Guasti nell’intonaco: come risolverli in pochi semplici passaggi
I guasti nell'intonaco possono essere più gravi della semplice crepa e necessitano spesso un intervento più profondo. Scopri come risolvere il problema!
Può capitare che l’intonaco sia soggetto a invecchiamento e scrostamenti nel tempo, e in questo caso un intervento di “rattoppo” non risolve del tutto il problema perché in questi casi si parla proprio di guasti nell’intonaco. Bisogna invece intervenire in modo più approfondito, spesso ciò richiede l’eliminazione del vecchio intonaco fino ad arrivare ai mattoni sottostanti e ricostruire il tutto.
“Le case non rovinano ad un tratto, ma a poco a poco; prima delle stille d’acqua fan marcire il legname, poi penetrano nei muri e li infradiciano, e se non vi si pone rimedio rovinano del tutto; così gli uomini incominciano dalle piccole cadute per terminare nelle gravi.”
(S. Cassiano)
Come procedere?
La riparazione di un guasto nell’intonaco può essere un lavoro relativamente semplice se si seguono alcune linee guida di base. Ecco una guida dettagliata su come procedere per riparare un guasto nell’intonaco:
- Valutare l’estensione del danno: prima di iniziare la riparazione dell’intonaco, è importante valutare la portata del danno. Se la lesione è piccola, può essere riparata con semplici strumenti, mentre danni più grandi richiedono maggiori interventi.
- Preparare l’area: proteggere l’area circostante all’intonaco danneggiato coprendola con del cartone o della plastica. In questo modo si eviterà di sporcare e di creare ulteriori danni.
- Rimuovere l’intonaco danneggiato: utilizzare uno scalpello o un grande cacciavite a taglio per rimuovere l’intonaco danneggiato, facendo attenzione a non creare ulteriori danni all’intonaco circostante.
- Livellare la superficie: utilizzare della carta vetrata per livellare la superficie intorno all’area danneggiata, eliminando eventuali irregolarità.
- Applicare la malta: preparare la malta utilizzando acqua e malta premiscelata, mescolando bene fino a ottenere una consistenza uniforme. Quindi applicare la malta sull’area danneggiata, utilizzando una spatola o un frattazzo da rasatura, facendo attenzione a livellare bene la superficie.
- Lasciare asciugare: lasciare asciugare la malta per almeno 12/24 ore. Dopo il tempo di asciugatura, verificare che la superficie sia perfettamente liscia e uniforme.
- Pitturare l’area: una volta che la malta è completamente asciutta, è possibile procedere alla pittura dell’area riparata, utilizzando lo stesso colore dell’intonaco circostante.
- Con questi semplici passaggi, è possibile riparare i guasti nell’intonaco in modo efficace e duraturo, anche per chi si avvicina al fai da te per la prima volta. Tuttavia, se il danno è molto esteso o se non si ha esperienza in materia, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista del settore edilizio.
Se vi serve l’intervento di un professionista, è possibile richiedere un preventivo alle imprese più vicine a casa vostra compilando il modulo QUI
Risanare guasti nell’intonaco non è un lavoro complicatissimo, ma se non vi sentite all’altezza basteranno pochi attimi per richiedere preventivi gratuiti dalle ditte specializzate della vostra zona, che effettueranno un sopralluogo gratuito e senza impegno e potrete cosi scegliere l’ offerta più conveniente!
Bisogna sapere che una delle caratteristiche principali di un Centro Storico che suscita sensazioni e messaggi storici di forte intensità è l’intonaco.
Quando si interviene per rimuovere e rifare completamente questo elemento, corre il rischio di svuotare l’edificio di una parte della propria valenza culturale e memoria storica.
Ad esempio, mi sono trovato a dover restaurare un intonaco di origine ottocentesca, realizzato in malta di calce con scialbatura colorata. Prima di iniziare i lavori, ho valutato in maniera dettagliata lo stato di conservazione del materiale.
In seguito, ho operato una ripulitura dell’intonaco eliminando macchie e parti incoerenti, e ho consolidato le parti deteriorate con iniezioni di resine compatibili con lo strato dell’intonaco.
Naturalmente, è stato necessario ritrovare i colori originari attraverso un’analisi storica del palazzo.
La fase successiva è stata la preparazione della scialbatura, un materiale composto di latte di calce e pigmenti colorati che poi viene steso sulle pareti.
I tempi di lavorazione sono stati molto lunghi perché tutto è stato eseguito manualmente, senza l’uso di macchinari e attrezzature. L’effetto finale è stato quello di un intonaco ben conservato, che custodirà per sempre la patina e l’effetto del tempo.