Laterizi e innovazione: esempi di come cambiano tecniche e strutture
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I laterizi sono elementi costruttivi di lungo corso ancora oggi molto utilizzati. La buona notizia è che sono andati incontro a una certa evoluzione, che ha dato vita a varianti e soluzioni molto interessanti e al passo con i tempi. Ne parliamo qui.
Identificati per lo più come i classici “mattoni” si caratterizzano per la versatilità e per le buone qualità strutturali. Con l’evoluzione delle tecniche e l’applicazione di innovative tecnologie le strutture in laterizio si sono adattate alle nuove esigenze di isolamento termico e di sostenibilità ambientale.
La storia dei laterizi in breve
I laterizi, comunemente noti come mattoni, sono I laterizi sono materiali da costruzione ottenuti dalla cottura dell’argilla. Sin dall’antichità, questi elementi hanno rivestito un ruolo fondamentale nell’edilizia.
I primi utilizzi documentati risalgono al Neolitico, quando le popolazioni del Medio Oriente cominciarono a produrre mattoni essiccati al sole. Con l’evoluzione delle tecniche, si passò alla cottura in fornaci, cosa che ha migliorato notevolmente la resistenza e la durabilità dei laterizi.
Gli antichi Egizi, intorno al 3000 a.C., utilizzavano mattoni crudi per costruire abitazioni e monumenti. Tuttavia, furono i Romani a perfezionare la produzione e l’uso dei laterizi. Essi introdussero nuove forme e dimensioni, sviluppando metodi costruttivi innovativi come l’opus caementicium, un cemento rudimentale che, combinato con mattoni, consentì la realizzazione di strutture imponenti e durature, quali il Pantheon e gli acquedotti.
Nel Medioevo, l’uso dei laterizi si diffuse in tutta Europa, favorito dalla scarsità di pietra in alcune regioni. L’architettura gotica e rinascimentale vide l’impiego estensivo dei mattoni, utilizzati sia per la costruzione di edifici civili che religiosi. In Italia, la città di Bologna divenne celebre per le sue torri e i palazzi in laterizio.
Durante l’era industriale, la produzione dei laterizi fu ulteriormente meccanizzata, rendendo possibile la fabbricazione in serie e l’adozione su vasta scala. Oggi, i laterizi rimangono uno dei materiali da costruzione più utilizzati, apprezzati per la loro resistenza, isolamento termico e acustico, nonché per la versatilità estetica.
Le tipologie di laterizio
Esistono svariate tipologie di laterizio, le quali si differenziano per la forma, per le capacità strutturali e quindi per gli usi. Ecco una sintetica panoramica:
- Mattoni pieni, costituiti da blocchi privi di fori e dalla forma a parallelepipedo, utilizzati principalmente per le murature portanti;
- Mattoni forati, caratterizzati da cavità regolari, utilizzati principalmente per i muri interni;
- Blocchi porizzati, ottenuti mediante l’aggiunta di materiali organici che bruciano durante la cottura, capaci di offrire maggiore isolamento termico e acustico;
- Blocchi da solaio, progettati per la realizzazione di solai, caratterizzati da fori che riducono il peso e migliorano le prestazioni strutturali;
- Lastre di laterizio, sottili e leggere, utilizzate per le pareti divisorie non portanti;
- Mattoni refrattari, resistenti a elevate temperature, utilizzati per forni e camini.
Laterizi e nuove tecnologie di stampa
L’utilizzo ancora grandemente diffuso dei laterizi ha dato adito a ricerche e studi finalizzati a integrare questi preziosi elementi con le tecnologie più recenti.
Un esempio? La stampa 3D. Lo scopo, in questo caso, è individuare forme e design particolari, difficili da riprodurre con i classici approcci industriali ma più che sostenibili grazie alla stampa 3D.
Il lavoro più interessante a riguardo reca la firma dell’Institute for Biodigital Architecture & Genetics dell’Università Internazionale della Catalogna e del dipartimento di Interior Design dell’Università Helwan del Cairo.
I ricercatori di questi istituti hanno creato un modello dalle linee all’apparenza bizzarre ma che garantisce una resistenza significativa ai laterizi, ovvero la capacità di sopportare fino a 240 N (in luogo dei 200 N dei laterizi attuali).
Quali soluzioni per l’isolamento termico?
Ebbene sì, i laterizi possono rappresentare un fattore determinante per l’isolamento termico degli edifici. Ovviamente, il riferimento è a laterizi ad hoc, progettati appositamente per ridurre le dispersioni termiche.
I laterizi isolanti appartengono alla categoria “forati”. Anzi, proprio i fori fungono da chiave di volta. Essi vengono riempiti con materiale isolante, che può essere il sughero, la canapa, le fibre di legno.
In ottica di isolamento termico, i laterizi rappresentano una soluzione sempre più diffusa. In un colpo solo, infatti, consentono di raggiungere due obiettivi: garantire solidità agli edifici, aumentare le capacità energetiche dei medesimi.
Per inciso, la tendenza a trasferire la funzione isolante ai mattoni aumenta il margine di movimento per le fasi successive, ovvero quella della finitura, che ora si può concentrare sull’aspetto estetico, più che su quello funzionale.
Laterizi e sostenibilità ambientale: la nuova frontiera
Nell’industria del laterizio, emergono nuove soluzioni volte anche a ridurre l’impatto ambientale. In questo come in altri campi, l’adozione di tecnologie di produzione a basso consumo energetico rappresenta un passo significativo.
Il riferimento è soprattutto all’impiego di forni moderni, che sono alimentati da energie rinnovabili e quindi capaci di diminuire le emissioni di CO₂.
Stesso discorso per l’utilizzo di materie prime alternative, come argille riciclate e scarti industriali, contribuisce alla riduzione dell’estrazione di risorse naturali.
Un campo interessante è quello della ricerca di additivi innovativi, come le nanostrutture. Essi, infatti, permettono di migliorare le prestazioni meccaniche e termiche dei laterizi, riducendo al contempo il consumo di materie prime.
Interessante è anche l’implementazione di sistemi di riciclo interno nei processi produttivi, che consente il riutilizzo degli scarti, minimizzando i rifiuti. Inoltre, i laterizi prefabbricati promuovono l’efficienza dei cantieri, riducendo i tempi di costruzione e l’energia impiegata.
Come individuare le imprese edili più innovative?
Le soluzioni e le tecniche che abbiamo appena descritte assumono spesso un carattere pionieristico. Dunque, sono adottate e/o proposte da una cerchia tutto sommato ristretta di imprese.
Come individuarle? L’istinto suggerisce di contattare più imprese possibile e chiedere del loro approccio alla gestione dei materiali edili. Oggettivamente, un’attività molto faticosa e che richiede parecchio tempo.
Ma c’è una soluzione: affidarsi ai portali di confronto preventivi. Alcuni, infatti, consentono di operare ricerche specifiche, che pongono come criteri non solo il tipo di intervento, ma anche le caratteristiche dell’imprese medesime (es. ad alto tasso di innovazione).
Edilnet.it, che profonde molte energie nella scelta delle imprese e nella precisione del motore di ricerca interno, ti permette di chiedere preventivi online alle migliori imprese edili di zona.
Con una ricerca accurata, e leggendo le recensioni verificate degli altri clienti, sarà molto facile confrontare l’offerte e individuare la ditta che “sposa il tuo progetto”: innovativa, trasparente, conveniente.