Piastrelle bagno: quali scegliere?

Scegliere le piastrelle bagno è più difficile di quanto si possa pensare. Il senso comune tende ad assegnare alla scelta dinamiche puramente estetiche: la preferenza va alle piastrelle bagno più belle, o che incontrano il proprio gusto. Tuttavia, vanno considerati elementi di varia natura: dalla funzionalità alla resistenza, alla qualità della messa in posa. Ecco una guida esaustiva per scegliere le piastrelle bagno.

 

piastrelle bagno quali scegliere

 

 

Piastrelle bagno: quali le caratteristiche?

 

Le difficoltà che si incontrano in fase di scelta dipendono da un fatto: le piastrelle bagno devono avere precise caratteristiche, che si differenziano notevolmente da quelle dei rivestimenti per gli altri locali della casa. Caratteristiche che derivano dall’utilizzo particolare che si fa del bagno.

 

piastrelle bagno smaltate

Bassa porosità. Il bagno è senz’altro il locale più umido della casa. Per questo motivo, nonché per ragioni igieniche, le piastrelle per il bagno devono assorbire una quantità minima di acqua. In breve, devono avere una percentuale bassa di porosità.

 

Resistenza agli agenti chimici. Il bagno si sporca spesso e quindi va lavato altrettanto spesso. Gli agenti chimici, come quelli contenuti nei prodotti per la cura della casa, alla lunga rovinano le superfici. Per questo motivo è sempre bene scegliere piastrelle bagno che vantino una buona resistenza agli agenti chimici.

 

Resistenza alle sollecitazioni meccaniche. Per lo stesso motivo, le piastrelle bagno sono soggette a una sollecitazioni maggiori rispetto ai rivestimenti degli altri locali della casa. Sollecitazione che, in verità, spesso si riduce allo sfregamento di pezze, stracci, spugne, tessuti per pulire. Occorre che le piastrelle bagno siano molto resistenti.

 

Piastrelle bagno: come scegliere?

 

Una bella domanda. Chi ha già scelto in passato i rivestimenti ha maturato una certa esperienza, sa come districarsi tra le varie offerte. Per gli altri, è bene fare riferimento ad alcuni elementi che vanno presi in considerazione.

 

piastrelle su bagno effetto pietra

 

Funzionalità e frequenza d’uso. Tutti usano il bagno frequentemente (almeno si spera). Esistono, però, bagni molti utilizzati e bagni meno utilizzati. Dipende, ovviamente, dal numero di persone che abitano la casa. Se la casa è destinata all’utilizzo di una o due persone, è inutile pensare a piastrelle iper-resistenti, che certamente costerebbero di più. Se invece la casa è abitata da una famiglia o da molte persone, è meglio puntare l’attenzione su piastrelle che rispondano in maniera eccellente ai requisiti di resistenza meccanica, resistenza agli agenti chimici etc.

 

Prezzo. E’ un elemento che va preso naturalmente in considerazione, anche perché la varietà in questo senso è enorme. E’ bene scegliere non tanto le piastrelle meno costose bensì quelle che, stanti le esigenze (es. proprio la frequenza d’uso), impongono un esborso minore.

 

Coerenza estetica. I gusti sono soggettivi ma non c’è dubbio: le piastrelle bagno devono essere intonate all’arredamento (e viceversa). Il valore estetico di un’abitazione è dato anche dall’idea di design che c’è dietro, e il bagno non fa eccezione.

 

Piastrelle bagno: i materiali

 

Scegliere le piastrelle per il bagno vuol dire scegliere, prima ancora che la tipologia, il materiale. Le alternative sono principalmente tre.

 

Pietra naturale. Per le caratteristiche richieste dai rivestimenti per il bagno, sarebbe il materiale migliore. E’ infatti nient’affatto poroso, resistente agli attriti. I difetti consistono nel prezzo, che è alto a causa del trattamento complesso cui la pietra è soggetta per diventare completamente liscia, e nell’estetica: molti giudicano l’effetto “naturale” non consono al bagno.

 

Ceramica. E’ il materiale più utilizzato in assoluto in quanto coniuga un prezzo abbordabile con livelli di porosità e resistenza sufficienti. Certo, non è il materiale per piastrelle migliore in assoluto.

