Come scegliere la giusta classe antieffrazione degli infissi?

Sai che la classe antieffrazione è uno dei parametri di base per misurare le performance degli infissi e garantirsi sicurezza e serenità? Se vuoi capire come funziona e quale scegliere per la tua abitazione, non ti resta che proseguire con la lettura.

La classe antieffrazione degli infissi è un criterio di classificazione che serve a misurare in quale modo il prodotto evita, o almeno rende più improbabile, una violazione del domicilio.

Qui sotto trovi una panoramica completa e una spiegazione dettagliata dei casi in cui è preferibile una classe piuttosto che un’altra.

Classe antieffrazione degli infissi: un elemento da non sottovalutare

La classe antieffrazione degli infissi, similmente a quella relativa alle porte, è un indicatore della capacità del serramento di resistere ai tentativi di apertura forzata e scasso. È dunque un parametro fondamentale per garantire la sicurezza ai locali, per evitare violazioni di domicilio, per proteggere l’incolumità delle persone e scongiurare furti.

Tutto ciò, a maggior ragione se si considera l’aumento della microcriminalità e la suscettibilità di alcuni contesti. Il riferimento è in particolare agli edifici posti in una zona isolata e/o poco illuminata, e magari posto al pian terreno.

La classe antieffrazione è dunque un parametro da non sottovalutare, e che anzi merita di essere integrato nel processo di acquisto degli infissi.

Le classi di antieffrazione degli infissi e relative applicazioni

Esistono svariate classi di antieffrazione, ciascuna delle quali garantisce protezione da un determinato tipo di approccio o di strumento. Dunque, è bene fornire una panoramica dettagliata, una lista delle classi e relative applicazioni.

• Classe RC1: garantisce una protezione base contro tentativi di effrazione che utilizzano la forza fisica, come calci o spallate. È indicata per porte e finestre situate in zone a basso rischio di criminalità, come interni di edifici o appartamenti posti a piani elevati. Le applicazioni tipiche includono locali commerciali interni e abitazioni in contesti protetti.

• Classe RC2: offre una maggiore resistenza rispetto alla classe antieffrazione RC1, in quanto protegge contro tentativi di effrazione con strumenti semplici, come cacciaviti, tenaglie e cunei. È adatta a case unifamiliari, appartamenti e uffici situati in aree residenziali. Garantisce un livello di sicurezza sufficiente per ingressi principali e finestre al piano terra.

• Classe RC3: resiste a tentativi di effrazione con strumenti avanzati, come piedi di porco. Questa classe è consigliata per abitazioni e locali commerciali che richiedono una protezione maggiore, come case indipendenti in zone isolate o edifici commerciali con beni di valore. Gli infissi di classe RC3 sono ideali per ingressi secondari e finestre facilmente accessibili.

• Classe RC4: protegge contro effrazioni eseguite con strumenti elettrici portatili di maggiore potenza, come trapani e seghe. È indicata per edifici con elevati requisiti di sicurezza, come gioiellerie, banche e archivi. Gli infissi di questa classe sono idonei per locali che contengono oggetti di valore significativo o informazioni sensibili.

• Classe RC5 e RC6: garantiscono resistenza a tentativi di effrazione con strumenti elettrici potenti e sofisticati, compresi seghetti alternativi, trapani ad alta velocità e persino ordigni esplosivi. Sono pesanti per edifici con necessità di sicurezza estremamente elevata, come centrali elettriche, impianti industriali e strutture militari. Dunque, non viene utilizzata in contesti residenziali.

Cosa valutare prima di scegliere gli infissi?

La classe antieffrazione è un parametro fondamentale nella scelta degli infissi, come abbiamo visto, ma non è certo l’unico.

Dunque, ecco una panoramica degli elementi da considerare, se lo scopo è garantirsi un infisso esteticamente gradevole, funzionale ed efficiente.

• Conformazione del vetro: è un criterio cruciale nella scelta degli infissi. Il vetro può essere singolo, doppio o triplo. Il vetro doppio o triplo offre un migliore isolamento termico e acustico, riducendo i consumi energetici e migliorando il comfort abitativo. Inoltre, il vetro può essere trattato per avere proprietà specifiche, come la resistenza agli urti (vetro temperato) o la capacità di filtrare i raggi UV (vetro basso emissivo).

• Materiali: la scelta dei materiali degli infissi influisce notevolmente sulla loro durata, manutenzione e prestazioni. Gli infissi in PVC sono apprezzati per la loro resistenza agli agenti atmosferici e la bassa manutenzione, oltre a essere economici. Gli infissi in legno offrono un eccellente isolamento termico e un carattere naturale, ma richiedono maggiore manutenzione. Gli infissi in alluminio sono robusti e durevoli, con ottime proprietà di isolamento termico se dotati di taglio termico, ma possono essere più costosi.

• Sistema di apertura: determina la praticità e la sicurezza d’uso. I principali sistemi includono le finestre a battente, scorrevoli e a ribalta. Le finestre a battente sono tradizionali e offrono una buona tenuta, ma richiedono spazio per l’apertura. Le finestre scorrevoli sono ideali per spazi limitati, ma possono avere minore tenuta termica. Le finestre a ribalta combinano praticità e sicurezza, permettendo un’adeguata areazione senza compromettere la sicurezza.

A chi rivolgersi per la scelta degli infissi più sicuri?

Il montaggio degli infissi è un’attività troppo complessa per giustificare il fai da te. Il rischio è vanificare le potenzialità delle classi antieffrazione, esponendo sé stessi e la propria famiglia a pericoli insostenibili.

Il consiglio, dunque, è di rivolgersi a un esperto. Nello specifico, a un’azienda specializzata che sia allo stesso tempo competente e poco costosa.

Come fare? La soluzione migliore è affidarsi ai portali come Edilnet.it: una garanzia di qualità, poiché operano una stringente selezione a monte, ma anche di risparmio, in quanto permettono di chiedere preventivi online omogenei e facili da confrontare.

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