Mutuo per la ristrutturazione casa: a chi richiederlo e come?
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Arriva, prima o poi, il momento in cui ci si rende conto che la propria casa necessita di alcuni interventi di ristrutturazione, per far fronte ai quali è inevitabile richiedere un mutuo.
E a conti fatti, sorge il dubbio: conviene ristrutturare o valutare altre soluzioni? Certo è che, in entrambi i casi, bisogna investire, con la differenza che una casa ristrutturata presenta il vantaggio in più di aumentare il valore dell’immobile di circa il 19%.
Se da un lato l’incertezza generale creata dalla pandemia scoraggia i più ad assumersi il rischio di un investimento, dall’altro, ha portato a rivalutare l’importanza di vivere in un ambiente più sicuro e adatto alle più svariate esigenze.
Per questi motivi, oltre alle varie misure messe in atto dal Governo, molte banche hanno proposto soluzioni convenienti per incentivare la richiesta di finanziamenti per interventi di ristrutturazione.
Prima di valutare l’acquisto di una nuova casa, quindi, analizziamo i vantaggi del mutuo per la ristrutturazione e come richiederlo.
Cos’è il mutuo per ristrutturazione?
Come suggerisce il nome stesso, si tratta di un finanziamento per consentire piccoli o grandi interventi di ristrutturazione su un immobile di proprietà. Il finanziamento può arrivare a coprire fino all’80% del valore dell’immobile, a differenza del mutuo per l’acquisto che ha una copertura pari al 100%.
Cosa rende, a questo punto, il mutuo per la ristrutturazione più vantaggioso rispetto alle altre misure di finanziamento (ad esempio il prestito personale)? La risposta è: la variabilità dei tassi di interesse.
Nel caso in questione, infatti, questi possono essere fissi, variabili o misti e prevedono una durata che varia tra i 5 e i 30 anni, anche se le offerte bancarie in materia restano sempre molto convenienti, con tassi fissi intorno all’1% variabili sotto lo 0,50%.
Trattandosi di cifre più contenute rispetto al mutuo per l’acquisto, il finanziamento si può ottenere in maniera più semplice e concordare rate più gestibili.
Un altro rilevante vantaggio dei mutui ristrutturazione è che il valore dell’immobile preso come riferimento non è quello attuale dell’immobile, ma quello che verrà valutato a conclusione dei lavori di ristrutturazione.
Mutuo ristrutturazione: come richiederlo e a quali banche?
Se è facile ottenere il mutuo ristrutturazione, altrettanto lo è la procedura per ottenerlo considerando sempre i criteri fondamentali per valutare il mutuo migliore. Per richiederlo è sufficiente recarsi in una banca e, per prima cosa, indicare la tipologia di ristrutturazione per cui si richiede il finanziamento. A questo proposito è importante distinguere se si tratta di piccole o grandi opere.
Nel primo gruppo rientrano interventi di:
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Manutenzione ordinaria: in cui rientrano tutti quegli interventi minori su parti limitate dell’abitazione oppure la sua messa in sicurezza (ad esempio, la riparazione di determinati elementi, il rinforzo della muratura, ecc.).
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Manutenzione straordinaria: comprendente interventi sulla struttura e su parti anche portanti della stessa.
Per grandi opere invece si intendono interventi che comportano cambiamenti sostanziali nella struttura dell’edificio.
Come si vedrà in seguito, questa suddivisione sarà utile ai fini della documentazione da presentare al momento della richiesta.
Il finanziamento può essere richiesto presso qualsiasi istituto bancario, sia pubblico che privato. Tra i più vantaggiosi spiccano quello della BNL, di Unicredit o Cariparma. L’importo può essere erogato in un’unica soluzione oppure durante lo stato di avanzamento dei lavori.
Come evidenziato su Simulatorimutuo.it, dato il tempo di erogazione mutuo, vi consigliamo di chiederlo quanto prima se avete in programma dei lavori importanti in casa e nessun anticipo da dare alla ditta di ristrutturazione, così da poter iniziare il prima possibile i lavori che avete in programma.
Prerequisiti e documentazione necessaria
Chiunque può richiedere un mutuo ristrutturazioni, purché sia proprietario dell’immobile (ma è prevista una procedura anche per gli affittuari) e dimostri le possibilità di assolvere al debito.
La documentazione da presentare è la stessa del mutuo per l’acquisto e prevede:
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un documento di riconoscimento valido;
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il codice fiscale;
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il Certificato di residenza e lo Stato di famiglia;
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l’ultimo documento di reddito;
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la Certificazione Unica;
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i documenti specifici per tipologia mutuo richiesto.
L’ultimo punto riguarda la tipologia di interventi di cui già si è parlato. Nello specifico:
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In caso di manutenzione ordinaria è sufficiente presentare alla banca il preventivo di spesa. Il preventivo deve essere redatto dall’impresa che realizzerà i lavori.
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In caso di manutenzione straordinaria sono richiesti il preventivo di spesa, il progetto edilizio ed anche la domanda di autorizzazione edilizia al Comune oppure la denuncia di inizio attività (CILA – Comunicazione Inizio Lavori Asseverata – o SCIA – Segnalazione Certificata di Inizio Attività, a seconda dell’entità dei lavori).
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Nel caso di grandi opere, invece, occorre una concessione edilizia e il versamento di un contributo all’amministrazione comunale. Bisogna quindi consegnare alla banca il preventivo di spesa, la concessione edilizia e la ricevuta del pagamento del contributo al Comune.
I vantaggi di un mutuo per la ristrutturazione sono molti, tra cui la possibilità di ottenere detrazioni e incentivi, come quelli previsti dalla Legge di Bilancio sugli investimenti in chiave green e il rifacimento delle facciate; o il Sisma bonus, che garantiscono una detrazione per i lavori destinati alla messa in sicurezza contro il rischio sismico.
Per avere una visione completa e approfondita sui possibili costi che potresti affrontare nel processo di ristrutturazione, ti consigliamo di visitare l’articolo riguardante i consigli utili sui costi di ristrutturazione che offre spunti interessanti e utili per orientarsi nel mondo delle ristrutturazioni.