Contestazione lavori edili: scarica il modello fac-simile [GRATIS]
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La contestazione dei lavori edili è un passo delicato ma, in alcuni casi, necessario. In questo articolo ti spieghiamo quando e come procedere correttamente e ti offriamo un modello fac-simile di lettera da scaricare gratuitamente.
La lettera di contestazione sui lavori edili non conduce necessariamente al contenzioso legale, ma può anche diventare il primo atto della vicenda giudiziaria (scenario non auspicabile).
Contestare i lavori di costruzione o ristrutturazione diventa indispensabile se le opere sono tali da rendere l’immobile non agibile, poco funzionale, non rispondente agli standard del committente. Ecco perché un modello da compilare e scaricare torna utile se ti trovi (tuo malgrado) in questa situazione.
Lettera di contestazione lavori edili: quando farla?
La lettera di contestazione dei lavori edili è esattamente ciò che sembra: un documento da recapitare alla ditta esecutrice che lamenta errori nell’esecuzione dei lavori e che intima alla risoluzione degli stessi. Contestare ha dunque lo scopo, in prima battuta, di risolvere un problema. O, in seconda battuta, di chiedere un rimborso.
Si tratta di uno strumento a suo modo complesso, delicato nelle conseguenze che genera. Ragione per cui, il suo utilizzo va ponderato con attenzione. Insomma, alla contestazione palese, nero su bianco, si ricorre solo in alcuni casi.
- Ritardo nella consegna dei lavori: quando l’impresa supera i tempi previsti dal contratto senza giustificazione valida, è più che legittimo inviare una lettera di contestazione. Questo vale anche se il ritardo riguarda solo una parte dei lavori ma compromette la fruibilità dell’immobile o causa danni economici rilevanti al committente.
- Vizi dell’opera: se dopo l’esecuzione dei lavori emergono difetti strutturali, funzionali o estetici, è opportuno inviare tempestivamente una contestazione. I vizi possono riguardare materiali scadenti, errori di posa o realizzazioni difformi dalle regole dell’arte. La contestazione va fatta entro i termini previsti dalla legge, per evitare decadenze.
- Non conformità rispetto al progetto: qualora l’opera eseguita non corrisponda a quanto approvato nei disegni progettuali o nel capitolato, il committente ha diritto di far valere le proprie ragioni. La contestazione serve a chiedere il ripristino della conformità o un’adeguata riduzione del corrispettivo pattuito, a seconda dei casi.
- Differenze di interpretazione del contratto: talvolta sorgono divergenze sul significato di alcune clausole contrattuali. In questi casi, una lettera di contestazione può chiarire la posizione del committente e rappresentare un tentativo di componimento bonario. Se non si giunge a un accordo, ciò può costituire base per eventuali azioni legali.
- Semplice inadempimento parziale: anche senza gravi difetti o ritardi generalizzati, è possibile contestare un adempimento solo parziale del contratto. Per esempio, se l’impresa ha omesso di realizzare alcune voci del computo metrico o ha tralasciato lavorazioni accessorie pattuite. La lettera permette di documentare formalmente l’inadempimento e chiedere il completamento.
Il caso più comunque è il ritardo nella consegna dei lavori, che genera fastidio o anche disagio, se il committente lamenta la necessità di fruire dell’immobile entro una certa data.
Cosa fare dopo la contestazione?
Cosa succede una volta che la lettera di contestazione è giunta alla ditta? Gli scenari possibili sono numerosi. Analizziamoli insieme.
- Richiesta di un sopralluogo congiunto: l’impresa, pur non riconoscendo subito le contestazioni, può proporre un sopralluogo congiunto, magari coinvolgendo anche il direttore lavori o un tecnico di parte. Ciò le permette di esaminare direttamente i difetti lamentati e consente a entrambi di avviare una trattativa su come risolverli, evitando l’inasprimento del conflitto.
