Stucco epossidico: cosa sapere su vantaggi e costi

Hai mai sentito parlare dello stucco epossidico? Di cosa si tratta? Andiamo a scoprire perché viene utilizzato tantissimo in edilizia!

Lo stucco epossidico è un materiale molto utilizzato in edilizia. Quali sono i suoi vantaggi? Perché viene scelto e quali sono i costi?

 

 

Durante la posa dello stucco epossidico

 

Lo stucco è uno dei più classici materiali impiegati in edilizia. È un materiale molto antico, tradizionalmente usato come finitura, per rivestire, livellare, decorare e, in generale, rendere più gradevoli muri e pareti.

 

Nella storia, ha conosciuto anche alcuni importanti momenti di gloria artistica come, per esempio, nel Seicento e nel Settecento. Durante i periodi Barocco e Rococò, fu infatti molto usato per bassorilievi e per la statuaria decorativa, che risultavano più semplici e meno costosi da realizzare rispetto a manufatti analoghi in marmo o pietra.
Essendo un ottimo legante, spesso è utilizzato anche come materiale di giuntura tra elementi architettonici.

 

Fino a pochi anni fa lo stucco era rimasto di composizione identica a quella dell’antichità: sostanzialmente un impasto di acqua con calce spenta, gesso o cemento.

 

Da sempre a questo impasto di base, sono stati aggiunti – a seconda degli gli usi e delle necessità – altri componenti che ne hanno modificato la consistenza e pigmenti che lo hanno reso variamente colorato.

 

 

Lo stucco, quindi, non può essere considerato un prodotto specifico, ma piuttosto una categoria di materiali diversificati per utilizzo. I tipi di stucco a base gessosa, che non tollerano l’umidità, sono generalmente riservati all’uso in interno, e in particolare alle finiture e alle decorazioni.

 

Lo stucco epossidico, cos’è e quando si usa

 

Lo stucco, dunque, non è un prodotto univoco. Di esso è più corretto parlare al plurale: gli stucchi. Ne esiste, infatti, uno per ogni necessità, diversificato per la sua composizione.

 

Questa diversità è oggi enormemente arricchita grazie alla resina epossidica, un legante potentissimo che consente di amalgamare materiali diversi: sabbie silicee, microsfere vetrose, fibre di vetro, polvere di legno e altro ancora.

 

Spatola che rasa un muro

 

La sua consistenza può essere, inoltre, aumentata con l’aggiunta di additivi acrilici che ne incrementano le caratteristiche di resistenza e lavorabilità. In commercio è disponibile in due possibili varianti, come premiscelato e come bicomponente.

 

Lo stucco epossidico bicomponente è venduto in due differenti contenitori, così da poterne dosare la miscelazione al momento dell’uso. Mentre invece i prodotti premiscelati presentano un dosaggio prestabilito e, per questo, risultano essere più facili e sicuri da impiegare. In generale, questi stucchi non sono particolarmente difficili da usare e per questo sono indicati anche per usi di bricolage.

 

Lo stucco epossidico bicomponente, durante l’impiego, rimane plastico per i primi dieci minuti, poi indurisce e dopo un’ora è pienamente lavorabile. Si può cioè procedere con il carteggio e l’eventuale fresatura e foratura. Per le applicazioni in edilizia le tipologie di stucchi disponibili sono svariate, proprio perché i risultati finali sono molto diversi. Di seguito analizzeremo, più nei dettagli, alcune possibili usi dello stucco epossidico in edilizia.

 

Lo stucco epossidico permette, come uno strucco tradizionale, di mettere in opera rivestimenti e pavimenti, ottenendo però un aspetto più liscio e compatto e una superficie molto più tenace e resistente alle crepe. Consente di sanare egregiamente i giunti di ambienti umidi rivestiti in piastrelle, come bagni, saune, cucine, lavanderie e stirerie. Per queste applicazioni si usa uno stucco epossidico di consistenza superiore a quella dello stucco normale.

 

Per quanto sia più difficile da mettere in opera rispetto a uno stucco tradizionale, ha però irrinunciabili vantaggi per questo tipo di applicazione: non si sporca, mantiene il colore della fuga, evita la formazione di funghi e muffe. Può essere utilizzato egregiamente anche per la giuntura di elementi architettonici. Rispetto allo stucco classico è una soluzione più sicura e resistente, e presenta una maggiore durata nel tempo.

