro per separare i vari ambienti o per creare spazi indipendenti all’interno di un ambiente unico.
La parete di vetro è per lo più usata negli ingressi, per dividere la zona della porta di casa vera e propria da quella grazie alla quale si accede al salone o alla zona della cucina. Queste pareti possono essere realizzate anche in un misto di vetro e muratura, e in quel caso l’utilizzo più spiccato che viene fatto è quello di riquadri di vetro temperato, magari colorato nelle sfumature dell’azzurro, del verde, oppure dell’arancio e del rosso.
Queste pareti possono essere anche interamente in vetro e possono essere trasparenti oppure di vetro smerigliato. La loro funzione è soprattutto quella di separare ma anche quella di far filtrare la luce: gli ambienti come gli ingressi, infatti, difficilmente sono finestrati e quindi da una parete in vetro fa passare la luce dalla stanza adiacente, che di solito invece lo è, creando anche un’atmosfera molto suggestiva e molto giovane.
Il bagno è un altro luogo nel quale possono essere usate le separazioni di vetro, soprattutto se il vetro è temperato.
In caso di appartamenti adibiti a studi o a centri di vario genere (come ad esempio luoghi dove si svolgono corsi di formazione) la separazione degli ambienti tramite porte e pareti in vetro è molto utilizzata, perché sfonda la prospettiva dell’ambiente e da l’idea di uno spazio molto vasto.
Divisori in laterizio o in cartongesso
Il laterizio e il cartongesso rappresentano comunque ancora uno dei metodi più diffusi per separare gli ambienti, poiché sono dei tramezzi da costruire in modo facile e duraturo e soprattutto perché permettono di riservare completamente l’ambiente che è al di là della separazione, in quanto non si può vedere attraverso di essi.
Il cartongesso è molto usato per dividere ambienti troppo grandi e ricavarne di più piccoli al loro interno.
Quando si ha un ingresso troppo vicino alla zona della cucina si può anche pensare di fare un tramezzo di laterizio oppure di cartongesso per riservare un po’ la zona del tavolo e della preparazione dei cibi dall’apertura della porta di casa, in modo tale da non rimanere completamente esposti agli sguardi altrui quando la porta si apre.
I saloni di appartamenti antichi sono sempre stati molto spaziosi, a volte quasi dispersivi e quando si compie una ristrutturazione si può anche decidere di ricavare una nuova stanza a partire da questi ampi ambienti: per questo subentrano il laterizio o il cartongesso, utilizzabili in questi frangenti per creare delle pareti divisorie che non siano portanti, ma che abbiano il vantaggio di somigliare in tutto e per tutto ad una parete normale.
Per ottenere un risultato ottimale e riuscire anche a risparmiare sui lavori è bene richiedere più preventivi alle ditte della propria zona. In questo modo si potranno comparare più offerte e scegliere la più adatta alle proprie esigenze.
Ecco una testimonianza ricevuta da un lettore del blog:
Ciao, mi chiamo Giulio e sono un ragazzo trentenne di Verona. Lo scorso febbraio i miei genitori mi hanno fatto un bellissimo regalo: mi hanno acquistato un bilocale vicino al centro e io ovviamente ne sono stato felicissimo, anche se era totalmente da ristrutturare. Io e i miei genitori avevamo deciso di rivolgerci a un architetto per avere consigli su come sfruttare al meglio gli spazi, ma temevamo di dover spendere una fortuna. Quando ho visto che con Edilnet potevamo chiedere di essere contattati senza impegno da un massimo di quattro professionisti, ne abbiamo approfittato subito. Quello che voglio dirvi senza dilungarmi troppo è che grazie a voi abbiamo avuto il piacere di avere senza impegno diversi suggerimenti e pareri da 3 differenti professionisti.
Poi ci siamo affidati ad uno di loro, che con un alcune geniali soluzioni ha saputo sfruttare al meglio la luce e ottimizzare perfettamente gli spazi trasformando il mio bilocale in un alloggio elegante, moderno e funzionale. Ora la casa sembra addirittura più ampia ed io sono completamente soddisfatto!
Giulio N. (Verona)
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Salve, sto comprando casa su carta quindi ho i mq e planimetria primaria ma con mia moglie vogliamo personalizzarla.
Salve Giuseppe, contatti attraverso Edilnet un architetto specializzato della sua zona. Il nostro servizio di richiesta di preventivo è gratuito e senza impegno.
Un saluto
Desideravo sapere come posso separare un letto ad una piazza e mezza dal soggiorno, avendo un monolocale. Pensavo a qualcosa di scorrevole. Grazie
Salve Maria Cristina, le consigliamo di contattare un professionista della sua zona, richiedendo un preventivo gratuito online (la registrazione non è necessaria) direttamente attraverso il form sovrastante, o direttamente su Edilnet.
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