Miniascensori interni: una soluzione per abbattere le barriere architettoniche
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Quando l’accessibilità si incontra con lo stile e il pregio architettonico, si può ben parlare di home comfort a 360 gradi. Protagonisti di questo “salto di qualità” sono, in maniera ormai sempre più diffusa, i miniascensori interni.
I vantaggi dei miniascensori interni
Un’ottima soluzione per rendere un edificio o un singolo appartamento più funzionale, comodo ed esteticamente gradevole, abbattendo ogni tipo di barriera architettonica. Il miniascensore è l’ideale in case private poste su più livelli, ma anche in piccoli condomini, uffici, negozi e qualsiasi tipo di edificio non provvisto di ascensore al momento della sua costruzione. Un impianto che facilita la mobilità quotidiana di tutti, non solo di anziani e persone con disabilità.
Il miniascensore ha alcune caratteristiche che lo distinguono dall’ascensore, anche se la funzione e i benefici sono simili. L’ascensore risponde alla normativa nota come “direttiva ascensori”, che ne definisce gli standard di funzionamento e di manutenzione e ha particolari esigenze di spazio, mentre il miniascensore è regolato dalla “direttiva macchine” e ha una velocità più contenuta, che può raggiungere un massimo di 0,15 metri al secondo.
La versatilità è una delle qualità che lo rendono perfetto per un contesto abitativo: può essere installato in vani molto piccoli ed esistono varianti anche per l’esterno degli edifici. Inoltre, la possibilità di personalizzare le dimensioni e le caratteristiche durante la progettazione sono un valore aggiunto.
Quale miniascensore interno?
KONE – azienda leader globale nella progettazione, realizzazione e manutenzione di ascensori, scale e tappeti mobili e porte automatiche per edifici – offre modelli all’avanguardia che coniugano accessibilità e design raffinato.
Un esempio è il miniascensore Armonico della linea KONE Motus, impianto domestico dal design esclusivo, con un’ampia varietà di allestimenti attuali e ricercati. Per installarlo non occorre uno spazio extracorsa, ovvero quello spazio che deve essere previsto per la testata (spazio all’estremità superiore) e per la fossa (spazio all’estremità inferiore della corsa dell’ascensore).
È quindi possibile installarlo in appoggio sul pavimento, senza ricorrere a lavori strutturali invasivi. Non è munito di gruppo trazione a bordo macchina e di conseguenza è agile e leggero. Utilizza la corrente domestica 220V monofase e ha consumi energetici contenuti.
Armonico coniuga design e versatilità, perché può essere personalizzato nelle finiture e installato in vani grandi e piccoli. Si possono scegliere combinazioni di superfici in legno, laminato e acciaio.
L’allestimento prevede la scelta tra 6 essenze di legni pregiati per le pareti, il cielino con faretti a LED, i profili angolari in alluminio, il corrimano in acciaio inox ergonomico, il pavimento in granito ricomposto, legno o linoleum e la bottoniera con finiture in acciaio inox. Per un tocco di stile in più, si può inserire una parete in vetro, che dona luminosità e un grande impatto visivo.
Se l’ingombro a disposizione è inferiore a 1 metro quadrato, la soluzione più adatta potrebbe essere il modello Armonico Leggero di KONE Motus, il miniascensore che si installa in un vano scala dall’ampiezza minima di 700 mm e profondità di 1.117 mm totali ed è molto più adatto per collegare un appartamento su più livelli.
Il numero di fermate e le dimensioni del miniascensore sono personalizzabili in base alla situazione e alle esigenze di chi lo utilizzerà. La struttura in metallo antisismico è abbinata a pareti laterali in vetro e alla parete di fondo specchiata, per creare uno spazio accogliente, luminoso e sicuro. Si muove in modo fluido a velocità contenuta, ha una bottoniera di comando intuitiva ed è dotato di dispositivo di ritorno al piano e apertura automatica delle porte in caso di blackout elettrico.
Quali incentivi per un miniascensore interno?
Infine, vantaggio non di poco conto, installare un miniascensore permette di accedere alle agevolazioni fiscali legate alle norme sull’accessibilità: IVA al 4%, contributi previsti dalla legge n. 13/1989 e detrazione dalle tasse fino al 36% dell’importo. Installare un impianto domestico è anche un investimento che accresce il valore immobiliare, conservandolo nel tempo.