Come arredare un open space per organizzarlo al meglio

Hai un open space? Possiamo suggerirti dei trucchi e consigli su come arredarlo nel migliore dei modi. Non bisogna in alcun modo sottovalutare la sua incredibile comodità. Tuttavia, è bene non commettere al contempo alcuni errori, come quello di “riempirlo” eccessivamente. Dov’è il trucco? Organizzarlo al meglio in fase di progettazione e comprendere di cosa abbiamo bisogno, senza dimenticare l’importanza della suddivisione degli ambienti.

La fase di progettazione di un open space

Prima di tutto, è bene capire il significato di open space. Parliamo, infatti, di un appartamento unico, con una metratura ridotta o ben precisa: di conseguenza, dobbiamo includere la camera da letto, la cucina, il salotto, lo studio. Vivere in un unico ambiente ha i suoi vantaggi: gli open space sono facili da pulire, ma non tanto da arredare. Il motivo? Dobbiamo giocare d’astuzia in fase di progettazione.

Ciò significa che, ancor prima di andare a fare spese per l’arredo e gli accessori, necessitiamo di un po’ di pazienza: soprattutto, di attenzione. Il motivo è che non è così facile, e può spesso risultare snervante, soprattutto per chi necessita di alcuni comfort. L’organizzazione però è tutto, e in particolare possono tornare utili le seguenti domande.

• A quali funzioni del salotto e della cucina non posso rinunciare?
• Come posso suddividere lo spazio?
• Quali sono le parti più funzionali di un open space?

È un ottimo punto di partenza per iniziare comprendere cosa significhi arredare un open space.

L’arredo di un open space

Pianificare il nostro open space significa decisamente prenderci del tempo per immaginare come sarà la casa. Ogni zona dovrà essere suddivisa sulla base dei bisogni: chi lavora in casa, necessita di una scrivania, un piccolo angolo studio. Ovviamente, non possiamo in alcun modo esagerare con l’arredo e con gli accessori: dobbiamo tenere in considerazione lo spazio a disposizione.

Potrebbe essere utile scoprire Arredamento MD, per iniziare a farsi un’idea delle tendenze del momento, senza tuttavia rinunciare al proprio stile preferito. Alcuni mobili non possono proprio mancare: il letto, il divano, una parete attrezzata. E proprio la parete attrezzata è uno dei trucchi più sfruttati per suddividere gli spazi dell’open space, in modo tale da non vivere in un unico ambiente.

Come suddividere poi gli ambienti senza che si noti troppo l’effetto? Dobbiamo assolutamente evitare un risultato disordinato. Pertanto, possiamo sfruttare piante, librerie, tappeti, arredi modulari. L’importante è anche lasciare spazio tra le zone, in modo tale che non tutto sia vicino e che il risultato finale non sia “soffocante”.
Un consiglio che diamo è di puntare allo stile moderno per un motivo: arredo semplice, dalle linee pulite e quasi minimal. Possiamo ovviamente giocare con la luce e le nuance, dal bianco al grigio tortora.

Qual è lo stile migliore per l’open space? I colori migliori

Lo stile di un open space è prettamente personale. C’è ovviamente chi preferisce uno stile più classico o moderno, o chi punta tutto sullo shabby chic o l’industrial, in pieno stile newyorchese. Uno stile predefinito non esiste, ma ci sono dei colori e delle sfumature che possiamo usare per conferire una sensazione di comfort all’ambiente. La parola d’ordine è, tuttavia, coerenza: non possiamo strafare o esagerare con le note di colore, altrimenti avremo un effetto “accozzaglia”.

L’illuminazione di un open space

Come in tutte le case, l’illuminazione non deve essere sottovalutata. Cosa significa? Dobbiamo prestare la massima attenzione a cosa scegliere: consigliamo le applique moderne, magari a LED, che consentono di risparmiare e supportano l’ambiente. Da evitare i lampadari grandi, che possono pesare eccessivamente sull’ambiente e dare un senso di “ingombro”. In genere, basta una luce centrale per illuminare un open space nel migliore dei modi.