General contractor: chi è, di cosa si occupa e dove trovare i migliori
Scopri il contenuto di questa pagina in breve
- General contractor: chi è?
- Rivolgersi a un general contractor: vantaggi e svantaggi
- Contraente generale: la normativa di riferimento
- General contractor: quali requisiti deve avere?
- General contractor e bonus edilizi
- Affidarsi a un contraente generale: il contratto tipo
- General contractor e garanzie sui lavori
- Dove trovare un general contractor?
Il general contractor è più di una semplice impresa edile, è una garanzia per la buona riuscita dei lavori, specie se particolarmente complessi. Ne parliamo qui, fornendo una panoramica su questa figura, descrivendo i vantaggi che apporta e operando una stima dei costi rispetto alle principali alternative.
General contractor: chi è?
La figura del general contractor proviene dal contesto anglosassone, dove è presente da parecchi decenni. Ultimamente ha fatto capolino anche in Italia, a tal punto che il legislatore si è sentito in dovere di inquadrarla dal punto di vista legislativo. Ma cos’è il general contractor? Cosa fa? Perché ci si dovrebbe affidare a lui?
Il general contractor è una professionista o, più spesso, una impresa edile che avoca a sé tutte le responsabilità di un intervento edile. Diventa il principale responsabile dell’intervento e coordina le altre professionalità in campo. Lo schema classico, almeno nell’edilizia privata, suggerisce una impresa edile che opera come general contractor e che gestisce, allo stesso tempo, l’opera di altre imprese.
Rivolgersi a un general contractor: vantaggi e svantaggi
Perché rivolgersi al general contractor? I motivi sono numerosi. Quello più lampante è la possibilità di interagire con una sola figura per tutto ciò che riguarda l’intervento edilizio. Non è un dettaglio di poco conto. Se l’intervento è complesso, e richiede il contributo di competenze diversificate, il committente è costretto a interagire con più imprese e più professionisti. Se invece si rivolge a un general contractor, interagisce solo con quest’ultimo, in quanto riveste il ruolo di “referente unico”.
In realtà, ciò ha ripercussioni anche sulla qualità del servizio, sulla rapidità di esecuzione e sugli imprevisti da affrontare. D’altronde, il general contractor coordina, monitora e verifica.
L’unico svantaggio, per giunta spesso solo teorico, è un leggero aumento dei costi complessivi. Il sovrapprezzo viene comunque compensato – anche in termini concreti – con la certezza quasi assoluta che niente potrà andare storto.
In condizioni standard, ovvero in assenza di general contractor, è possibile che un committente debba mettere mano al portafoglio o perfezionare la documentazione a causa di errori materiali. Con il general contractor ciò non accade, o accade più raramente.
Contraente generale: la normativa di riferimento
Il general contractor è una figura abbastanza normata, sebbene il legislatore si sia concentrato soprattutto sul rapporto con la pubblica amministrazione e sull’edilizia pubblica. Ad ogni modo, il riferimento legislativo storicamente più importante è il decreto legge n.190 del 20 agosto 2002, e nello specifico gli articoli 6, 9, 10 i quali definiscono e circoscrivono l’operato del general contractor.
Un ulteriore passo in avanti è stato compiuto con la promulgazione del decreto legislativo n.9 del 2005.
General contractor: quali requisiti deve avere?
I requisiti per operare nell’edilizia pubblica sono incredibilmente stringenti, mentre quelli per operare nell’edilizia privata lo sono molto meno. In ogni caso, il general contractor è tale solo se ha a disposizione competenze specifiche, che vanno oltre il concetto di impresa edile.
Infatti, il general contractor deve avere a disposizione, o incorporare direttamente nei suoi team, professionalità di ogni tipo: tecniche, edili, documentali. Inoltre, deve esprimere una certa capacità di coordinamento. Ciò accade perché il general contractor si deve occupare di tutto, ovvero degli interventi nel loro complesso, direttamente o coordinando altre imprese edili, che operano dunque in subappalto.
General contractor e bonus edilizi
La figura del general contractor si è diffusa soprattutto negli ultimi anni. Il motivo è semplice: il legislatore ha posto in essere alcune importanti agevolazioni, ma ha anche alzato l’asticella della qualità degli interventi.
Molte agevolazioni, per essere ottenute, costringono a interventi complessi, soprattutto dal punto di vista dell’efficienza energetica. Senza contare la mole di burocrazia (che non è eccessiva, ma comunque complica le cose) necessaria per accedere materialmente alle agevolazioni.
Il quadro è più complesso, e molte imprese edili non riescono a starci dietro. Da qui, la necessità di affidarsi a un general contractor, che curi tutti gli aspetti e metta in campo competenze diversificate.
Affidarsi a un contraente generale: il contratto tipo
Il contratto tipo per i lavori di edilizia privata a beneficio del general contractor non differisce molto rispetto a quelli che hanno come controparte le imprese edili.
Si segnalano però alcune differenze, legate ovviamente alle peculiarità della figura del general contractor. Per esempio, è scritta nero su bianco la possibilità di conferire incarichi ad altri professionisti e ad altra imprese, attività che rappresenta la norma per un general contractor.
Inoltre, vengono spesso citati riferimenti chiari e circoscritti alle agevolazioni fiscali, tanto nelle premesse quanto negli obblighi, in quanto uno dei motivi per cui ci si affida a questa figura è proprio la volontà di rendere l’accesso alle agevolazioni più semplice e sicuro.
Per inciso, nella stragrande maggioranza dei casi nei contratti il general contractor viene definito “appaltatore”.
General contractor e garanzie sui lavori
Nell’edilizia pubblica, il general contractor è formalmente vincolato al rispetto delle consegne. Per rispettare le consegne, può persino cedere il testimone a un “subentrante”. L’edilizia privata è gravata da vincoli meno stretti.
Ciò non significa che non manchino le garanzie. Esse sono nella maggior parte dei casi “informali”, nel senso che risiedono nell’effettiva superiorità del general contractor di gestire interventi complessi. Di norma, un general contractor “garantisce” la totale fedeltà al progetto, una maggiore rapidità di esecuzione, una interlocuzione più rapida e fluida con il committente, l’espletamento dei compiti burocratici e una copertura assicurativa sulla qualità dei lavori.
Dove trovare un general contractor?
I general contractor sono oggi piuttosto diffusi, dunque non dovreste faticare a trovarne uno. Tuttavia, è sempre meglio scegliere con accortezza, e rivolgersi a quelli in grado di garantire un buon rapporto qualità prezzo. Come fare? Di norma, dovreste contattarne molti, chiedere a tutti il preventivo e confrontarli manualmente.
Il procedimento è esatto e utile, ma stancante. Tanto vale, quindi, rivolgersi ai portali di confronto preventivi, che mettono subito a disposizione tante ipotesi di costo, senza grandi sforzi.
Il miglior portale per questo genere di servizi è Edilnet.it. Spicca infatti per l’abbondanza di professionisti e di imprese nel proprio database e per una interfaccia user-friendly. Dunque, chiedete preventivi attraverso Edilnet.it.