Danno vandalico su vetrina di immobile locato con contratto di locazione ad uso commerciale: cosa fare?

Un atto vandalico ai danni di una vetrina commerciale rappresenta una situazione spiacevole e complessa, sia per il proprietario dell’immobile sia per il conduttore. In questo articolo analizziamo i principali aspetti legali e pratici da affrontare.

 

immagine di una vetrina di un negozio con segni evidenti di atto vandalico

 

Un atto vandalico con danni causati da terzi, in particolare, richiede di sapere come gestire le responsabilità, i risarcimenti e i rapporti con le assicurazioni. Entriamo subito nel merito, analizzando quali sono i passaggi da fare in seguito all’evento e che conseguenze ci sono per proprietario e conduttore.

 

1. Atto vandalico su vetrina: come si identifica la responsabilità del danno?

 

La questione fondamentale riguarda l’individuazione del soggetto tenuto a sostenere i costi per la riparazione della vetrina oggetto dell’atto vandalico. In generale, secondo il Codice civile, la responsabilità per la manutenzione straordinaria di un immobile è a carico del proprietario, mentre quella ordinaria è di competenza del conduttore.

 

Tuttavia, i casi di danno derivanti da eventi imprevedibili (come atti vandalici) possono generare dubbi interpretativi per i quali occorre fare ricorso al principio dell’art. 1588 del Codice civile secondo il quale il conduttore risponde della perdita o deterioramento della cosa locata, salvo che provi che il danno è derivato da una causa a lui non imputabile.

 

Se l’atto vandalico è stato causato da un soggetto terzo e il conduttore può dimostrare di non avere responsabilità diretta, il costo per il ripristino potrebbe spettare al proprietario. Riassumendo, nel caso di una vetrina di un immobile commerciale danneggiata da un atto vandalico:

 

  • Proprietario: potrebbe essere tenuto ad intervenire, essendo responsabile della manutenzione straordinaria della struttura dell’immobile.

 

  • Conduttore: potrebbe essere chiamato in causa se il danno è conseguenza di sue negligenze, come la mancata adozione di misure preventive (es. servizio di sorveglianza o impianto di allarme per la protezione del locale).

 

2. Verificare le coperture assicurative per danno vandalico

 

Un passo cruciale è verificare le polizze assicurative esistenti, sia quelle del conduttore sia quelle del condominio (se l’immobile fa parte di un edificio). Alcuni condomini stipulano polizze che coprono danni a parti comuni o elementi strutturali degli immobili, incluse, in alcuni casi, le vetrine. È essenziale richiedere una copia della polizza per accertare se includono atti vandalici e se i vetri sono coperti.

 

Il conduttore, spesso, stipula un’assicurazione commerciale che copre beni e danni legati all’attività. Tuttavia, queste polizze potrebbero escludere danni ai vetri causa da atti vandalici, a meno che non sia stata sottoscritta un’apposita estensione.

 

Il proprietario può avere una propria polizza sull’immobile che copre danni straordinari. Anche in questo caso, è necessario verificare se gli atti vandalici rientrano tra le garanzie.

 

Se non ci sono coperture assicurative, si potrebbe valutare un accordo tra proprietario e conduttore per condividere i costi, soprattutto se l’evento vandalico è legato al contesto dell’attività del conduttore.

 

3. Denuncia alle autorità e rapporto con le forze dell’ordine

 

È fondamentale segnalare immediatamente l’evento vandalico sulla vetrina alle autorità competenti. La denuncia è indispensabile per avviare eventuali procedure assicurative e per tutelarsi legalmente.

 

Anche se il colpevole è noto, l’assenza di testimoni o di prove dirette potrebbe rendere difficile ottenere un risarcimento. In assenza di responsabilità accertata, il proprietario o il conduttore dovrà gestire autonomamente il danno. In casi ricorrenti di vandalismo, si possono adottare misure preventive come:

 

  • Installazione di vetri antisfondamento;

 

 

  • Contratti con società di vigilanza.

 

4. Rapporti tra proprietario e conduttore

 

Il rapporto contrattuale tra locatore e locatario è regolato dal contratto di locazione. Questo documento può prevedere clausole specifiche sulla gestione di danni straordinari che comportano obblighi per il conduttore e per il proprietario.

 

Se il danno è riconducibile all’attività del conduttore (es. frequentazione di clientela problematica), il proprietario potrebbe richiedere una partecipazione alle spese. Tuttavia, ciò richiede una valutazione caso per caso e potrebbe dar luogo a controversia.

 

In assenza di accordi specifici, il proprietario è solitamente responsabile per danni straordinari che non derivano da colpa del conduttore.

 

5. Come risolvere il problema del danno vandalico su vetrina di immobile commerciale locato?

 

Ecco una sintesi delle azioni da intraprendere:

 

  • Denunciare l’accaduto alle autorità competenti.

 

  • Verificare le polizze assicurative (condominiale, del conduttore e del proprietario).

 

  • Accertare la responsabilità del danno in base alle circostanze e al contratto di locazione.

 

  • Avviare un dialogo tra le parti per trovare una soluzione condivisa in assenza di copertura assicurativa.

 

  • Valutare l’installazione di misure preventive per evitare futuri danni.

 

Gestire un danno vandalico su una vetrina commerciale richiede attenzione agli aspetti legali, assicurativi e contrattuali. La chiave per risolvere il problema è agire tempestivamente, valutare le coperture assicurative e mantenere un dialogo aperto tra proprietario e conduttore per trovare una soluzione equa.

 

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