Cosa c’è da sapere sull’analisi termografica degli edifici?
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L’analisi termografica è un’attività spesso risolutiva quando vi è da diagnosticare un malfunzionamento degli impianti. Ecco cosa dovresti sapere per individuare la ditta di zona più indicata alle tue esigenze e, allo stesso tempo, risparmiare.
L’analisi termografica è una di quelle attività che permette, grazie all’ausilio della tecnologia, di operare con rapidità e soprattutto efficacia. Di base, può essere considerata una tecnica diagnostica, dunque capace di individuare il problema nella sua specificità. Ma procediamo con ordine, elaborando definizioni, riportando scenari e presentando metodologie.
Cos’è l’analisi termografica?
L’analisi termografica è una tecnica diagnostica non invasiva basata sull’acquisizione di immagini a infrarossi, che consente di rilevare e visualizzare la distribuzione termica superficiale degli oggetti osservati. Questa tecnica si fonda sulla rilevazione delle radiazioni infrarosse emesse spontaneamente dai corpi in funzione della loro temperatura.
Le differenze di temperatura, evidenziate da variazioni cromatiche nelle immagini termiche generate, permettono di individuare anomalie o difetti non percepibili ad occhio nudo, quali ponti termici, sovraccarichi elettrici, infiltrazioni d’acqua, lesioni strutturali o problemi negli impianti industriali.
Si effettua mediante termocamere, strumenti specifici che trasformano le emissioni infrarosse in immagini digitali dettagliate. Alla luce di queste sue specificità i costi dell’analisi termografica possono risultare significativi, anche se la possibilità di trovare prezzi convenienti è più facile di quello che si pensi. Ma procediamo con ordine.
A cosa serve l’analisi termografica?
L’analisi termografica serve sostanzialmente ad analizzare problemi che, come effetto primario o secondario, causano dei differenziali di temperatura. Ma ecco una panoramica che aiuta a schiarire le idee.
- Individuare i ponti termici: permette di localizzare con precisione i punti in cui l’isolamento termico dell’edificio è compromesso, causando dispersioni di calore, aumento dei consumi energetici e problemi di condensa o muffa.
- Rilevare perdite di acqua occulte: l’analisi consente di individuare in maniera rapida e precisa perdite idriche nelle tubature interne, limitando la necessità di demolizioni estese e riducendo notevolmente i costi di riparazione.
- Localizzare le tubazioni nei muri/pavimenti: questa tecnica diagnostica aiuta a identificare rapidamente il percorso esatto delle tubazioni idriche e degli impianti di riscaldamento posizionati sotto pavimentazioni e pareti, facilitando interventi mirati senza danneggiare inutilmente la struttura.
- Individuare le infiltrazioni di aria e acqua: l’analisi rivela chiaramente punti critici nelle strutture esterne ed interne attraverso cui avvengono infiltrazioni di aria o acqua, prevenendo problemi più gravi legati a danni strutturali o deterioramento dei materiali.
- Identificare la presenza di umidità di risalita e definire i difetti di isolamento: consente di diagnosticare tempestivamente fenomeni di umidità dovuti sia all’infiltrazione che alla risalita capillare, evidenziando chiaramente eventuali difetti o insufficienze nel sistema di isolamento, permettendo così interventi rapidi e mirati.
Ovviamente, questi sono solo alcuni degli usi in edilizia. Se ne segnalano tanti altri, anche riguardanti in ambiti ulteriori.
Come si fa l’analisi termografica?
La termografia è appannaggio di tecnici specializzati, se non altro perché richiede una strumentazione ad hoc. Tuttavia, è bene che il committente ne conosca i meccanismi basilari. Solo in questo modo può esercitare il diritto-dovere di monitoraggio. Dunque, ecco i passaggi che rendono possibile dapprima l’ispezione termografica, e successivamente l’analisi termografica.
