Come affrontare il fallimento dell’appaltatore di lavori edili?

Il fallimento dell’appaltatore è un pericolo dannoso, specialmente quando in ballo ci sono lavori di nuove costruzioni o di ristrutturazioni pesanti. Cosa fare in questi casi? Lo scopriamo qui.

 

Come affrontare il fallimento dell'appaltatore di lavori edili?

 

I tempi sono duri, il mercato evolve e molte imprese sentono il terreno mancare sotto i piedi. Ciò vale per tutte, quindi anche per quelle edili. Insomma, il fallimento dell’appaltatore è un’evenienza tutt’altro che rara.

 

In una situazione così inattesa e sgradita, c’è la possibilità di recuperare quanto meno il denaro già versato ma a cui non è corrisposto un servizio? La risposta è sì, perché il committente può fare molto per prevenire, ma anche per reagire con prontezza e minimizzare le conseguenze negative.

 

Quali sono i segnali di allarme del fallimento dell’appaltatore?

 

Il primo aspetto da trattare è quello dei segnali. Riconoscerli significa accorgersi con largo anticipo del prossimo fallimento dell’appaltatore.

 

Significa, in parole povere, reagire con maggiore prontezza. Dunque, ecco i segnali da monitorare.

 

  • Ritardo nei pagamenti: l’appaltatore inizia a ritardare o saltare i pagamenti a fornitori, dipendenti o subappaltatori, segnale di una possibile mancanza di liquidità. In genere il committente lo viene a sapere in quanto raggiunto dai fornitori alla ricerca di spiegazioni.

 

  • Interruzioni dei lavori: i lavori sul cantiere si fermano improvvisamente o procedono a ritmo più lento. Ciò suggerisce che l’appaltatore potrebbe non avere più risorse per continuare l’opera.

 

  • Peggioramento della qualità dei materiali: l’utilizzo di materiali inferiori o una riduzione nella quantità di materiale utilizzato potrebbe riflettere difficoltà finanziarie nell’acquisto delle forniture necessarie.

 

  • Comunicazione scarsa o evasiva: l’appaltatore diventa difficile da raggiungere, evita domande sui tempi di completamento o fornisce risposte vaghe. Questo è un chiaro segnale di problemi finanziari in corso e del tentativo di guadagnare tempo.

 

Cosa fare quando l’appaltatore dichiara fallimento durante i lavori?

 

Può capitare che il committente non colga i segnali per tempo, e che la notizia del fallimento dell’appaltatore giunga inaspettata.

 

Cosa può fare in questi casi? Ecco una lista di soluzioni, valevoli anche per chi, invece, aveva intuito che qualcosa non stesse andando per il verso giusto.

 

  • Controllare il contratto: esamina attentamente il contratto firmato con l’appaltatore per verificare clausole riguardanti l’eventualità di fallimento, inclusi i diritti del committente e i passaggi per la risoluzione del contratto.

 

  • Guardarsi intorno: inizia a cercare una nuova impresa, senza farti prendere dalla fretta e dal panico, ma anzi facendo tesoro della lezione e cercando soltanto nell’elenco delle migliori imprese edili e verificandone serietà e affidabilità nelle recensioni e nelle schede aziendali.

 

  • Lettera formale: la diffida ad adempiere è uno strumento che, in realtà, andrebbe utilizzato anche in una fase antecedente, ovvero quando l’impresa mostra i primi segnali di cedimento e ad essi seguono delle mancanze a livello operativo. Tuttavia, può essere utile anche dopo. Consiste nella minaccia di adire alle vie legali nel caso in cui non si rispettino gli accordi.

 

  • Coinvolgere un legale: in ogni caso consultare immediatamente un avvocato per capire le azioni legali disponibili e come recuperare eventuali fondi già versati, oltre a proteggere i propri interessi.

 

Come recuperare i crediti e completare i lavori incompleti?

 

I giochi sono fatti: l’impresa non ha solo dichiarato fallimento, ma ha interrotto qualsiasi attività operativa. L’obiettivo del committente, a questo punto, è duplice: da un lato recuperare il denaro versato ma a cui non sono corrisposti dei servizi; dall’altro, completare i lavori. Ecco qualche idea a riguardo.

 

  • Contattare un’altra impresa: la soluzione obbligata consiste nell’identificare una nuova impresa o appaltatore per completare i lavori rimasti in sospeso, facendo attenzione a ottenere preventivi chiari e a stabilire nuove scadenze.

 

  • Coinvolgere i subappaltatori: se possibile, si dovrebbero contattare gli eventuali subappaltatori già coinvolti nel progetto per verificare se possono proseguire i lavori direttamente, a condizioni negoziate e concordate.

 

  • Escutere le garanzie: se presenti, attivare le garanzie di performance o fideiussorie incluse nel contratto originale per coprire i costi aggiuntivi necessari al completamento dei lavori.

 

  • Avviare un’azione legale: con l’aiuto di un avvocato, avviare una causa per recuperare i danni subiti, come le somme già versate o i costi extra per terminare i lavori, presentando prove delle inadempienze dell’appaltatore. Esatto, il riferimento è alla citazione in giudizio classica associata alla richiesta di risarcimento del danno. La questione è comunque complessa, in quanto è probabile che l’appaltatore che ha dichiarato fallimento abbia già alle calcagna numerosi creditori, alcuni dei quali hanno la precedenza (es. il fisco).

 

Come scegliere una solida ditta per l’appalto edile?

 

Va da sé che, al netto delle soluzioni che pure non mancano, la migliore sia la prevenzione. Insomma, per abbattere il rischio di fallimento dell’appaltatore occorre affidare i lavori a una impresa solida.

 

In linea teorica, bisognerebbe fare il classico giro delle sette chiese e cercare di carpire il know-how dell’impresa di turno. Oggettivamente, un obiettivo complicato, soprattutto per i profani.

 

Ma c’è una soluzione più pratica: affidarsi ai portali specializzati come Edilnet.it che attinge a un network di imprese selezionate non solo per la loro politica dei prezzi, ma anche in base ai criteri di qualità.

 

La serietà e l’affidabilità delle aziende può essere verificata dalla lettura delle opinioni dei clienti che hanno testato l’impresa per ristrutturare o per una nuova costruzione, oltre che dalla lettura delle esaustive schede aziendali.

 

Senza dimenticare che chiedere preventivi online non solo è semplicissimo e gratuito ma ti permette anche di confrontare varie offerte e di individuare una soluzione davvero conveniente.

 

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