Schema di posa piastrelle 60 x 120: quale scegliere?

Scegliere lo schema di posa è un’attività più importante di quanto sembri. La modalità di posa incide sulla resa estetica dell’ambiente. Ecco, quindi cosa c’è da sapere circa le piastrelle più comuni, ovvero quelle 60 x 120 cm.

 

Piastrellista impegnato a montare un rivestimento con schema di posa dritta.

 

Adottare uno schema di posa ragionato significa conferire personalità allo spazio, utilizzare il rivestimento come strumento di personalizzazione estetica. Le soluzioni a disposizione, però, sono numerose e ciascuna delle quali sortisce un determinato estetico.

 

Dunque, vale la pena ragionare sugli schemi di posa, presentare i più comuni, fornire consigli per prendere una decisione corretta e in linea con le aspettative iniziali.

 

Cos’è lo schema di posa delle piastrelle e perché è importante?

 

Prima di fare il punto sugli schemi di posa e offrire consigli a riguardo è bene fornire qualche nota di contesto, ovvero una definizione chiara ed esaustiva di schema di posa, nonché qualche precisazione sul ruolo dal punto di vista estetico-edilizio.

 

Lo schema di posa delle piastrelle consiste nella disposizione con cui le piastrelle vengono collocate sulla superficie da rivestire. Si tratta di un elemento cruciale per il risultato estetico, poiché influenza direttamente la percezione visiva degli spazi.

 

Una posa ben studiata può valorizzare gli ambienti, amplificare la luminosità, dare profondità o, al contrario, enfatizzare alcune specifiche zone.

 

La scelta dello schema può inoltre esaltare particolari caratteristiche delle piastrelle stesse, come colori, motivi o finiture, creando effetti visivi e sensoriali molto diversi tra loro. Scegliere attentamente lo schema di posa significa dunque avere consapevolezza degli effetti estetici desiderati e capacità di valorizzare al meglio materiali e ambienti.

 

Quali sono gli schemi di posa delle piastrelle 60×120?

 

Qui di seguito, forniamo una panoramica sugli schemi di posa più comuni e quelli particolari, corredata di informazioni sulle percezioni che innescano e sugli effetti che generano. Per farlo, utilizzeremo i modelli di posa delle piastrelle 60 x 120 cm.

 

  • Posa piastrelle dritta: è lo schema più semplice e comune, caratterizzato dalla disposizione delle piastrelle parallela alle pareti dell’ambiente. Questa posa trasmette ordine, pulizia e semplicità visiva, creando superfici equilibrate e sobrie. Particolarmente indicata per ambienti minimalisti, valorizza piastrelle monocromatiche e di grandi dimensioni, rendendo gli spazi armonici e regolari.

 

  • Posa piastrelle in diagonale: prevede che le piastrelle siano orientate a 45 gradi rispetto alle pareti. Questa soluzione, più dinamica rispetto alla posa dritta, contribuisce a creare effetti visivi che ampliano visivamente l’ambiente, rendendolo apparentemente più grande e luminoso. Molto utilizzata in ambienti piccoli, dona maggiore movimento e vivacità alla superficie.

 

  • Posa a correre per piastrelle: consiste nel posizionare le piastrelle sfalsate, in modo che le fughe non siano allineate. Tale schema dona dinamismo, movimento e originalità agli ambienti, ed è particolarmente adatto per piastrelle rettangolari tipo parquet ceramico. È la soluzione ideale per conferire agli spazi un carattere moderno e contemporaneo.

 

  • Pose alternative: includono schemi particolari come la spina di pesce, circolari, a mosaico o composizioni artistiche personalizzate. Permettono di valorizzare ulteriormente il design delle piastrelle, creare effetti unici, eleganti e fortemente distintivi, adatti a contesti ricercati e di design.

 

Le poste dritte, in diagonale e a correre sono facili da integrare per le piastrelle 60 x 120. Le pose alternative, specie quelle circolari, richiedono un lavoro di progettazione più corposo, poiché potrebbero creare effetti poco gradevoli e innescare una spiacevole sensazione di “irregolarità”.

 

Come scegliere lo schema di posa più adatto per le piastrelle?

 

Quale schema di posa scegliere? Nel paragrafo precedente abbiamo fornito qualche indicazione. Qui facciamo il punto, fornendo consigli più mirati.

 

  • Prendere in considerazione la metratura dei locali: la dimensione degli ambienti è fondamentale nella scelta dello schema di posa. Ambienti ridotti possono essere valorizzati con schemi diagonali che ampliano visivamente lo spazio, mentre superfici ampie si prestano bene a pose dritte o a correre, che garantiscono equilibrio estetico senza sovraccaricare la percezione visiva.

 

  • Prendere in considerazione lo stile dell’arredamento: lo schema di posa deve armonizzarsi con lo stile degli arredi già presenti o previsti. Ambienti classici prediligono pose tradizionali e regolari come quella dritta, mentre arredamenti moderni e contemporanei trovano valorizzazione in pose a correre o alternative, capaci di trasmettere dinamismo e originalità.

 

  • Prendere in considerazione la destinazione d’uso del locale: il tipo di attività che si svolge nello spazio influisce sulla scelta. Ambienti pratici e funzionali richiedono schemi semplici, mentre quelli dedicati all’accoglienza o al relax permettono soluzioni più creative.

 

Va da sé che non esiste uno schema migliore di un altro. Esistono però gli schemi che meglio si adattano ai gusti personali, agli obiettivi estetici e alla conformazione dei locali.

 

Infografica schema di posa piastrelle 60x120

 

A chi rivolgersi per posare le piastrelle?

 

Di base, per posare le piastrelle è bene rivolgersi a un piastrellista di zona specializzato che, in base agli spazi e alla tipologia di materiale, saprà consigliare lo schema di posa più adatto.

 

Se però lo scopo è applicare uno schema ragionato, che vada a completare il progetto di ristrutturazione o arredamento, può tornare utile farsi supportare da un interior designer competente.

 

Sia chiaro, non è difficile trovare professionisti del genere. Il difficile sta nel trovare professionisti competenti e convenienti. Il miglior modo per farlo è raccogliere più offerte di pavimentisti e confrontarle. Questo approccio consente di individuare – all’interno di un paniere più o meno ampio – una soluzione che spicchi per rapporto qualità prezzo.

 

Il metodo standard, che prevede il contatto diretto un’impresa dopo l’altra, non funziona, perché fa perdere tempo e non ottimizza le potenzialità di comparare prezzi e servizi.

 

Meglio affidarsi ai portali di richiesta preventivi online, che sono pensati proprio per facilitare l’analisi comparata. Come Edilnet.it, che dà modo di selezionare i migliori piastrellisti vicino a te per scegliere insieme lo schema di posa ideale per le piastrelle da pavimento o rivestimento.

 

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