Controversie sulla qualità dei lavori: consigli per una ristrutturazione con zero problemi

Controversie sulla qualità dei lavori: consigli per una ristrutturazione con zero problemi
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Le controversie sulla qualità dei lavori edili sono piuttosto frequenti. Non altrettanto banale è riuscire a gestirle. In questa guida trovi suggerimenti sul da farsi e su come coprirsi le spalle.

 

Controversie sulla qualità dei lavori edili: consigli per una ristrutturazione con zero problemi

 

In caso di controversie sulla qualità dei lavori edili il committente rimane spesso interdetto e non sa come rimediare o come far valere i propri diritti.

 

Il primo passo consiste nel capire che i lavori edili di ristrutturazione sono scadenti. Può sembrare scontato, ma tale presa di consapevolezza è più complessa di quanto si possa immaginare.

 

Spesso e volentieri, anzi, ricade nell’ambito della soggettività. Eppure, esistono elementi oggettivi che permettono di distinguere un lavoro fatto bene da un lavoro fatto male.

 

Cominciamo ad analizzare questi aspetti.

 

Quali sono gli standard di qualità per i lavori di ristrutturazione?

 

Questi elementi permettono anche di comprendere quali siano gli standard di qualità desiderabili. Dunque, ecco una panoramica di questi elementi. Per inciso, i primi due sono formali, quindi verificabile tramite lo studio della documentazione; gli altri sono sostanziali, verificabili attraverso un approccio più “clinico”.

 

  • Conformità alle normative: i lavori edili di ristrutturazione devono rispettare le normative vigenti in materia di sicurezza, isolamento termico e acustico, e sostenibilità. La presenza di certificazioni e controlli effettuati da tecnici qualificati è un indicatore importante per valutare se il lavoro è stato eseguito a regola d’arte.

 

  • Conformità al progetto: ogni lavoro edile deve seguire in maniera rigorosa il progetto approvato, che comprende planimetrie, specifiche tecniche e disegni esecutivi. Le dimensioni delle stanze, la disposizione degli impianti elettrici e idraulici, e l’uso dei materiali indicati nel progetto devono essere rispettati scrupolosamente.

 

  • Livellamento e allineamento delle superfici: le superfici piane, come pavimenti e muri, devono essere perfettamente livellate e allineate. Un pavimento ben posato non presenterà irregolarità al tatto o alla vista, mentre un muro diritto non avrà inclinazioni evidenti o bozzi. Utilizzare strumenti di misurazione come la livella a bolla è fondamentale per garantire questo risultato.

 

  • Finiture precise e uniformi: le finiture, come intonaci, verniciature o rivestimenti, devono essere applicate in modo uniforme, senza sbavature, imperfezioni o accumuli di materiale. I bordi e gli angoli devono essere definiti e regolari. Questo vale anche per le fughe tra piastrelle o mattoni, che devono essere diritte e dello stesso spessore.

 

  • Solidità delle strutture: un altro elemento cruciale è la solidità degli elementi strutturali, come muri, colonne o solai. Questi elementi devono essere realizzati seguendo standard tecnici precisi e risultare privi di crepe, fessure o movimenti anomali. La corretta posa del calcestruzzo o di altri materiali da costruzione è fondamentale per garantire la sicurezza e la durata.

 

Come dimostrare i problemi di qualità dei lavori edili eseguiti?

 

Ovviamente, per potersi difendere, rivalersi e ottenere quanto dovuto è necessario provare che i lavori siano stati eseguiti male. Ecco come fare.

 

  • Commissionare a un esperto delle relazioni tecniche di un esperto: un perito edile o un ingegnere qualificato ma terzo rispetto all’impresa può redigere una relazione tecnica dettagliata che evidenzia eventuali difetti o non conformità. Questi professionisti utilizzano strumenti di misurazione e verificano che i lavori siano stati eseguiti secondo le normative vigenti e le specifiche progettuali. Tra l’altro, la relazione tecnica, corredata da fotografie e rilievi, è un documento ufficiale che può essere utilizzato in contesti legali o per richiedere interventi correttivi.

 

  • Fotografie e video dei difetti: documentare i difetti visibili con fotografie e video è un metodo essenziale per provare la scarsa qualità dei lavori edili. È importante includere immagini che mostrino chiaramente le irregolarità, come crepe, intonaci mal rifiniti, superfici non livellate, o infiltrazioni d’acqua. Le immagini devono recare la data e, se possibile, essere accompagnate da una breve descrizione dei problemi rilevati per fornire un quadro più chiaro della situazione.

