Scegliere una carta da parati ecologica e priva di agenti inquinanti
Perché è così importante scegliere una carta da parati ecologica? Che vantaggi offre? Cerchiamo di scoprirlo!
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Uno degli strumenti più efficaci ed economici per dare un’aria fresca e dinamica ad un interno è quello di utilizzare una carta da parati. Trasformatasi nel corso degli ultimi decenni la carta da parati è oggi un fantastico mezzo per trasformare completamente lo spazio abitativo. I materiali odierni sono incomparabilmente migliori di quelli che venivano utilizzati anche solo una generazione fa, essendo ora spesso lavabili, resistenti all’umidità e allo sporco, e con capacità di insonorizzazione e termiche non trascurabili.
L’aspetto e le qualità del materiale non sono però tutto, dal momento che salute e ambiente sono aspetti estremamente importanti da considerare, dato che passiamo infatti lunghe ore in ambienti con tali tappezzerie, assorbendo diverse sostanze dall’aria attraverso il nostro sistema respiratorio e la pelle.
Se queste si rivelano nocive o dannose, è possibile che si riscontrino vari tipi di patologie, come allergie, irritazioni cutanee, nausea, mal di testa, problemi respiratori, attacchi di asma o sensazioni d’intorpidimento. I sistemi immunitari e ormonali possono anche essere influenzati da tossine e inquinanti ambientali.
Per questo motivo è importante scegliere una carta da parati priva di sostanze nocive, e possibilmente ecocompatibile e riciclabile, dato che per quanto bella, ad un certo punto, come il resto dell’arredamento, anche questa andrà sostituita.
Esistono oggigiorno diversi tipi di certificati che vi possono aiutare a scegliere il giusto modello, ma le carte da parati completamente prive di sostanze nocive e riciclabili, sono ancora purtroppo un’eccezione sul mercato.
Tipi di carta da parati e possibili agenti inquinanti
Per poter scegliere in modo ponderato, è opportuno capire prima quali tipi di carta da parati siano presenti sul mercato e quali rischi possano annidarsi dietro ognuno di questi.
Vediamo dunque le varie tipologie di carta da parati:
Tappezzerie a base di carta
Questi modelli sono costituiti da uno o più strati di carta o da uno strato di carta fodera con un materiale di superficie di altro tipo, ad esempio fibre vegetali o vinile, con varie stampe o rifiniture.
La qualità della carta è ovviamente un fattore decisivo: quelle a base di fibre di legno e cellulosa, carta naturale o riciclata sono quelle meno contaminate e più rispettose dell’ambiente.
Tappezzerie in tessuto non tessuto (TNT)
La carta da parati TNT è composta da cellulosa e fibre tessili. Con le fibre tessili naturali, solitamente non trattate chimicamente e mescolate con la cellulosa, il rischio di inquinamento è davvero ridotto.
Alcuni produttori utilizzano però plastificanti sintetici e fibre di poliestere, potenzialmente inquinanti. Tenete presente poi che i trattamenti superficiali, come colorazioni, rilievi e finiture, possono anch’essi contenere sostanze nocive.
Tappezzerie in vinile
Le carte da parati in vinile hanno solitamente uno strato di base in tessuto non tessuto e sono poi trattate con un rivestimento in polivinilcloruro (PVC) o poliuretano (PU) che le rende lavabili. I rischi di inquinamento della plastica sono ben documentati. Anche se certificate come non tossiche, la loro valutazione ecologica non è generalmente favorevole. Le carte da parati in vinile non assorbono l’umidità, e senza un’aerazione sufficiente è pertanto possibile che si formino delle muffe. Inoltre, le speciali colle a dispersione necessarie per applicarle alla parete possono contenere fungicidi.
Tappezzerie in materiali naturali
I materiali naturali come ad esempio il bambù, il sughero o il legno sono un’ottima scelta chi cerca una carta da parati ecocompatibile e priva di agenti tossici. Questi materiali hanno infatti uno strato portante a base di carta a basso rischio di inquinamento, vantano eccellenti caratteristiche climatiche e possono essere generalmente riciclate.
Carte da parati tessili
Fibre naturali come lana, cotone, lino, o iuta, se provenienti da colture biologiche e prive di sostanze chimiche sono un’ottima scelta, dal momento che sono non trattate e tinte con sostanze naturali e non pericolose.
Talvolta però le carte da parati tessili e sintetiche vengono trattate con sostanze specifiche come le resine poliuretaniche per aumentarne la resistenza alla lacerazione o con agenti in grado di proteggere le fibre contenenti formaldeide e fungicidi. Questi tipi di tappezzeria tendono inoltre a raccogliere polvere, il che le rende meno adatte a chi soffre di allergie.
Regole di base per scegliere una carta da parati sana rispettosa dell’ambiente
I materiali naturali sono sicuramente i più indicati per garantire la salute e fare una scelta eco sostenibile. Occorre però fare attenzione alla filiera, dato che anche durante la coltivazione di materie prime come cotone, legno, bambù, sughero o erbe, non devono essere utilizzati fungicidi, pesticidi o erbicidi.
Meno materiali sintetici vengono utilizzati, meglio è. La carta straccia riciclata, la cellulosa, i tessuti naturali e le fibre vegetali sono invece materiali ecocompatibili e occorre fare attenzione alle informazioni fornite dal produttore sui materiali utilizzati nel processo di produzione e a quali standard si attiene.
Una delle pochissime carte da parati che risponde a questi requisiti è ad esempio la carta da parati Veruso Lino della ditta Carta da parati degli anni 70 composta principalmente da lino, una materia prima che richiede pochissima acqua per crescere. Priva di coloranti artificiali e di agenti chimici è una delle prime carte da parati al mondo ad essere interamente compostabile e ad aver ottenuto il prestigioso certificato “STANDARD 100 di OEKO-TEX”.
Qualunque sia la vostra scelta, per una tappezzeria davvero sostenibile fate attenzione che questa contenga coloranti vegetali, inchiostri da stampa senza solventi e leganti naturali, come ad esempio la gomma naturale. Una casa sana necessita di scelte oculate!