Cosa si intende per tetto a falda e come è fatto?

Il tetto a falde è un tipo di tetto comune, che si declina in diverse tipologie, ciascuna con i propri pro e i propri contro. Ne parliamo qui, fornendo una panoramica completa e offrendo qualche consiglio per risparmiare senza compromettere la qualità dell’installazione.

 

Costruzione stile bungalow con tetto a falde e tegoli rossi.

 

Il tetto a falda è una tipologia di tetto non solo comune ma anche molto impattante. Nello specifico, conferisce un carattere tradizionale all’edificio, aumentandone il valore estetico. Non di meno, garantisce alcuni vantaggi dal punto di vista funzionale.

 

Dunque, immergiamoci nell’argomento, presentando le caratteristiche che rendono così peculiare il tetto a falda, descrivendo le varie tipologie e facendo il punto sui pro e i contro.

 

Che cos’è il tetto a falda e in cosa è diverso dal tetto piano?

 

Partiamo dalla base, ovvero da una definizione diretta di tetto a falda. Per tetto a falda di intende una copertura inclinata composta da una, due o più superfici inclinate che convogliano l’acqua verso grondaie e pluviali.

 

A differenza del tetto piano, che presenta un’inclinazione minima e si sviluppa in orizzontale, il tetto a falde si distingue per la sua struttura più articolata e per il suo impatto estetico, spesso associato a un’architettura tradizionale o residenziale.

 

Una delle principali differenze funzionali risiede nella gestione dell’acqua: il tetto piano richiede un sistema di drenaggio più complesso, mentre il tetto a falde sfrutta la gravità per smaltire rapidamente pioggia e neve.

 

Ciò comporta una maggiore durabilità e minori interventi di manutenzione nel tempo. Dal punto di vista energetico, però, il tetto piano consente una migliore usabilità in termini di impianti solari o utilizzo dello spazio superiore.

 

Il tetto a falde, sebbene più costoso nella fase di costruzione e più complesso da realizzare, offre un’elevata protezione dagli agenti atmosferici e una buona ventilazione naturale. Tuttavia, può risultare meno adatto a edifici moderni dallo stile minimalista o a contesti urbani con vincoli di altezza.

 

Quali sono le tipologie di tetto a falde?

 

Entriamo nel vivo del discorso e forniamo una panoramica esaustiva delle tipologie di tetto a falda attualmente a disposizione. Per inciso, nella maggior parte dei casi si differenziano per il numero di falde.

 

Tetto a falda unica

 

Il tetto a falda unica, o mono-falda, si caratterizza per la sua semplicità: è formato da un’unica superficie inclinata che scende in una sola direzione. È una soluzione molto apprezzata per le sue linee moderne e per la facilità con cui può essere installato, soprattutto in strutture secondarie o ampliamenti.

 

Dal punto di vista dei vantaggi, è sicuramente uno dei tetti più economici e richiede poca manutenzione. Inoltre, favorisce un buon deflusso dell’acqua piovana, soprattutto se ben orientato. Tuttavia, può risultare poco armonioso dal punto di vista estetico in contesti più tradizionali, e talvolta non garantisce una ventilazione ottimale degli spazi sottotetto.

 

Tetto a capanna

 

Molto diffuso nelle abitazioni residenziali, il tetto a capanna si riconosce per le sue due falde inclinate che si incontrano in un colmo centrale. Questa forma simmetrica è tra le più classiche e riconoscibili dall’immaginario collettivo.

 

La sua struttura garantisce una buona protezione da pioggia e neve, un’ottima stabilità e un’estetica equilibrata che si adatta a diversi contesti architettonici. Tuttavia, richiede un investimento superiore rispetto alla falda unica e può complicare la gestione degli spazi interni, specialmente se si intende sfruttare il sottotetto in modo funzionale.

