Riqualificazione edilizia: tutto quello che dovresti sapere sul tema del momento

Riqualificazione edilizia: tutto quello che dovresti sapere sul tema del momento
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La riqualificazione edilizia tiene banco oggi più che mai. Il tema è caldo, e non solo per la capacità di questo genere di interventi nel fornire vantaggi pratici ed economici. A smuovere il dibattito è infatti il legislatore, per giunta a più livelli: comunitario, nazionale etc.

 

Riqualificazione edilizia: tutto quello che dovresti sapere sul tema del momento

 

Una guida sulla riqualificazione edilizia cade a pennello per chi cerca di orientarsi tra le tante novità che riguardano questo argomento.

 

Ovunque, infatti, troviamo articoli e approfondimenti più o meno sensazionalistici e più o meno dettagliati.

 

Nel nostro articolo proviamo a contestualizzare, spiegando cosa si intende realmente per riqualificazione, presentando i principali interventi e le misure di supporto disponibili.

 

 

Cosa si intende per riqualificazione edilizia?

 

In realtà, l’espressione riqualificazione edilizia, per quanto diffusa, vanta un carattere gergale. L’espressione corretta è riqualificazione energetica. Dunque, comprendere la riqualificazione edilizia significa sapere capire cosa sia la riqualificazione energetica.

 

La ristrutturazione energetica comprende gli interventi caratterizzati da un focus sull’efficienza energetica degli edifici, che riducono il consumo e migliorano l’isolamento termico.

 

Gli interventi spesso e volentieri integrano tecnologie avanzate e materiali specifici per ridurre la dispersione di calore, migliorare l’efficienza degli impianti e incrementare l’uso di fonti di energia rinnovabile.

 

Molto spesso la riqualificazione viene confusa con la ristrutturazione edilizia. I concetti, per quanto contigui, sono diversi.

 

La ristrutturazione edilizia, infatti, riguarda interventi più ampi e generali, ma privi di un focus specifico sull’efficienza energetica.

 

Comprende lavori di riparazione, modifica, o sostituzione delle parti strutturali o degli elementi architettonici. Si pone l’obiettivo di migliorare la sicurezza, l’estetica, o la funzionalità complessiva dell’immobile. 

 

Perché la riqualificazione edilizia è un tema caldo?

 

La riqualificazione edilizia, o energetica che dir si voglia, è un tema caldo per almeno due motivi.

 

È oggetto di importanti agevolazioni fiscali. Il legislatore, come minimo a livello nazionale, sta spingendo verso la riqualificazione, dunque verso una riprogrammazione quanto più possibile green del patrimonio urbanistico. Dunque, riserva agli interventi di riqualificazione i benefici più interessanti.

 

Ciò genera da un lato un vivo interesse da parte dei proprietari di casa, e dall’altro un acceso dibattito pubblico e una straordinaria visibilità mediatica.

È legata a norme controverse. Il riferimento è alla Direttiva Case Green, il provvedimento dell’Unione Europea che, di fatti, impone agli Stati di ridurre drasticamente le emissioni inquinanti provenienti dagli immobili. Anzi, la prospettiva è quello di un azzeramento.

 

Chi non si adegua, ovvero chi non porta le sue proprietà a una classe energetica elevata (almeno C) rischia di subire sanzioni importanti, come l’impossibilità di commerciare l’immobile.

 

Questa dinamica segna il passaggio della riqualificazione da intervento consigliato a intervento obbligato, la trasforma in uno strumento necessario per salvaguardare il proprio patrimonio.

 

Anche perché, al di là delle sanzioni che verranno comminate, la direttiva sta già causando una svalutazione degli immobili non qualificati e un innalzamento dei prezzi delle case più efficienti, dimostrando che la classe energetica incide sul valore immobiliare.

 

Di buono, c’è che tale fenomeno sta causando un crescente interesse per il tema della riqualificazione energetica, il quale si è tradotto nell’elaborazione – da parte dei designer e dei costruttori – di soluzioni sostenibili non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico.

 

Quali sono i lavori edili inclusi nella riqualificazione

 

Nei paragrafi precedenti abbiamo definito i requisiti affinché un intervento possa definirsi finalizzato alla riqualificazione edilizia. Qui di seguito, ne presentiamo alcuni, ovvero i più richiesti.

 

  • Miglioramento dell’isolamento delle pareti, del tetto e del pavimento al fine di ridurre la dispersione di calore e migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. Questo può includere l’uso di materiali isolanti avanzati come pannelli in polistirene espanso, lana di roccia o schiume poliuretaniche.