 

Operaio durante la posa di stucco epossidico
Viene utilizzato come elemento per la rasatura di pareti in cartongesso o in gesso rivestito e per migliorare l’aspetto generale di superfici grezze come calcestruzzo, legno e metallo. Come lo stucco classico, è un ottimo riempitivo per buchi ed è utilizzato per nascondere i difetti di una superficie. Ma l’uso edilizio non è il solo uso possibile di questo innovativo tipo di stucco.

 

Nella nautica lo stucco epossidico trova uno dei suoi impieghi elettivi ed è adatto ad essere usato sia nella parte emersa che in quella immersa. Per gli impieghi nella parte immersa dello scafo è addirittura sconsigliato l’uso di qualsiasi altro tipo di stucco, in quanto inefficace e non idoneo allo scopo.

 

L’utilizzo dello stucco epossidico bicomponente nella nautica è perfetto in quanto esso è privo di solventi e quindi non rilascia prodotti tossici e pericolosi per l’ambiente e per l’acqua (sia dolce che salata). Naturalmente occorre che sia miscelato in maniera corretta, per esempio non eccedendo con il catalizzatore, altrimenti lo stucco ne risulterebbe indebolito e destinato a un rapido degrado, fino allo sgretolamento. Con lo stucco epossidico, infine, è anche possibile realizzare componenti in plastica di mezzi di trasporto.

 

Vantaggi dello stucco epossidico

 

Parete stuccata color salmone

 

Lo stucco epossidico presenta molti vantaggi rispetto allo stucco classico. Innanzitutto, come già accennato, l’elevata resistenza a contatto con i liquidi, che lo rende lavorabile anche in presenza di piccole perdite di acqua. È un materiale estremamente versatile. Questa categoria di stucchi comprende alcuni tipi adatti a essere livellati rapidamente anche in caso di superfici estese, perché applicabili a grandi spessori con ampie spatolate. Ma, a seconda delle necessità, esso può essere impiegato anche per finiture leggere, che richiedono una rasatura liscia su strati sottili di materiale.

 

Lo stucco epossidico sopporta, inoltre, temperature molto più elevate rispetto agli stucchi tradizionali, senza subire variazioni strutturali fino a 120/150 gradi. Questo lo rende un materiale adatto anche a contatto con fonti di calore. Per ciò che riguarda la lavorabilità, l’asciugatura è molto rapida: dopo circa 5 minuti lo stucco è asciutto e può già essere lavorato a seconda delle esigenze.

 

La sua resistenza complessiva è eccellente, tanto che lo stucco epossidico può essere rimosso all’occorrenza solo tramite azione meccanica. Per le sue caratteristiche di adesione, riempimento, compattezza e resistenza, lo stucco epossidico è spesso usato nella lavorazione di molti materiali plastici e vetroresine. La sua capacità intrinseca di resistere all’acqua permette anche riparare taniche e serbatoi e lo si impiega con eccellenti risultati per riparare tubi in pvc.

 

Quanto costa lo stucco epossidico

 

In commercio è possibile trovare moltissime marche di stucco epossidico, che si differenziano per qualità del prodotto e caratteristiche. È, altresì, possibile acquistarlo in quantità variabile e in diversi formati. Naturalmente, anche i costi sono molto piuttosto variabili e dipendono principalmente dalla quantità di prodotto acquistata e dal formato, oltre che dalla qualità e dalle caratteristiche specifiche del prodotto. In generale si può dire che il costo dello stucco epossidico è superiore a quello dei collanti, dei riempitivi e degli stucchi normali.

 

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Rispetto a uno stucco tradizionale, può avere un costo fino a dieci volte superiore. Il costo attuale si aggira attorno a una media di 30,00/40,00 euro al Litro, a seconda delle case di produzione. Però, c’è da sottolineare che le prestazioni che è in grado di offrire, sia nell’uso edilizio che negli usi più particolari, la quasi totale inalterabilità e la sua elevatissima durata e resistenza, ripagano ampiamente la differenza di costo. Possiamo dire che, oggi, lo stucco epossidico è diventato un prodotto insostituibile in edilizia e che, per caratteristiche tecniche e praticità, ha praticamente soppiantato lo stucco tradizionale.

 

 

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2 Commenti
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Cosimo
4 anni fa

Ho rifatto i bagni e ora succede che ci sono delle zone di umidità dalla parte opposta al muro mi diceva il rivenditore degli articoli dei sanitari e dei bagni che praticamente è probabile che l’idraulico non ha usato lo stucco epossidico e quindi ci possono essere queste infiltrazioni d’acqua avendo usato solo il silicone. Si può rimediare in tal senso ?e che tipo di stucco epossidico prendere? E’ complicata l’installazione o posso farlo anch’io che non sono un esperto e non ne capisco molto di queste cose??

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