Rifiuti inerti: quali sono le nuove regole e da quando entrano in vigore?

Con l’entrata in vigore del Decreto Inerti, la gestione e lo smaltimento dei rifiuti da costruzione e demolizione cambiano rotta. Ecco cosa devono sapere le imprese edili e i committenti.

 

Decreto inerti: quali sono le nuove regole per rifiuti da costruzione e demolizione

 

Il tema dei rifiuti da costruzione e demolizione tiene banco da parecchi anni.

 

La loro gestione è causa di conflitto tra due interessi: quello dell’impresa e del committente, che consiste nella riduzione dei costi dello smaltimento macerie e quello collettivo, che spinge verso una gestione quanto più possibile “ecologica” dei rifiuti.

 

Il Decreto Inerti, entrato in vigore il 26 settembre 2024, mette qualche puntino sulla “i”, circoscrivendo definizioni e assegnando precise responsabilità.

 

Ma procediamo con ordine e partiamo dallo stato dell’arte, ovvero dal quadro legislativo antecedente all’approvazione del decreto.

 

Quali sono le normative sui rifiuti da costruzione e demolizione?

 

Le principali norme che regolavano la gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione prima del decreto Inerti erano il Decreto legislativo n. 81 del 2008 e il Decreto Ministeriale n. 152 del 2022.

 

Il primo è ufficialmente ancora in vigore, mentre il secondo è stato abrogato e sostituito dalla nuova norma.

 

Anche perché il Decreto Legislativo n.81 del 2008 è in realtà il Testo Unico sulla Sicurezza dei Lavoratori.

 

Dunque, affronta la questione della demolizione e della gestione dei rifiuti derivanti da questa attività utilizzando un punto di vista particolare: la protezione dei lavoratori. Nel farlo, però, stabilisce procedure precise. Per esempio, la necessità di accompagnare a qualsiasi progetto un piano di demolizione che riporti le varie fasi e le operazioni da effettuare.

 

Il Decreto Ministeriale n. 152 del 2022, invece, disciplina, anzi disciplinava la cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione. Ovvero, li contemplava come materiali destinati o destinabili al riciclo e al ritorno nel ciclo produttivo.

 

Il principio di base è quello dell’end of waste, ovvero il processo di trasformazione del rifiuto in prodotto, risorsa materia prima.

 

Che novità introduce il Decreto Inerti?

 

Il Decreto Inerti interviene a rifinire il Decreto Ministeriale n.152, riprendendo concetti e obblighi ma specificando alcuni punti. In particolare, le novità riguardano:

 

  • Definizione di materiali inerti: il Decreto Inerti 2024 amplia la definizione di rifiuti inerti, includendo materiali provenienti da costruzioni, demolizioni e scavi, che non subiscono modificazioni chimiche significative nel tempo. Rifiuti come cemento, mattoni, piastrelle e ceramica sono oggetto di nuove normative per il loro smaltimento.

 

  • Obbligo di tracciabilità: viene introdotto un sistema di tracciabilità digitale obbligatorio per il trasporto e la gestione dei rifiuti inerti. Tutti gli operatori del settore, dalle imprese di costruzione ai gestori di discariche, dovranno adottare piattaforme certificate per garantire il monitoraggio in tempo reale del movimento dei materiali.

 

  • Incentivi per il riciclo: il testo di legge prevede incentivi economici e fiscali per le imprese che adottano tecnologie di riciclo avanzate per i rifiuti inerti. Questi incentivi puntano a favorire l’adozione di materiali riciclati nei nuovi progetti di costruzione, riducendo l’impatto ambientale del settore edile.

 

Cosa vuol dire rifiuti inerti?

 

Giunti a questo punto, vale la pena spendere qualche parola in più per i rifiuti inerti che si differenziano da altre tipologie per almeno tre ragioni:

 

  • non si decompongono;

 

  • non reagiscono con altre sostanze;

 

  • non rappresentano rischi significativi per la salute umana o l’ambiente.

 

Nondimeno, la loro “abbondanza” e il loro impatto visivo e logistico li rendono una categoria importante da gestire. D’altronde, come abbiamo visto, sono almeno in parte assimilabile al concetto di macerie.

 

Il legislatore sta manifestando un certo interesse per i rifiuti da costruzione e demolizione. Lo scopo è promuovere il riutilizzo e ridurre la quantità di materiale destinata alle discariche, che spesso raggiungono la capacità massima a causa dell’elevato volume di questi rifiuti.

 

Quali sono le responsabilità del produttore di inerti?

 

Chi produce i rifiuti edili è responsabile del loro smaltimento. Si tratta di una norma di buon senso prima ancora che di legge.

 

Il Decreto Inerti, però, introduce un nuovo elemento, un nuovo obbligo di tracciamento, menzionato nei paragrafi precedenti.

 

Nello specifico, deve attribuire il codice corretto ai rifiuti (secondo la legenda pubblicata negli allegati del Decreto) e compilare un formulario di identificazione del rifiuto, noto con l’acronimo FIR.

 

Perché è importante scegliere un’impresa edile qualificata?

 

La questione della gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione è sempre di continua attualità.

 

Il produttore dei rifiuti, come abbiamo visto, è chiamato al rispetto di precisi e a volte gravosi obblighi. In questo contesto, si evince come il fai da te – anche laddove concesso dalla legge – rechi solo svantaggi ai proprietari di casa.

 

Intervenire di persona con i classici lavori casalinghi, significa doversi occupare di un compito complesso e che richiede del tempo: la gestione delle macerie. Una ragione in più per fare affidamento a un’impresa edile.

 

Magari, un’impresa edile capace non solo di fare egregiamente il suo lavoro, muovendosi nel perimetro della legalità, ma anche dotata della sensibilità necessaria per gestire i rifiuti da costruzione e demolizione nel migliore dei modi.

 

Dall’esterno, per un profano, è difficile inquadrare un’impresa secondo criteri così specifici. Tanto vale, dunque, usufruire del processo di selezione che altri hanno realizzato. Per esempio, un portale specializzato come Edilnet.it.

 

Il network di aziende è formato esclusivamente da imprese edili qualificate e abilitate a svolgere attività collegate alle opere di costruzione e ristrutturazione.

 

Con il servizio gratuito di Edilnet puoi contattare i migliori professionisti di zona che sapranno consigliarti e supportati anche nella gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione.

 

Compila la richiesta di preventivi online e ricevi fino a 4 diverse offerte trasparenti, facili da confrontare e funzionali al rispetto della legalità e all’esigenza di risparmio.

 

Richiedi un preventivo online! (✔ gratis e senza registrazione)

Iscriviti e Resta Aggiornato
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments