Cos’è il conto termico, come si ottiene e quali interventi sono ammessi?
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Il conto termico è un incentivo interessante per chi vuole realizzare interventi di efficientamento energetico. Ma in cosa consiste esattamente e come si accede alle agevolazioni? Ne parliamo qui.
Per capire quali sono i benefici del conto termico dobbiamo prima avere chiaro come funziona, presentando i requisiti e la documentazione necessaria.
In chiusura, non mancherà qualche consiglio per risparmiare sulla realizzazione degli interventi e sulla richiesta dell’incentivo.
Cos’è il conto termico 2024 e come funziona?
Il conto termico è un incentivo erogato dal GSE, Gestore dei Servizi Elettrici. A differenza della maggior parte degli incentivi riguardanti interventi di carattere più o meno edile, non si basa su un sistema di detrazione bensì su un finanziamento a fondo perduto.
In buona sostanza, il richiedente non è chiamato a detrarre parte della spesa dall’IRPEF ma riceve, a compensazione della spesa già effettuata, un contributo in denaro.
Il conto termico si caratterizza per l’assenza di limiti temporali. Gli incentivi “classici” coprono interventi realizzati in un determinato periodo, il conto termico copre gli interventi ammessi a prescindere dalla data di realizzazione. I limiti comunque non mancano.
Su tutti, quello economico. Gli incentivi, infatti, vengono erogati fino all’esaurimento del fondo, che è pari a 900 milioni di euro per ciascun anno solare.
Il conto termico può essere fruito dalle pubbliche amministrazioni e dai privati. Nel primo caso, a essere coperti sono gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Nel secondo caso, a essere coperti sono gli interventi che consentono la produzione autonoma di energia (es. installazione pannelli fotovoltaici).
Quali sono gli interventi ammissibili nel conto termico?
Come appena specificato, gli interventi variano in base alla natura del soggetto richiedente. In questa guida ci occuperemo principalmente del conto termico per cittadini e imprese, piuttosto che di Pubblica Amministrazione.
Specifichiamo, però, che con questo termine, il legislatore (almeno in questo caso specifico) intende anche gli ex Istituti Autonomi Case Popolari e le Cooperative di abitanti iscritte all’Albo delle società cooperative, le Società a patrimonio interamente pubblico e le Società cooperative iscritte nei relativi albi regionali.
Per privati, invece, il legislatore intende le persone fisiche, le imprese (soggetti titolari di reddito d’impresa o reddito agrario), i condomini.
I soggetti privati possono accedere all’incentivo per i seguenti interventi.
- Installazione di collettori solari termici, anche collegati a sistemi di solar cooling;
- Sostituzione di impianti esistenti con impianti che utilizzano pompe di calore elettriche, a gas, geotermiche;
- Sostituzione di impianti esistenti con impianti che generano calore a partire dalla caldaia a biomassa;
- Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua con pompa di calore;
- Sostituzione di impianti esistenti con sistemi ibridi ma che si basano comunque sulla pompa di calore.
La normativa è comunque complicata, soprattutto per quanto concerne le caratteristiche che questi impianti devono possedere. Il consiglio è di consultare l’allegato 1 del D.M. 16/02/2016 e precisamente gli articoli dall’1 al 2.5.
Per inciso, le pubbliche amministrazioni possono accedere all’incentivo anche per interventi di carattere più edilizio, es. quelli finalizzati al miglioramento dell’isolamento termico.
Una domanda a questo punto sorge spontanea: a quanto ammonta l’incentivo? La risposta più corretta è: dipende. Nello specifico, dipende dall’efficienza degli impianti realizzati.
Di base, si va da un minimo del 40% a un massimo del 65% per i privati, fino al 100% per la PA. Trovate tutte le informazioni, con tanto di formula per il calcolo, nell’allegato 2 del decreto.
Conto termico: documentazione e modalità di accesso
La richiesta di accesso al conto termico è relativamente semplice, a tal punto che può essere inviata non solo da un tecnico specializzato, e quindi delegato, ma anche dal committente medesimo.
Il consiglio, ovviamente, è di fare riferimento sempre e comunque a un esperto, visto che l’errore è comunque dietro l’angolo.
Ad ogni modo, per la richiesta va inoltrata mediante l’applicativo informatico predisposto dal GSE, ovvero il PortalTermico. Si tratta di compilare dei moduli e allegare la documentazione richiesta.
Ecco una lista dei principali documenti da allegare.
- Attestati di certificazioni di conformità;
- Schede tecniche dei componenti e delle apparecchiature installate;
- Fatture e ricevute di bonifici che attestano le spese sostenute;
- Delega firmato dal richiedente, nel caso in cui questi abbia fatto riferimento a un professionista per l’invio della domanda;
- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui il richiedente dichiara di non percepire incentivi “contrastanti” con quelli concessi dal conto termico;
- Certificato di ottenimento del titolo autorizzativo (ove previsto).
Trovate tutte le informazioni relative alla documentazione e alle modalità di invio nell’articolo 6 del decreto.
Badate bene: il conto termico, a differenza dei bonus edilizi, non ha una scadenza. Allo stesso tempo, è necessario osservare delle tempistiche. Nello specifico, la domanda va inviata entro 60 giorni dal termine dei lavori.
Infine, una precisazione. Il conto termico attuale è il secondo della sua tipologia ad essere varato. Non a caso, è noto anche come conto termico 2.0. È previsto il varo di un conto termico 3.0, ma le tempistiche (e le novità) sono ancora sconosciute.
Conto termico: come risparmiare?
Come abbiamo appena spiegato, è sempre bene fare riferimento a un professionista, e quindi a un delegato per l’invio della domanda. Il rischio di commettere un errore, e quindi veder sfumata la possibilità di accedere al conto termico, è infatti piuttosto alto.
Tutto ciò, al netto degli sforzi del GSE di semplificare la richiesta. Ha persino elaborato un percorso, una sorta di mappa, per consentire a chiunque di districarsi nelle tantissime informazioni relative al conto termico: interventi ammissibili, calcolo dell’incentivo, moduli, documentazioni etc.
Qualcuno potrebbe obiettare che i professionisti costano. Non c’è alcun dubbio su questo. Come non c’è dubbio sul fatto che, anche in questo caso, è possibile risparmiare.
Basta utilizzare con saggezza i preventivi. Il trucco sta nell’ottenere diverse offerte da più professionisti, confrontare le parcelle e scegliere quella più conveniente.
Contattare i professionisti uno per uno può essere faticoso e stancante. Il consiglio, dunque, è di fare riferimento ai portali di richiesta preventivi come Edilnet.it.
Compilando il form per chiedere preventivi online riceverai le proposte di tecnici esperti in conto termico, facili da analizzare e in forma omogenea: sta a te confrontarle senza impegno.