 

Gres. E’ un materiale prodotto mediante la cottura dell’impasto ceramico ad altissime temperature. E’ probabilmente il materiale migliore in quanto è poco poroso e molto resistente.

 

Piastrelle bagno: le tipologie

 

In alcuni casi, le tipologie delle piastrelle bagno corrispondono al materiale con il quale sono costruite. In altri casi, a un materiale (es. la ceramica) corrispondono più tipologie. Ecco un elenco esaustivo.

 

Monocottura. Superficie smaltata, ricavate per pressatura mediante un solo processo di cottura. La porosità è media. E’ la tipologia meno costosa.

 

Bicottura. Superficie smaltata, ricavata da due processi di cottura: il primo coinvolge il supporto, il secondo lo smalto. La porosità è discreta, la resistenza alle sollecitazioni meccaniche lo è meno. Per questo motivo, sono utilizzate per i rivestimenti delle pareti.

 

Maiolica. La porosità è buona, tra il 10 e il 20%. Buona resistenza meccanica, sono utilizzate prevalentemente per le pareti.

 

piastrelle bagno grigie

 

Gres porcellanato. Cotte ad altissima temperatura, si caratterizzano per una eccellenza capacità di resistenza all’acqua e una ottima forza. Costano molto, ma sono probabilmente le migliori in circolazione.

 

Gres rosso. Simile alla variante porcellanata, hanno un supporto di colore naturale (rosso) e piuttosto compatto. Non vengono impiegate molto principalmente per motivi estetici.

 

Terzo e quarto fuoco. Il loro punto forte è l’estetica: vantano decorazione a strati, quindi sono soggetti a tre o quattro processi di cottura (uno per ogni strato), a temperature progressive.

 

Piastrelle da bagno: come avviene la messa in posa?

 

La messa in posa è generalmente opera dei tecnici, ma chiunque (certo a suo rischio e pericolo) può cimentarvisi. Ecco una descrizione sommaria delle varie fasi.

 

piastrelle bagno mosaico

 

  • Posa delle piastrelle intere. Si inizia sempre dalle piastrelle intere, quindi da una zona centrale. Si può decidere la disposizione: a scacchiera, regolare, a mosaico etc.

 

  • Taglio e posa delle piastrelle tagliate. A mano a mano che si arriva agli angoli, si tagliano le piastrelle e si posano.

 

  • Controllo continuo della regolarità. Non è una fase vera e propria, bensì un’azione da compiere più spesso possibile, a ogni piastrella. La regolarità della pavimentazione può essere monitorata con una semplice livella.

 

  • Stucco riempi-fughe. Ad almeno ventiquattro ore dalla posa si procedere con il riempimento degli interstizi.

 

  • Applicazione silicone antimuffa sigillante. Questa sostanza va applicata ai bordi del lavabo, della vasca, dei sanitari al fine di evitare il formarsi di aloni o, peggio ancore, infiltrazioni d’acqua.

 

Piastrelle bagno: alcuni prezzi

 

Monocottura: da 4,90 € a 45,00 € per mq.
Bicottura: da 4,90 € a 32,90 € per mq.
Maiolica: da 7,90 € a 60,00 € per mq.
Gres porcellanato: da 8,90 € a 79,00 € per mq.
Gres rosso: da 16,00 € a 32,00 € per mq.
Terzo e quarto fuoco: da 8,00 € a 79,00 € per mq.
Pietra naturale: da 16,00 € a 80,00 € per mq.
Manodopera per la posa: da 25,00 € a 35,00 € per mq.

 

Piastrelle bagno: come poter risparmiare

 

Di seguito, alcuni consigli per risparmiare.

 

Comprendere le proprie esigenze e agire di conseguenza. Come già detto in precedenza, è inutile acquistare piastrelle bagno iper-resistenti se il bagno è relativamente poco utilizzato. Risparmiare vuol dire anche evitare di acquistare il superfluo.

 

Visualizzare vari preventivi. Questo è un consiglio adatto a qualsiasi tipo di acquisto, e le piastrelle bagno non fanno eccezione. In realtà, la variabilità del prezzo riguarda soprattutto la materia prima (appunto, le piastrelle) e meno la manodopera, che costa più o meno lo stesso a prescindere dall’azienda. Anche a partire da quest’ultimo aspetto, però, è possibile rintracciare un’offerta migliore delle altre.

 

 

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