Il bonus ristrutturazioni confermato anche nel 2022
Scopri il contenuto di questa pagina in breve
- L’Ecobonus, il Sismabonus ed il Sismabonus Acquisti
- Il bonus ristrutturazioni ed il bonus verde vediamo cosa sono e come ne possiamo usufruire
- I bonus che subiranno un cambiamento: Bonus facciate e Bonus mobili
- Il decreto antifrode e come impatta sul superbonus e sul bonus casa
- Può un contribuente in regime forfettario usufruire dei bonus?
È ormai cosa risaputa della riconferma del Bonus in fattura per la ristrutturazione di casa e per tutti i bonus inerenti, dalla ristrutturazione all’ecobonus. Vediamo nel dettaglio a cosa corrispondono alcuni bonus, e quali sono le restrizioni applicate.
L’Ecobonus, il Sismabonus ed il Sismabonus Acquisti
Partiamo dal primo, l’Ecobonus, questo incentivo concede una detrazione pari, generalmente, al 50% od al 65% a seconda ovviamente degli interventi che si andranno a svolgere. Per quanto riguarda gli edifici condominiali ed anche alcuni specifici interventi la detrazione di cui si potrà beneficiare aumenta fino a salire al 75% od anche al 85%. L’ecobonus vuol far agevolare tutti quegli interventi che tendono ad aumentare il risparmio energetico dell’intero edificio, il tetto massimo di spesa entro cui si usare il bonus è di 100,000€
Per quanto concerne invece il Sismabonus si applicano le stesse detrazioni dell’Ecobonus ma ovviamente applicate solamente a tutti gli interventi di consolidamento strutturale al fine di ridurre il rischio di danneggiamenti o crolli in caso di scosse sismiche. Questo Sismabonus si applica solamente nelle zone con fascia di rischio 1,2 o 3 ed il tetto massimo di spesa è di 96.000€.
Il Sismabonus acquisti invece è applicabile solo su acquisti di immobili, nuovi o ristrutturati, questi immobili dovranno però essere venduti da un’impresa di ristrutturazione o un’impresa di costruzione, ovviamente questi immobili devono essere antisismici e risiedere nelle zone a rischio 1 2 o 3 come abbiamo detto antecedentemente.
Il bonus ristrutturazioni ed il bonus verde vediamo cosa sono e come ne possiamo usufruire
Il bonus ristrutturazione è quello maggiormente versatile sia per un condominio che per una casa privata poiché questo agevola la realizzazione di tutti gli interventi che rientrano nella manutenzione straordinario per quanto riguarda la casa privata ed anche in quella ordinaria solamente per quanto concerne i condomini, degli interventi più comuni abbiamo il risanamento, il recupero patrimoniale, l’abbattimento delle barriere architettoniche o la bonifica dell’amianto e molto altro, l’agevolazione consente una sconto in fattura del 50% con un tetto di spesa che è pari invece a 96.000 €
Andiamo invece al bonus verde, il bonus verde come appunto dice il nome, è un bonus che consente di rifare giardini, prati, balconi, terrazze, aree verdi e rifarle ex novo o comunque migliorarle ed aggiornarle. La detrazione per questo bonus è del 36% e la spesa è pari a 5.000 € per singola unità immobiliare.
I bonus che subiranno un cambiamento: Bonus facciate e Bonus mobili
Per adesso abbiamo parlato però solamente dei bonus che rimangono uguali che quindi non cambiano negli interventi o nel tetto massimo di spesa o nella detrazione in fattura. I due bonus che dovrebbero cambiare dal 2022 sono il bonus facciate ed il bonus mobili.
Il bonus facciate è quell’incentivo che ci permette di rinnovare una facciata di un edificio che è visibile dalla strada o comunque da un suolo pubblico, quello che cambia in questo incentivo non è il tetto massimo che rimane sempre illimitato per questo tipo di intervento bensì la detrazione del bonus stesso, se fino al 31 dicembre 2021 la detrazione è fissata al 90% della spesa nel 2022 questa dovrebbe abbassarsi ed essere del 60%.
Vediamo invece il bonus mobili, il bonus mobili è l’unico incentivo che ha bisogno di un’altro per potersi attivare ovvero il bonus mobili ha bisogno necessariamente del bonus ristrutturazioni. In parole povere chi beneficia del bonus per la ristrutturazione può beneficiare anche del bonus mobili, questo bonus mobili permette ad un condominio una persona o comunque a chi decide di ristrutturare il proprio immobile di avere uno sconto di circa il 50% sull’acquisto di elementi d’arredo nuovi o anche su elettrodomestici.
Quello che dovrebbe cambiare in questo bonus non è la percentuale di detrazione bensì, al contrario del bonus facciate, quello che cambia è il tetto massimo di spesa, se prima era stato fissato per un valore di 10.000€, aumentato poi a 16.000€ nel 2021, nel 2022 dal 1 gennaio questo dovrebbe essere ridotto a circa 5.000€.
Il decreto antifrode e come impatta sul superbonus e sul bonus casa
C’è una novità nel decreto legge uscito di recente in cui si parla appunto di decreto anti frode, questo decreto antifrode dovrebbe essere applicato a tutti i bonus casa di cui abbiamo parlato fino adesso compreso il super bonus 110%.
Questo decreto è stato ideato per regolamentare in maniera decisa e ferrea l’utilizzo degli incentivi riguardanti tutto il settore dell’ edilizia. La parte più importante in questo decreto è quella in cui si parla dei listini di prezzo, questi ultimi sono stati aggiunti nei bonus per evitare che le imprese edilizie lievitino i costi delle fatture con intenti fraudolenti quindi tutti gli interventi avranno un listino prezzi da non superare.
Può un contribuente in regime forfettario usufruire dei bonus?
I soggetti che sostengono, negli anni 2020 e 2021, spese per gli interventi elencati al comma 2 dell’articolo, possono optare per lo sconto o per la cessione del credito invece che della detrazione diretta, per le spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di efficienza energetica, di adozione di misure antisismiche, di recupero o di restauro della facciata degli edifici esistenti, di installazione di impianti fotovoltaici e di installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
L’Agenzia delle Entrate ha inoltre precisato che la possibilità di scegliere bonifici o sconti in fattura coinvolge tutti i potenziali beneficiari della detrazione, compresi coloro che non possono effettivamente beneficiarne, perché non tenuti al pagamento delle imposte, come nel caso dei contribuenti forfettari. Ciò significa che anche i contribuenti soggetti a regime forfettario possono richiedere sconti in fattura o stanziamenti di credito, purché le spese siano sostenute nel 2020 e nel 2021 (salvo proroghe) al fine di realizzare determinate tipologie di interventi edilizi.
Autore: Realizzazione Siti Web Roma