- Risposta evasiva o silenzio da parte della ditta: se l’impresa non risponde o fornisce spiegazioni vaghe, si entra in una fase delicata. Il silenzio equivale spesso a un rifiuto implicito. Il committente può quindi procedere formalmente con una diffida ad adempiere, sospendere i pagamenti e iniziare a raccogliere prove per un eventuale contenzioso legale.
- Proposta di risoluzione parziale o alternativa: talvolta l’impresa contesta a sua volta alcune pretese del committente, ma si dice disponibile a risolvere parte dei problemi o propone soluzioni alternative. In questi casi può iniziare una trattativa, utile a evitare giudizi lunghi e costosi, purché le condizioni siano accettabili e formalizzate per iscritto.
- Inizio di un contenzioso legale: qualora l’impresa persista nel rifiuto o aggravi la situazione (per esempio abbandonando il cantiere), il committente può rivolgersi a un legale e avviare una causa civile. In parallelo, può chiedere una consulenza tecnica preventiva per documentare i danni e sostenere le proprie ragioni in giudizio.
Lo scenario migliore è, ovviamente, quello in cui l’impresa riconosce la fondatezza della contestazione, accetta le richieste del committente e interviene rapidamente per ripristinare la corretta esecuzione dei lavori.
Come si contestano i lavori edili?
La lettera di contestazione dei lavori edili non dev’essere necessariamente lunga e verbosa. Nondimeno, deve contenere elementi specifici, funzionali a esporre il problema con chiarezza e a presentare con perentorietà le richieste. Ecco una panoramica di questi elementi.
- Indicazione del soggetto mittente: la lettera deve indicare chiaramente chi effettua la contestazione. Va riportato il nome del committente, il suo indirizzo e, se del caso, i riferimenti del tecnico incaricato. Questo serve a rendere inequivocabile l’identità del soggetto che solleva le riserve e a garantire la validità della comunicazione.
- Dati identificativi dell’appalto: è essenziale indicare in modo puntuale i dati dell’appalto: oggetto dei lavori, indirizzo del cantiere, estremi del contratto stipulato. Questo aiuta a circoscrivere il perimetro della contestazione e a collegare senza ambiguità la lettera al rapporto contrattuale in essere tra le parti.
- Descrizione dei fatti contestati: il cuore della lettera è la descrizione puntuale e dettagliata delle problematiche riscontrate: lavori eseguiti male, in ritardo, difformi dal progetto. È importante evitare affermazioni generiche, riportando date, interventi specifici e, se possibile, fotografie o riferimenti a verbali di cantiere.
- Richiesta di intervento e risoluzione: nella lettera va sempre indicata con chiarezza la richiesta: rifacimento dei lavori, eliminazione dei vizi, ripristino secondo progetto, oppure interruzione dei lavori. Deve emergere in modo esplicito cosa si attende dal destinatario affinché la situazione venga sanata entro un termine prestabilito.
- Avvertenza di riserva legale: la contestazione deve contenere anche un’avvertenza circa l’eventuale intenzione di agire per vie legali o di sospendere i pagamenti, se il destinatario non provvede a risolvere le criticità segnalate. Questa clausola rafforza il tono formale e mette in mora l’impresa esecutrice.
- Data e firma del committente: ogni contestazione, per essere valida, deve riportare la data certa e la firma del committente o di chi ne fa le veci. Questo consente di dimostrare con precisione il momento in cui è stata inviata e rafforza la validità probatoria della comunicazione.
Lettera di contestazione lavori in casa da scaricare online
La lettera di contestazione è difficile da scrivere. Nella maggior parte dei casi, potrebbe essere necessaria la consulenza di un avvocato esperto in gestione contenziosi edilizia e immobiliare. Allo stesso tempo, è possibile utilizzare dei modelli come esempio, da modificare alla bisogna.
Ecco, dunque, un modello di Lettera di contestazione lavori edili pronta per il download gratis.