Tetto a shed: quali sono i vantaggi?
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Il tetto a shed non è la soluzione più diffusa anche se sta cominciando a riscuotere un certo successo. E la cosa non stupisce, se si considerano tutti i vantaggi. Ecco quali sono.
Il tetto a shed, a prima vista, appare più come un esercizio di stile che una copertura efficace. In realtà, la sua forma così peculiare cela funzioni che migliorano l’esperienza abitativa e generano risvolti di natura pratica ed economica. Dunque, prima di parlare dei vantaggi, è bene descrivere il tetto a shed. Lo facciamo nel prossimo paragrafo.
Cos’è il tetto a shed?
Il tetto a shed è una copertura caratterizzata da una sequenza di pendenze alternate, simili ai dorsi di una sega. Ogni modulo presenta un lato inclinato e un lato verticale, spesso destinato all’installazione di finestre o superfici vetrate. Questa struttura crea un effetto a zig-zag, conferendo un aspetto dinamico e geometrico all’edificio.
Le superfici inclinate permettono il deflusso dell’acqua piovana, mentre le sezioni verticali offrono opportunità per l’ingresso di luce naturale. La struttura a shed si realizza generalmente in materiali robusti come acciaio, legno o cemento, garantendo solidità e durata nel tempo.
Per inciso, i costi di costruzione del tetto a shed dipendono non solo dai materiali, ma anche dal design per cui si opta (es. numero e inclinazione delle falde) e dagli eventuali impianti che si installano sulla sua superficie (es. installazione impianto fotovoltaico).
Che caratteristiche ha il tetto a shed?
La definizione di tetto a shed ci aiuta a individuare le caratteristiche di questa soluzione, ma per capire in cosa si differenzia dagli altri tipi di tetti è più utile un raffronto in tabella:
Tipologia di tetto |
Estetica e design |
Costo |
Facilità di costruzione |
Efficienza energetica |
Gestione acqua piovana |
Durabilità |
Adattabilità al contesto |
Manutenzione |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Shed |
Moderno e versatile |
Medio |
Moderata |
Ottima (per solare) |
Buona |
Buona |
Adatto a climi piovosi |
Media |
A falda unica |
Semplice |
Basso |
Facile |
Buona |
Sufficiente |
Moderata |
Ideale per piccole costruzioni |
Bassa |
A due falde |
Tradizionale |
Medio |
Facile |
Buona |
Eccellente |
Alta |
Universale |
Bassa |
Piano |
Minimalista e moderno |
Medio-alto |
Moderata |
Media |
Limitata |
Media |
Zone a basse precipitazioni |
Alta |
A padiglione |
Elegante |
Alto |
Complessa |
Buona |
Eccellente |
Alta |
Grandi edifici residenziali |
Media |
A mansarda |
Tradizionale e spaziosa |
Alto |
Complessa |
Ottima |
Eccellente |
Alta |
Climi temperati |
Media-alta |
Nella tabella sono comparate le principali tipologie di tetto in base alle specificità di installazione, manutenzione e resa estetica.
Quali sono i vantaggi dei tetti a shed?
Una volta descritto il tetto a shed, possiamo parlare dei suoi vantaggi. Ecco i più significativi.
- Ottima illuminazione naturale: grazie alle superfici verticali vetrate, i tetti a shed permettono di sfruttare al meglio la luce solare, riducendo la necessità di illuminazione artificiale e favorendo un ambiente più luminoso.
- Efficiente ventilazione: la forma a zig-zag facilita la creazione di correnti d’aria naturale, migliorando la circolazione interna e contribuendo a mantenere temperature più fresche senza un eccessivo uso di sistemi di raffreddamento.
- Drenaggio efficiente: l’inclinazione delle superfici permette un deflusso rapido e sicuro dell’acqua piovana, riducendo il rischio di ristagni e prevenendo eventuali danni strutturali causati dall’accumulo di umidità.
- Ottimizzazione energetica: la configurazione del tetto a shed è ideale per l’installazione di pannelli solari, poiché le superfici inclinate possono essere orientate per massimizzare l’assorbimento della luce solare.
- Design versatile e funzionale: la struttura modulare a shed offre un’estetica unica e moderna, con la possibilità di personalizzazioni per adattarsi a diverse esigenze strutturali e climatiche, mantenendo al contempo un’alta funzionalità.
Come possiamo notare, i vantaggi del tetto a shed non si limitano all’estetica, che pure rappresenta un elemento da non sottovalutare, ma esprimono un chiaro significato funzionale.
