Cucine vintage: consigli per risparmiare e costi
Vuoi arredare la tua casa con lo stile del passato? Le cucine vintage donano calore e comfort all'ambiente. Andiamo a scoprire le caratteristiche ed i costi
Le cucine vintage raccontano una storia. Calde e accoglienti, sono il fiore all’occhiello di chi la cucina la vive in tutte le sue sfumature. Le aziende si sono adeguate a questo nuovo trend e hanno creato modelli che rappresentano il cuore dell’arredamento retrò. Linee e colori che ricordano le cucine di una volta sono le peculiarità di questo nuova tendenza che affascina e ammalia persone di ogni età.
Cucine stile vintage: le caratteristiche
Le nuove cucine vintage si esprimono attraverso un binomio indissolubile: estetica e funzionalità. Tali ingredienti essenziali fanno capolino soprattutto nella scelta dei materiali. Il legno prezioso si unisce a metalli lavorati per durare nel tempo e resistere alle varie sollecitazioni dell’ambiente cucina.
Vapore acqueo, calore o sostanze grasse sono i nemici che le nuove tecnologie hanno sconfitto. I piani di lavoro sono spesso realizzati in pietra pregiata ma caratterizzata dalla forte capacità di resistere all’usura e agli incidenti di cottura. Tali materiali resistono con successo anche agli attacchi dei detersivi che, a lungo andare, possono intaccare i piani di lavoro. Il concetto alla base del vintage moderno è proprio questo: l’estetica deve procedere insieme alla funzionalità, per assecondare i ritmi veloci della vita moderna.
La scelta della cucina vintage deve partire da una base fondamentale. Comprendere il periodo al quale ci si vuole ispirare aiuta nella scelta del modello, dei colori e soprattutto degli accessori che completeranno l’arredo.
Sarà molto utile sfogliare cataloghi, sbirciare le foto che ritraggono le cucine dell’epoca prescelta per riuscire a comprenderne l’atmosfera e gli accessori giusti. Un errore da evitare è quello di mettere insieme oggetti e linee appartenenti a periodi diversi. Una volta compreso il periodo, tutto dovrà servire a ricrearlo nella propria cucina.
Lo stile shabby-chic ad esempio, è nel cuore di chi desidera riprodurre a casa propria le atmosfere tipiche dell’Inghilterra vittoriana. In questo caso, la cucina vintage si vestirà di delicate tinte pastello che possono spaziare dal bianco, al rosa fino al grigio polveroso.
Sono forti i richiami emozionali di questo tipo di cucina e narrano di romanticismo e calore di altri tempi. Legno e pietra sono i materiali da preferire così come i tessuti come cotone, lino e canapa.
Lo shabby-chic in cucina è il trionfo del calore e della naturalezza dei materiali. Gli accessori vintage sono il tocco essenziale di ogni cucina. L’ anima dell’ambiente risiede nel giusto elettrodomestico o nel lampadario che ricrea una particolare atmosfera.
Le credenze, ad esempio, sono il regno incontrastato dello stile shabby-chic e dell’arredamento retrò. Sono mobili in legno, spesso sottoposti a processi di invecchiamento, caratterizzati dalla presenza della vetrina che permette di mostrare piatti e bicchieri.
Contraddistinta da un forte impatto visivo, la credenza nella cucina vintage deve occupare un posto dove possa essere, oltre che esteticamente importante, anche funzionale e pratica. La cucina dovrà parlare in ogni angolo del tempo passato. Per questo, un’ottima scelta è quella di comprare o recuperare un tavolo rustico, magari un pò rovinato, che sappia calarsi con successo nell’atmosfera dello shabby.
Un bel lavandino antico o una stufa a gas d’epoca sono scelte vincenti per accentuare la sensazione del calore di questo stile. Le stufe a gas sono tornate di gran moda nei cataloghi delle aziende. È facile trovare modelli, concepiti secondo le più recenti innovazioni, che ripropongono forme e colori antichi. I tessuti d’arredo in cotone o lino e un bel lampadario in ferro battuto o rame completano il quadro del vintage chic, sempre più in voga nell’ultimo periodo.
Per chi abbina il concetto del vintage all’idea della cucina anni ’50, il mercato propone modelli interessanti dove accanto alle linee bombate e dinamiche, tipiche di quel decennio, vengono abbinati colori fluo e particolarmente vividi. La cucina degli anni ’50 è quella di Marion Cunningham, la casalinga del fortunato telefilm Happy Days. Una cucina zucchero-filato come la chiamano i designer appassionati di questo periodo, dove il rosa e il celeste dominano incontrastati, anche sulle pareti.
