Come mettere il paraschizzi da cucina: soluzioni innovative

Come mettere il paraschizzi da cucina? Il momento della posa e soprattutto della scelta delle mattonelle per cucina è più importante di quanto si possa immaginare, in quanto coinvolge esigenze di tipo funzionale ed estetico. Ne parliamo qui, fornendo qualche info sulla posa e qualche consiglio per scegliere bene, anche in relazione alle proprie disponibilità economiche.

 

Una cucina con le mattonelle paraschizzi

 

 

Cos’è il paraschizzi, perché è importante e come metterlo

 

Il paraschizzi è un elemento che vanta come scopo primario quello di proteggere le pareti della cucina dagli “schizzi” che inevitabilmente vengono emessi durante la fase di cottura e di preparazione degli alimenti. Di base, sono dei rivestimenti, in genere formati da mattonelle per cucina (ma possono essere formati anche da pannelli), che coprono la porzione di parete più vicina ai fornelli e ai ripiani.

 

Paraschizzi Elegante per Cucina Moderna

 

La loro funzione è innanzitutto concreta. Le pareti macchiate, oltre a trasmettere una sensazione di trascuratezza e sciatteria, possono andare incontro a danni, soprattutto nel momento in cui sono sottoposte a pulitura. Per eliminare le macchie, specie quelle vecchie, vanno infatti utilizzati detergenti specifici che possono danneggiare la tinteggiatura.

 

La funzione delle mattonelle per cucina paraschizzi, però, è anche estetica. In fondo, rappresentano un ulteriore elemento di arredo, dunque caratterizzano la cucina sul piano estetico.

 

Operaio esperto mentre installa un nuovo backsplash di pietra in una cucina contemporanea.

 

Da qui, la necessità di scegliere con estrema cura. Un primo consiglio è di affidarsi a produttori/venditori in grado di predisporre una offerta varia e abbondante. Un esempio è dato da Marazzi, che produce piastrelle in ceramica aggiornando continuamente la sua offerta secondo le tendenze del momento.

 

Per quanto concerne la posa, non si segnalano grosse differenze rispetto agli altri rivestimenti. Si tratta di predisporre la superficie, rendendola più regolare possibile. Si applica la sostanza adesiva, si posano mattonelle dal basso verso l’alto, si perfeziona la posa mediante dei colpi con il classico martello di gomma. Infine, dopo un adeguato periodo di riposo, si posa lo stucco nelle fughe e si eliminano sbavature e residui.

 

Come scegliere le mattonelle paraschizzi per la cucina

 

Ovviamente, è bene seguire anche altri criteri, se lo scopo è scegliere delle mattonelle per cucina paraschizzi che facciano al caso proprio.

 

  • Rapporto qualità prezzo. È il criterio più importante. Badate bene: lo scopo non dovrebbe essere risparmiare il più possibile, magari a scapito della qualità. Bensì, acquistare un prodotto dal buon rapporto qualità prezzo, ovvero che sia bello, utile e che costi il giusto.

 

  • Lavabilità. Le mattonelle devono essere predisposte a un lavaggio frequente e anche aggressivo. Gli “schizzi” sono spesso formati da sostanze grasse, olio etc. Di certo, dev’essere più facile – e meno invasivo – lavare il paraschizzi rispetto alla parete “nuda e cruda”.

 

  • Estetica. Anche l’estetica conta. Non si tratta però di scegliere le mattonelle più belle, bensì quelle capaci di esprimere uno stile ben definito e che si sposi con il resto delle finiture, con l’arredamento e in generale con gli altri elementi che popolano la cucina. Il rischio, se si procede altrimenti, è riprodurre il classico effetto “pugno in un occhio”.

 

Gli stili più apprezzati delle mattonelle paraschizzi

 

Come tutti i rivestimenti, anche i paraschizzi possono esprimere una pluralità di stili. Senza addentrarci in quelli “ordinari”, possiamo descrivere quelli più apprezzati, e che corrispondono alle tendenze del momento.

 

  • Stile classico. Il classico non passa mai di moda. Tuttavia, in questo caso specifico, viene interpretato secondo le tendenze minimal, secondo un approccio sobrio e a tratti elegante. Possono essere impiegate mattonelle in ceramica o in gres porcellanato, in genere prive di motivi particolari ma comunque capaci di infondere percezioni positive.

 

  • Stile metropolitano. È uno stile che si è sviluppato di recente. Il termine “metropolitano” tuttavia non è sinonimo di “urbano” ma fa riferimento al design delle metro. Sicché si trovano piastrelle, in genere in ceramica, che alternano il bianco e tonalità più colorate, non di rado disposte a “x”. Questo stile trasmette una sensazione di freschezza e modernità.

 

  • Stile industrial. È lo stile più interessante e dai risvolti artistici più accentuati. Lo scopo è richiamare le atmosfere delle fabbriche e dei laboratori. Dominano il rosso mattone, il grigio, il nero. L’atmosfera è “vissuta”, ma esprime comunque una certa spaziosità. È lo stile più difficile da incarnare, in quanto il passo tra “vissuto” e sensazione di “trascuratezza” è molto breve.

 

 

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