Tetto a shed quando si usa?
Alla luce di quanto detto fin qui, possiamo fornire una lista di scenari, o di tipologie di immobili, per cui il tetto a shed rappresenta la soluzione più consona.
- Fabbriche e capannoni industriali: il tetto a shed è particolarmente utile per edifici destinati alla produzione industriale. La sua struttura permette di integrare ampie superfici vetrate, assicurando un’illuminazione naturale uniforme in spazi ampi. Questo riduce la necessità di illuminazione artificiale durante il giorno, abbattendo i costi energetici. Inoltre, la ventilazione naturale aiuta a mantenere temperature ottimali, migliorando il comfort per i lavoratori e favorendo un ambiente più salubre.
- Edifici commerciali: negozi, showroom e magazzini trovano grande beneficio nei tetti a shed grazie alla loro capacità di ottimizzare luce e aria. La disposizione delle superfici inclinate e verticali crea ambienti più accoglienti, con una luminosità naturale che valorizza gli spazi e i prodotti esposti. Questo tipo di tetto contribuisce anche a rendere l’ambiente interno più gradevole per i clienti e il personale, con un impatto positivo sull’esperienza complessiva.
- Spazi sportivi e ricreativi: palestre, piscine coperte e centri ricreativi beneficiano della luce diffusa e della ventilazione che il tetto a shed è in grado di offrire. Questa soluzione migliora l’efficienza energetica riducendo l’uso di illuminazione artificiale e sistemi di raffreddamento. Inoltre, l’aspetto estetico moderno si adatta perfettamente a spazi destinati a eventi pubblici o attività sportive.
- Laboratori e strutture artigianali: i tetti a shed sono ideali per laboratori e atelier che richiedono condizioni di lavoro ottimali. La luce naturale uniforme è indispensabile per attività precise, mentre la ventilazione naturale garantisce un ambiente salubre, fondamentale per lavorazioni che producono polveri o vapori.
Come abbiamo visto, le coperture a shed sono specializzate sì, ma solo fino a un certo punto. Sotto alcuni punti di vista, es. l’estetica, possono essere considerati persino versatili.
Come si realizza una copertura a shed?
Ovviamente, l’installazione del tetto a shed è appannaggio dei professionisti. Per giunta, di professionisti specializzati. Ciò non toglie, però, che sia utile anche per il committente conoscere le varie fasi dell’installazione. Le sintetizziamo qui.
- Progettazione della struttura: si calcolano le dimensioni e le inclinazioni necessarie per la copertura, in base alle caratteristiche dell’edificio e alle condizioni climatiche del luogo. Si definiscono anche i materiali da utilizzare per garantire resistenza e durabilità.
- Realizzazione del telaio portante: si costruisce una struttura portante solida utilizzando materiali come acciaio, legno o cemento armato. Questa deve essere in grado di sostenere sia il peso della copertura sia eventuali carichi aggiuntivi, come neve o pannelli solari.
- Creazione delle superfici inclinate: si montano le superfici inclinate seguendo le pendenze progettate. Queste permettono il deflusso dell’acqua piovana e possono essere realizzate in materiali come lamiera, tegole o pannelli isolanti.
- Installazione delle superfici verticali: si posizionano i pannelli o le finestre verticali, spesso realizzati in vetro o materiali traslucidi. Questi elementi favoriscono l’ingresso della luce naturale e contribuiscono all’efficienza energetica della copertura.
- Posizionamento dei sistemi di isolamento: si applicano strati di materiali per isolamento termico e acustico per garantire comfort interno e ridurre le dispersioni di energia. Questa fase è fondamentale per l’efficienza complessiva della struttura.
- Verifica e rifiniture finali: si eseguono controlli sulla stabilità, sull’impermeabilità e sull’efficienza della copertura. Eventuali dettagli estetici e funzionali vengono curati per completare l’opera e assicurarne la durabilità nel tempo.
Come risparmiare sulle coperture a shed?
Il costo di installazione di un tetto a shed cambia in base al pregio estetico, al numero di falde, all’integrazione eventuale di impianti (es. fotovoltaici). In ogni caso, può essere molto elevato. Ma anche a questo c’è un rimedio: comparare diverse offerte.
Con questo metodo è possibile farsi un’idea del mercato e individuare, all’interno di un paniere più o meno nutrito, la migliore soluzione per rapporto qualità-prezzo. Ovviamente, è necessario ottenere preventivi di qualità, dettagliati e omogenei prodotti dalle migliori ditte di costruzione e ristrutturazione tetti.
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