I materiali d’elezione sono il metallo e la formica, che in quel decennio diventa un materiale fondamentale soprattutto nella realizzazione di sedie e tavoli. Arredare una cucina in pieno stile anni ’50 vuol dire attingere a piene mani da atmosfere che narrano di benessere economico e ottimismo. Il vintage anni ’50 celebra la fine della guerra e il desiderio di ricominciare.
Tutto diventa più grande, rotondo, i colori assumono tonalità sgargianti: ogni elemento deve sottolineare l’allegra serenità di quel mitico decennio. Il primo accessorio che non deve mancare nella cucina anni ’50 è il frigorifero. Le forme di questo elettrodomestico si fanno accattivanti. Cattura lo sguardo per la forma bombata e per la grande maniglia metallica che regna incontrastata sulla superficie lucida e colorata.
Al centro della cucina vintage si può inserire un bel tavolo colorato in metallo o in formica. Sedie colorate imbottite, anche diverse le une dalle altre, completano la zona pranzo. Intorno si può giocare con l’inserzione di elementi tipici, come le latte che contenevano i biscotti, la macchina per fare i popcorn o una bella selezione di poster vintage. Un bel lampadario a forma di globo, in vetro opaco, completa con successo lo stile dell’arredamento retrò. I tessuti sono allegri, in tinta unita o pop, caratterizzati cioè da decori di ogni tipo.
L’arredamento retrò spazia anche nelle forme e colori tipici degli anni ’60, periodo in cui la fantasia, quasi fantascientifica, la fa da padrona. I leit motiv che appartengono ai meravigliosi sixties sono le forme geometriche, quasi psichedeliche, e il contrasto forte e deciso tra il bianco e il nero.
Un po’ fantascienza e un po’ casa dolce casa: la cucina vintage degli anni ’60 è piacevolmente ricca di contrasti. Questo decennio irrompe sulla scena mondiale con una forza dirompente che parla di innovazione e ribellione.
Le minigonne, i Beatles, i capelli lunghi: la rivoluzione arriva anche in cucina. Per chi desidera spaziare tra gli altri colori tipici del periodo, si consigliano le tonalità che vanno dal marrone, al panna e, per i più audaci, le meravigliose tinte fluo. Gli accessori di queste cucine vintage dovranno esprimere al massimo la creatività e la fantasia di quel decennio indimenticabile.
La cucina vintage degli anni ’60 era caratterizzata dalla presenza della carta parati. Optical o floreale, era il must have di ogni ambiente. Il metallo e la plastica si impadroniscono di sedie e tavoli. Per non sbagliare, ci si può ispirare alla Pop Art di Andy Warhol e scegliere colori che riescano a riprodurre quel forte impatto visivo. Una televisione o una radio vecchio stile completano l’atmosfera decisa e accattivante delle cucine vintage tipiche di quel periodo. Se non si vuole cambiare il pavimento, un’ottima soluzione può essere l’utilizzo del linoleum per ricreare quel bellissimo gioco di forme geometriche bianche e nere degli anni ’60.
Partendo dal presupposto che vintage è un termine che racchiude in sè tutto quello che è vecchio di almeno vent’anni, è facilmente comprensibile come le cucine parlino anche il linguaggio tipico degli anni ’80 e ’90. Se i primi rappresentano il trionfo dell’estetica che spesso si scontra con la funzionalità, gli anni ’90 vedono il ritorno al minimalismo e all’essenziale. I colori si fanno di nuovo più tenui e neutri mentre le forme sono lineari e meno sensazionali.
Quanto costa una cucina vintage?
I prezzi delle cucine vintage sono vari e dipendono in stretta misura dai materiali e dagli elettrodomestici scelti. In linea di massima, queste cucine, nella grande distribuzione, si aggirano intorno ai 1250 / 1500 euro. Questa è la base di partenza, sulla quale si può giocare con l’aggiunta di accessori, ad esempio vetrine o vetri serigrafati. I modelli più esclusivi e appartenenti a noti brand hanno prezzi esclusivamente su richiesta.
Molte aziende, infatti, offrono la personalizzazione dei piani lavoro e cottura, insieme alla possibilità di variare la composizione tipo per adattare la cucina al proprio ambiente. In loco è possibile trovare un architetto progettista che può aiutare nella ricerca della soluzione adatta per ogni esigenza. Per riuscire ad ottenere un lavoro ottimale risparmiando è bene richiedere più preventivi ad aziende specializzate in arredo cucina alle aziende della propria zona, così da poter scegliere l’offerta migliore.
NOTA: tutte le informazioni, i prezzi, i costi da noi forniti hanno carattere puramente indicativo.
Ogni prezzo è variabile per condizioni economiche, di tempistiche, di mercato e di località.