Porta salvaspazio: quale è meglio?

A soffietto, scorrevole o rototraslante? Scegliere la giusta porta salva-spazio dipende da una serie di fattori, non ultime preferenze e caratteristiche di design. Scopriamo di più.

 

Porta salvaspazio scorrevole a binario esterno con pannello in vetro satinato e telaio nero in stile industriale, ambientata in soggiorno moderno.

 

Indaghiamo per capire quale porta salvaspazio si addice meglio al contesto e al budget. In chiusura, non mancherà qualche consiglio per risparmiare sull’acquisto, puntando sulla qualità del prodotto e della manodopera per l’installazione.

 

Porta salvaspazio: design e funzionalità

 

La porta salvaspazio è esattamente ciò che il nome suggerisce: un’apertura che riduce al minimo lo spazio occupato. Ci riesce per mezzo di peculiari meccanismi di apertura, i quali ovviamente si differenziano dalla classica apertura a battente.

 

Il vantaggio principale delle porte salvaspazio è quindi la capacità di ottimizzare i locali, di farli apparire più spaziosi di quanto non siano. Un dettaglio non di poco conto soprattutto in questo periodo, caratterizzato dalla necessità di costruire appartamenti più piccoli e dalla diffusione dello stile minimalista.

 

Ma non è solo una questione di funzionalità. Le porte salvaspazio agiscono anche sul lato estetico. Esprimono uno stile giocoforza essenziale, dunque comunicano eleganza e purezza.

 

Come scegliere il design delle porte salvaspazio?

 

Le porte salvaspazio, come qualsiasi altro serramento, sono anche strumenti di design. Certo, è necessario adottare alcune best practices per sfruttare appieno le loro potenzialità.

 

  • Abbinare finiture coerenti: ovvero, utilizzare materiali e colori che riprendono quelli già presenti nella stanza, per creare continuità visiva.
  • Integrare le porte con le pareti: ossia, verniciare o rivestire le porte nello stesso modo delle pareti per ottenere un effetto mimetico ed elegante.
  • Curare le maniglie e i dettagli: ovvero, optare per maniglie di design, sottili o incassate, capaci di valorizzare la porta senza appesantirla.

 

Questi accorgimenti sono relativamente semplici da seguire. Soprattutto, trasformano le porte salvaspazio in elementi di grande impatto estetico.

 

Quali sono le tipologie di porta salva-spazio?

 

Entriamo nel vivo del discorso e forniamo una panoramica delle principali tipologie di porta salvaspazio.

 

A soffietto

 

Porta a soffietto bianca con pannelli verticali e inserti in vetro opaco, installata tra soggiorno e camera da letto.

 

Il meccanismo di apertura delle porte a soffietto è particolare. Infatti, si aprono piegandosi su sé stesse grazie a una serie di pannelli collegati tra loro. Sono perfette per ambienti ristretti e per chi ha bisogno di una soluzione rapida e poco impegnativa.

 

Il principale vantaggio è l’ingombro minimo sia in fase di apertura che di chiusura, ma anche il costo delle porte pieghevoli non è da sottovalutare come fattore positivo: costano meno di altre soluzioni e raggiungono lo stesso obiettivo.

 

Tuttavia, non sono perfette e possono risultare poco isolanti dal punto di vista acustico e termico, oltre che meno eleganti rispetto ad altre soluzioni. Spesso vengono scelte per ripostigli, cabine armadio o ambienti di servizio, dove la funzionalità viene prima dell’estetica.

 

Le porte scorrevoli

 

Le porte scorrevoli sono quelle che si muovono lateralmente lungo un binario, visibile o incassato nella parete. Offrono una soluzione salvaspazio elegante e moderna, molto apprezzata per la possibilità di delimitare senza chiudere visivamente gli spazi.

 

Al netto di ciò, possono imporre sfide in fase di installazione (soprattutto nella versione a scomparsa) e un isolamento acustico limitato. Sono ideali in ambienti open space, cucine comunicanti o salotti, dove la continuità visiva è un valore.

 

Porte a scomparsa

 

Porta a scomparsa in vetro satinato con decori curvilinei neri, installata in un salotto moderno.

 

Le porte a scomparsa scorrono all’interno del muro grazie a un controtelaio incassato. Il risultato è una porta che “sparisce”, offrendo il massimo risparmio di spazio e un’estetica minimale. Il principale vantaggio è proprio l’ingombro nullo, ma l’installazione può essere complessa e costosa, poiché richiede interventi murari.

 

L’isolamento acustico può essere buono, ma dipende dalla qualità del sistema. Sono perfette per ambienti moderni, piccoli appartamenti e ristrutturazioni importanti dove si vuole ottimizzare al massimo ogni centimetro. Ottime anche per separare zona giorno e zona notte senza soluzione di continuità visiva.

 

Con apertura rototraslante

 

Porta rototraslante bianca semiaperta, installata su parete grigia in un ambiente moderno.

 

La porta salvaspazio rototraslante combinano rotazione e traslazione: l’anta ruota e si sposta lateralmente lungo il telaio. Il vantaggio è duplice: ingombro ridotto e facilità di apertura. Inoltre, possono essere montate su telai esistenti.

 

Di contro, hanno un costo superiore rispetto alle soluzioni più semplici, e l’estetica può risultare meno “pulita” rispetto alle porte scorrevoli o a scomparsa. Sono ideali per bagni, corridoi stretti e locali di servizio dove ogni centimetro è prezioso, ma si vuole comunque mantenere un’apertura tradizionale.

 

Caratteristiche delle porte salvaspazio a confronto

 

Qui di seguito trovate un confronto in forma di tabella, quindi esaustivo e fruibile con qualche colpo d’occhio.

 

Tipologia

Meccanismo

Pro

Contro

Quando sceglierla

A soffietto

Piegamento a fisarmonica su binario

Economica, ingombro minimo

Poco isolamento, estetica modesta

Ripostigli, cabine armadio, ambienti secondari

Scorrevole

Scorrimento laterale esterno o a parete

Elegante, salva spazio, personalizzabile

Isolamento acustico basso, può richiedere binari visibili

Open space, salotti, cucine, uffici

A scomparsa

Scorrimento interno a muro tramite controtelaio

Ingombro nullo, design minimale

Installazione complessa, costo elevato

Ristrutturazioni, piccoli spazi, ambienti moderni

Rototraslante

Rotazione + traslazione su asse centrale

Ingombro ridotto, apertura facilitata

Costo superiore, estetica meno lineare

Bagni, corridoi, ambienti con accessibilità ridotta

 

Si può risparmiare sulle porte salvaspazio?

 

Le porte salvaspazio costano mediamente più delle porte a battente tradizionali. In primis, perché la produzione dell’elemento richiede competenze progettuali avanzate. Secondariamente, perché la manodopera per la posa impone sfide non da poco e non di rado prevede interventi invasivi sulla muratura.

 

Ma c’è una buona notizia: è possibile risparmiare senza pentirsi per il risultato. Come fare? Semplice: raccogliendo più preventivi. Usando il servizio gratuito di Edilnet ti basta un clic per ottenere preventivi non impegnativi delle aziende che installano infissi salvaspazio nella tua zona.

 

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