- Preparazione dell’ispezione e scelta della strumentazione: lo specialista seleziona una termocamera con risoluzione e sensibilità adeguate, impostando correttamente parametri ambientali come temperatura, distanza, emissività delle superfici e condizioni climatiche.
- Esecuzione dell’ispezione termografica: il tecnico effettua una scansione completa e sistematica della struttura, delle pareti, dei pavimenti e degli impianti da analizzare, acquisendo immagini termiche dettagliate delle aree sospette o particolarmente vulnerabili.
- Acquisizione delle immagini termografiche di riferimento: si realizzano fotografie termografiche sia delle zone problematiche sia di quelle in condizioni normali, assicurandosi di mantenere una corretta angolazione e distanza per ottenere risultati precisi e confrontabili.
- Analisi dettagliata delle immagini raccolte: il tecnico interpreta le immagini termiche individuando anomalie termiche, variazioni di temperatura, dispersioni energetiche, perdite d’acqua e presenza di umidità attraverso specifici software di analisi.
- Redazione del rapporto tecnico diagnostico: si elabora una relazione tecnica dettagliata con indicazione delle criticità rilevate, accompagnata dalle immagini termografiche ottenute, evidenziando chiaramente la posizione delle anomalie e la loro entità.
- Definizione degli interventi correttivi: si stabiliscono soluzioni specifiche e mirate per risolvere tempestivamente le problematiche individuate tramite l’analisi termografica.
Come potete notare, i passaggi sono comprensibili nei loro principi basi, ma comunque estremamente complessi da effettuare.
Esempi di utilizzo della termografia
Presentiamo ora qualche esempio di utilizzo pratico della termografica. Tracceremo degli scenari a partire da alcuni fenomeni evidenti, che anche il committente può rilevare e per i quali può chiedere il supporto di tecnici specializzati.
- Presenza di macchie di umidità sulle pareti interne: il committente può notare la comparsa di macchie o aloni scuri sulle superfici interne di muri e soffitti, segnale evidente di infiltrazioni o umidità di risalita. In questo caso, l’analisi termografica consente di individuare l’origine precisa del problema, localizzando le aree critiche e definendo interventi mirati.
- Aumento inspiegabile delle bollette energetiche: un incremento significativo nei consumi energetici, non giustificato da variazioni climatiche o utilizzo degli impianti, può indicare dispersioni termiche nascoste. Fenomeni che possono essere indagati proprio mediante la termografia.
- Temperatura disomogenea dei pavimenti riscaldati: se il cliente percepisce alcune zone del pavimento più fredde o tiepide rispetto ad altre, l’ispezione termografica si potrebbe rivelare utile. D’altronde, consente di localizzare con precisione eventuali ostruzioni, perdite o difetti nelle tubazioni dell’impianto radiante.
- Caduta d’intonaco o formazione ricorrente di muffe: in presenza di muffe persistenti o intonaco deteriorato, l’indagine termografica individua rapidamente infiltrazioni nascoste e aree con isolamento inadeguato.
Gli scenari che abbiamo tracciato sono piuttosto comuni, il ché suggerisce un utilizzo della termografia tutt’altro che aleatorio.
A chi rivolgersi per l’analisi e l’ispezione termografica?
L’analisi termografica è un’attività specialistica, la quale non può e non deve essere realizzata dalle normali imprese edili. Dunque, è necessario rivolgersi a tecnici che si occupano di diagnostica edilizia e di soluzioni di efficientamento energetico, come ingegneri specializzati in analisi termografiche.
Per trovare professionisti qualificati e competenti e convenienti allo stesso tempo è di aiuto raccogliere più preventivi e confrontarli. Solo in questo modo sarà possibile individuare (all’interno di un paniere più o meno nutrito) una realtà dal buon rapporto qualità prezzo.
Le offerte però devono rispondere a determinati requisiti: elevato livello di dettaglio e omogeneità reciproca. Diversamente, la loro comparazione non produrrebbe evidenze utili.
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