 

Tetto a padiglione

 

Il tetto a padiglione si distingue per le sue quattro falde che convergono verso un punto centrale o una linea di colmo. È tipico delle ville o delle case indipendenti più prestigiose, grazie al suo aspetto elegante e simmetrico. La presenza di più falde assicura un eccellente deflusso delle acque meteoriche e una notevole resistenza al vento.

 

Di contro, la sua realizzazione comporta un impegno maggiore in termini di progettazione, costi e manodopera, rendendolo una scelta più impegnativa sotto il profilo economico.

 

Tetto a shed

 

Il tetto a shed è un tetto a falda molto utilizzata in ambito industriale. È composto da una serie di falde alternate, di cui una inclinata e una verticale, spesso dotata di finestre per favorire l’ingresso della luce naturale.

 

Questo tipo di copertura è pensato per ottimizzare l’illuminazione e la ventilazione degli ambienti interni, e si presta bene all’installazione di impianti fotovoltaici. Tuttavia, non si adatta facilmente agli edifici residenziali e richiede particolare attenzione nella manutenzione, soprattutto nei punti di giunzione tra una falda e l’altra.

 

Una tabella riassuntiva

 

Qui di seguito, presentiamo una tabella che riassume quanto detto fin qui, ovvero le caratteristiche delle tipologie di tetto a falda e i loro tratti distintivi.

 

Tipologia

Numero di falde

Pro

Contro

Livello estetico

Costi

Falda unica

Una

Economico, semplice

Poco estetico, ventilazione scarsa

Basso

Bassi

Capanna

Due

Stabile, classico, efficiente

Costo medio, gestione sottotetto

Medio

Medi

Padiglione

Quattro

Elegante, drenaggio ottimo

Costoso, posa complessa

Alto

Alti

Shed

Multipla (modulare)

Luce naturale, ventilazione

Estetica industriale, manutenzione

Bassi

Variabili

 

Come potete vedere, ciascuna tipologia vanta una sua precisa specificità, non solo dal punto di vista estetico ma anche da quello funzionale.

 

Quale tipologia di tetto a falda è più indicata per il tetto ventilato?

 

Domanda più che legittima, se si considera il successo che il tetto ventilato ha conquistato negli ultimi anni. Per chi non lo sapesse, il tetto ventilato è una soluzione costruttiva che prevede un’intercapedine tra il manto di copertura e lo strato isolante, permettendo la circolazione dell’aria.

 

Questo flusso naturale riduce l’umidità, migliora l’isolamento termico e aumenta la durata dei materiali. Tra le varie tipologie di tetto a falde, quella più compatibile con il concetto di tetto ventilato è il tetto a capanna.

 

La sua struttura simmetrica e inclinata, infatti, facilita la creazione di una camera di ventilazione continua e omogenea su entrambi i versanti. Inoltre, la conformazione a due falde rende più semplice l’installazione di griglie e aperture per favorire il passaggio dell’aria.

 

Come risparmiare nella realizzazione del tetto a falde?

 

La costruzione del tetto a falda può richiedere un impegno economico superiore al classico tetto piano, se non altro perché implica un certo lavoro a livello estetico. Ma c’è una buona notizia: è possibile risparmiare senza compromettere la qualità del risultato finale.

 

Per esempio, è possibile raccogliere alcune offerte dalle ditte di zona specializzate in costruzione e rifacimento tetti a falde e confrontarle. Ciò consente di farsi un’idea del mercato e di individuare, all’interno di un paniere più o meno ristretto, la soluzione che offre le migliori garanzie in termini di rapporto qualità-prezzo.

 

Il consiglio è di raccogliere le offerte per tetto a falda usufruendo dei servizi degli appositi portali. Solo in questo modo, infatti, si potranno ottenere preventivi online non solo dettagliati ma anche su misura, condizione necessaria per trarre evidenze utili dall’analisi comparata.

 

Tra i siti più apprezzati spicca Edilnet.it: basta un clic per sfruttare un servizio gratuito, efficace e non impegnativo.

 

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