Ecobonus 2019: guida completa

Ecobonus 2019: a chi spetta, a quanto ammonta, come si accede e a quali figure professionali fare riferimento.

L’Ecobonus 2019 è una opportunità per chi realizza interventi di ristrutturazione finalizzati alla riqualificazione energetica. Si tratta a tutti gli effetti di una agevolazione fiscale. Nell’articolo che segue offriremo una panoramica sull’argomento, fornendo specifiche informazioni circa i criteri di accesso, le modalità di fruizione, le figure professionali cui fare riferimento.

 

 

Una guida completa all'EcoBonus 2019 per le ristrutturazioni.

 

Ecobonus 2019: in cosa consiste?

 

L’Ecobonus 2019 è un’agevolazione fiscale dedicata a coloro che realizzano interventi di ristrutturazione finalizzati alla riqualificazione energetica dell’edificio. Essa riguarda solo un determinato tipo di interventi, e nello specifico quelli in grado di ridurre il fabbisogno energetico di un edificio.

 

Il meccanismo è semplice e ricalca quello in uso per le classiche agevolazioni fiscali per le ristrutturazione edilizie. L’agevolazione, nello specifico, si concretizza nella detrazione dall’IRPEF di una parte della spesa. Detrazione che non viene effettuata una tantum, bensì nell’arco di dieci periodi di imposta.

 

In linea di massima, con l’Ecobonus 2019 è possibile detrarre il 65% della spesa. Tuttavia esistono alcune eccezioni. Per esempio, se la riqualificazione energetica è ottenuta attraverso l’installazione di una caldaia sì di classe A, ma priva di sistemi di termoregolazione evoluti, la detrazione scende al 50%.

 

Va specificato, inoltre, che le aliquote sono provvisorie. Ovvero riguardano, per ora, solo gli anni di riferimento (interventi realizzati nel 2018 e nel 2019). La misura, in questi termini, viene infatti rinnovata di anno in anno, dunque dal 2020 in poi il programma di agevolazione potrebbe subire cambiamenti significativi.

 

Ecobonus 2019: a chi spetta?

 

Possono richiedere l’Ecobonus 2019 le figure che, a vario titolo, vantano un rapporto di proprietà-gestione con l’immobile oggetto di intervento. E in particolare:

 

  • I proprietari.
  • Gli usufruttuari.
  • I nudi proprietari.
  • I comodatari.
  • Imprese e società di persone.

 

I criteri di accesso sono abbastanza complessi ma non troppo stringenti. Essi riguardano in primo luogo gli interventi che possono essere oggetto dell’agevolazione. Ecco una lista degli interventi principali.

 

  • Interventi su coperture (es. coibentazione) che determinano un miglioramento della classe energetica dell’edificio. In questo caso la detrazione è del 65% e il limite di spesa è pari a 100.000 euro.
  • Interventi sulle finiture, come sostituzione di pavimenti e serramenti. In questo caso la detrazione è del 50% e il limite di spesa è fissato a 60.000 euro.
  • Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda. Nella fattispecie, la detrazione è del 65% e il limite di spesa è pari a 50.000 euro.
  • Installazione di impianti di climatizzazione di classe A o superiori. La detrazione è del 65% se gli impianti vantano sistemi di termoregolazione moderni, in tutti altri casi la detrazione è del 50%. Il limite di spesa è fissato a 60 mila euro.

 

 

Ecobonus 2019: come ottenerlo?

 

I passaggi, per usufruire dell’Ecobonus 2019, sono essenzialmente tre.

 

  • Pagamento della prestazione con metodo tracciabile, e con bonifico parlante se oggetto dell’agevolazione è un intervento di tipo edile.
  • Invio della domanda sul sito dell’ENEA, e della relativa documentazione attestante la modifica del fabbisogno energetico.
  • Detrazione in sede di dichiarazione dei redditi.

 

Una casa passiva con tetto verde.

 

Ecobonus 2019: la normativa di riferimento

 

La normativa di riferimento è la Legge di Bilancio 2018. Tuttavia, dal momento che la questione è complessa, il consiglio è di reperire e studiare le circolare delle Agenzie delle Entrate.

 

Le circolari, infatti, a partire da casi specifiche e dubbi sollevati dagli stessi utenti, circoscrivono in maniera più approfondita le modalità di accesso e fruizione del beneficio, andando a colmare le lacune che giocoforza caratterizzano l’intervento legislativo ufficiale.

 

Ecobonus 2019: a chi rivolgersi?

 

Fare da soli è molto rischioso. L’invio della domanda, e la relativa compilazione dei moduli, è così complessa da determinare un’elevata probabilità di errore. Il consiglio, quindi, è fare riferimento a professionisti capaci di rappresentare gli interessi del cliente, e di sbrigare le pratiche per suo conto.

 

Dunque, se chiedete l’Ecobonus per degli interventi edilizi, fate riferimento a un geometra per le pratiche burocratiche. Negli altri casi, può essere utile anche l’intervento di un commercialista (soprattutto per la dichiarazione dei redditi).

 

Ecobonus 2019: a cosa fare attenzione?

 

A parte il rispetto dei criteri di accesso, l’elemento su cui porre la maggiore attenzione è la documentazione. Il consiglio è di conservarla per almeno dieci anni. L’Agenzia delle Entrate, infatti, spesso fa controlli a campione ed è meglio non trovarsi impreparati in caso di contestazione.

 

I documenti da conservare sono i seguenti:

 

  • Asseverazione del tecnico (se l’oggetto dell’agevolazione è un intervento di ristrutturazione).
  • Ricevuta di invio domanda sul sito dell’ENEA.
  • Fatture di tutte le spese sostenute.
  • Ricevute dei bonifici effettuati.

 

Una casa con pannelli solari.

 

Ecobonus 2019 e ristrutturazione casa: come risparmiare?

 

Ovviamente, la detrazione non è oggetto di trattativa. Tuttavia, lo è la parcella del tecnico che svolge le pratiche burocratiche e documentali. Ed è proprio in questa fase che è possibile risparmiare. Il segreto sta nel sapiente utilizzo del preventivo. Contattate più professionisti, chiedete a tutti il preventivo, confrontate le cifre ottenute. Infine individuate la figura che offre il miglior rapporto qualità prezzo. Il preventivo è l’unica arma affidabile, quando si intende generare un “sano” risparmio. Dunque non trascuratela.

 

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