 

  • Sostituzione degli infissi, ovvero l’Installazione di finestre e porte ad alta efficienza energetica, dotate di vetri a bassa emissione (Low-E) e telai a bassa conducibilità termica, per ridurre le perdite di calore e migliorare l’isolamento acustico.

 

  • Sostituzione o ammodernamento degli impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria con sistemi ad alta efficienza, come pompe di calore, caldaie a condensazione, o impianti geotermici.

 

  • Installazione di pannelli solari fotovoltaici, che consente l’utilizzo dell’energia solare per la produzione di elettricità, riducendo la dipendenza da fonti energetiche tradizionali e abbassando i costi energetici.

 

  • Installazione di pannelli solari termici, che permette l’impiego dell’energia solare per il riscaldamento dell’acqua sanitaria e riduce il consumo energetico legato alla produzione di acqua calda.

 

  • Implementazione di tecnologie di automazione per la gestione ottimizzata degli impianti energetici, es. sistemi di controllo delle luci, del riscaldamento e degli elettrodomestici, per ridurre i consumi energetici.

 

  • Sostituzione delle vecchie lampade con soluzioni a LED ad alta efficienza energetica, le quali consumano meno energia e hanno una durata di vita più lunga rispetto alle tradizionali lampadine a incandescenza o fluorescenti.

 

  • Installazione del cappotto termico, ovvero l’applicazione di pannelli isolanti all’esterno o all’ interno dell’edificio al fine di migliorare l’isolamento termico, ridurre le dispersioni di calore e aumentare l’efficienza energetica complessiva dell’immobile.

 

Che incentivi fiscali sono disponibili per la riqualificazione edilizia?

 

Come giù specificato, gli interventi di riqualificazione sono oggetto di importanti incentivi. Il meccanismo è sempre lo stesso: parte della spesa può essere convertita in credito IRPEF, da usufruire secondo un certo numero di quote annuali.

 

A cambiare da un bonus è l’altro sono le aliquote (ovvero la parte di spesa convertibile), il numero delle quote e i limiti di spesa.

 

Ecco una panoramica dei bonus per le opere di riqualificazione edilizia:

 

  • Ecobonus: è l’incentivo base per gli interventi di riqualificazione. A seconda dell’entità dell’aumento di classe energetica che gli interventi provocano, l’aliquota è del 50 o del 65%. Il numero di quote è pari a dieci, mentre il limite di spesa è di 48mila euro.

 

  • Superbonus: un tempo era un incentivo pesante, che quasi permetteva di riqualificare a costo zero. Oggi (ma ancora per poco) permette di convertire in credito IRPEF il 70% della spesa. Il numero di quote è pari a dieci, il limite di spesa è di 48mila euro. È riservato solo al cambio della caldaia, all’installazione del cappotto termico e ad alcuni interventi trainabili (ovvero realizzati in concomitanza).

 

Perché è necessario affidarsi a professionisti per riqualificare il tuo immobile?

 

Il fai da te, quando si parla di riqualificazione edilizia è sostanzialmente impossibile: gli interventi di efficientamento energetico sono troppo complessi per poter procedere in solitaria.

 

Ma c’è dell’altro. Il contributo dei professionisti è necessario anche nella fase precedente, quella in cui si prendono le decisioni sui lavori da realizzare.

 

Per quanto la persona comune si possa informare, è sempre necessario il contributo di un esperto per decidere gli interventi, per capire di cosa l’immobile abbia bisogno, per individuare le soluzioni più adatte e funzionali agli obiettivi del committente.

 

Ora c’è da considerare che – anche al netto degli incentivi fiscali – i costi di ristrutturazione per un’abitazione in classe A, per esempio, possono essere molto onerosi. Soprattutto se ci si affida al passaparola o se ci si ferma alla prima offerta.

 

Viceversa utilizzando con intelligenza i preventivi è possibile limare anche oltre il 20% dei costi senza rinunciare alla qualità. L’importante è selezionare imprese specializzate, chiedendo loro la migliore offerta. 

 

Contattare le ditte personalmente è un gioco che non vale la candela. La fatica è tanta, il tempo impiegato, anche. Dunque, è bene affidarsi ai portali come Edilnet.it che permettono di chiedere preventivi online alle migliori aziende specializzate in riqualificazione edilizia nella tua zona.

 

Con più offerte in mano, omogenee e facili da analizzare, potrai confrontare prezzi e servizi e individuare la soluzione più conveniente.

 

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