 

  • Verifica della conformità al progetto: confrontare il risultato dei lavori con il progetto originario è un altro modo per dimostrare la scarsa qualità. Se ci sono discrepanze significative tra quanto costruito e quanto previsto dal progetto (come dimensioni errate, materiali diversi o modifiche non autorizzate), queste possono essere documentate attraverso una perizia comparativa tra il progetto e l’opera realizzata.

 

Quali azioni intraprendere in caso di ristrutturazione fatta male?

 

La buona notizia è che, in caso la qualità dei lavori edili sia insoddisfacente, le azioni da intraprendere sono numerose. Ecco le principali:

 

  • Compilare il modulo di diffida ad adempire: è una vera e propria diffida da comunicare via lettera raccomandata o PEC. Essa reca la richiesta, impone un termine (comunque mai inferiore ai 15 giorni), riporta la minaccia di adire per vie legali. È simile a una messa in mora, con l’unica differenza che nella fattispecie l’oggetto del contendere non è un pagamento bensì lo svolgimento di un’azione.

 

  • Mediazione extragiudiziale: questo approccio prevede un incontro tra le parti coinvolte, spesso con l’assistenza di un mediatore, per trovare una soluzione concordata senza andare in tribunale. Il vantaggio è che la mediazione è solitamente più rapida e meno costosa rispetto a un procedimento giudiziario. Tuttavia, ha uno svantaggio: non sempre garantisce un risultato positivo, o vincolante, quindi se l’impresa non collabora, il problema potrebbe persistere.

 

  • Disattendere agli obblighi di pagamento: non pagare l’impresa fino a quando i lavori non vengono completati correttamente può essere un modo per esercitare pressione o comunque per evitare di subire un danno economico, oltre che edilizio. Si tratta comunque di un’extrema ratio, che va sfoderata solo quando le prove della scarsa qualità dei lavori sono schiaccianti, oltre che gravi. Tra l’altro, per legge, alla mancata corresponsione dei compensi deve seguire la citazione in giudizio con richiesta di risarcimento.

 

  • Citazione in giudizio: avviare un procedimento legale contro l’impresa è un’azione formale per ottenere un risarcimento o la correzione dei lavori difettosi. Il vantaggio di questa opzione è che una sentenza legale vincolante può forzare l’impresa a rispettare gli obblighi contrattuali o rimediare economicamente a quanto causato. Tuttavia, i costi e i tempi della causa possono essere poco sostenibili, e c’è sempre il rischio che il tribunale non dia pienamente ragione al committente.

 

Quali sono i diritti del committente in merito alla qualità dei lavori edili?

 

Al committente sono riconosciuti parecchi diritti in merito alla qualità dei lavori edili. Questi sono disciplinati direttamente dal Codice civile. Ecco i riferimenti principali.

 

  • 1667: l’appaltatore, ovvero l’impresa edile, deve eseguire l’opera in osservanza del progetto e deve consegnarla senza vizi di difformità. Come minimo, dunque, il committente può pretendere coerenza con il progetto e conformità alla normativa vigente.

 

  • 1662: il committente può controllare in ogni momento lo svolgimento dei lavori. Si tratta di una garanzia in quanto consente di prendere visione per tempo della scarsa qualità dei lavori.

 

  • 1671: il committente può risolvere il contratto in ogni momento, Se però tale risoluzione non è giustificata, deve rimborsare l’impresa edile per il mancato guadagno.

 

  • 1223: questo articolo del codice civile, molto semplicemente, disciplina l’istituto del risarcimento del danno (per tutte le fattispecie, non solo per quelle relative ai lavori edili).

 

È possibile evitare le controversie sui lavori fatti male?

 

È ovvio che, anche in questo caso, prevenire sia meglio che curare. La domanda da porsi dunque è: come individuare un’impresa affidabile e che garantisca elevati standard qualitativi?

 

Di norma, per evitare problemi legati alla qualità dei lavori edili bisognerebbe “studiare” le varie imprese, verificarne le skill e le competenze. Oggettivamente, un lavoraccio.

 

Molto meglio affidarsi a chi ha già operato una scrematura come ad esempio, il portale specializzato Edilnet.it che conta su un network di professionisti qualificati e certificati.

 

Il vantaggio? Ottenere preventivi online dalle migliori imprese edili di ristrutturazione di zona. Il servizio è gratuito e completo, dal momento che ti dà modo o di verificare l’affidabilità e la serietà delle aziende, leggendo le schede aziendali e le recensioni degli altri clienti.

 

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