Sicurezza in casa: tutti i vantaggi della panic room
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La sicurezza domestica è una priorità costante per molte persone. Tra le tante soluzioni finalizzate a massimizzarla, una in particolare spicca per le originali caratteristiche: la panic room in casa. Ma cos’è e come si realizza?
La panic room è un ambiente protetto all’interno dell’abitazione: un “fortino” progettato per offrire rifugio in caso di intrusioni o di emergenze.
In questo articolo, esploreremo in dettaglio la sua funzione, come installarla e le normative da seguire.
Realizzare una panic room nella propria abitazione richiede l’analisi di diversi aspetti tecnici e logistici. Prima di tutto, dovrai capire se vale la pena investire le tue risorse nel progetto.
La decisione è soggettiva. Si tratta di una soluzione che alza il livello di sicurezza domestica, ma – come tutte le altre opzioni – non è infallibile.
Per essere efficace al 100% (o quasi) deve essere inserita in un sistema organizzato che comprende anche, ad esempio tapparelle blindate e un impianto di allarme per la casa di nuova generazione.
A cosa serve la panic room?
Una panic room (stanza antipanico in italiano) è un ambiente progettato per offrire protezione durante situazioni di alto rischio, come furti e aggressioni, ma anche calamità naturali o minacce che mettono in pericolo l’incolumità dei residenti.
In caso di pericolo imminente, gli occupanti della casa possono ritirarsi in questa stanza blindata, che è costruita per isolare fisicamente gli occupanti fino a quando la minaccia non sia stata neutralizzata.
Le panic room sono dotate di muri e porte rinforzate con acciaio o altri materiali compositi altamente resistenti, sistemi di chiusura avanzati che possono includere serrature biometriche.
Per garantire la comunicazione con l’esterno anche in condizioni di isolamento totale, queste stanze sono spesso equipaggiate con sistemi di comunicazione indipendenti, come linee telefoniche dedicate, connessioni Internet protette e a volte collegamenti diretti con servizi di sicurezza privata o stazioni di polizia.
Come realizzare una panic room in casa?
Vediamo adesso come procedere in pratica, iniziando dalla selezione del luogo dove fare la panic room.
Il consiglio è quello di scegliere un posto della casa facilmente accessibile in caso di emergenza, ma posizionato in modo tale da non essere immediatamente evidente per gli intrusi.
Generalmente, le stanze scelte per la conversione in panic room sono ambienti interni come guardaroba o cantina, in quanto offrono già un primo livello di discrezione e sicurezza.
Una volta selezionata la stanza, si passa al rinforzo delle strutture esistenti. Le pareti, il pavimento e il soffitto devono essere rinforzati con materiali resistenti come l’acciaio o il calcestruzzo per resistere a tentativi di effrazione.
Le porte devono essere sostituite o rinforzate con versioni anti-effrazione, dotate di serrature multiple e, idealmente, meccanismi di chiusura interni che non possono essere manipolati dall’esterno.
Un altro aspetto cruciale è l’installazione di un sistema di comunicazione sicuro. Questo potrebbe includere una linea telefonica indipendente e accesso a Internet via cavo o satellitare per mantenere la comunicazione con il mondo esterno anche se le linee principali vengono tagliate.
È inoltre consigliabile installare un impianto di videosorveglianza interna ed esterna che possa essere monitorato dalla panic room stessa per mantenere visibilità sulle aree circostanti l’abitazione.
Infine, la ventilazione forzata o un sistema di filtrazione dell’aria garantiscono la qualità dell’aria anche in condizioni di isolamento prolungato.
4 cose da sapere prima di costruire la “camera antipanico”
Se hai deciso di installare la tua panic room, monitora questi aspetti nel corso del processo di pianificazione e di costruzione:
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Scelta dei materiali: pareti, porte e, se presenti, finestre devono essere realizzate con materiali capaci di resistere a tentativi di effrazione violenti. L’acciaio rinforzato, il calcestruzzo armato e materiali compositi speciali sono frequentemente utilizzati per garantire la massima resistenza. La porta dovrebbe essere particolarmente robusta, dotata di serrature di sicurezza avanzate e di sistemi di chiusura multi-punto che non possono essere facilmente forzati o distrutti.
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Provviste di emergenza: è cruciale dotare la panic room di provviste essenziali come acqua potabile, cibo non deperibile, un kit di primo soccorso ben fornito e eventuali farmaci necessari per le condizioni mediche degli occupanti. Tali provviste dovrebbero essere sufficienti per sostenere tutte le persone che potrebbero utilizzare la stanza per diversi giorni.
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Sicurezza elettrica e backup di energia: assicurarsi che la panic room abbia accesso a una fonte di energia indipendente, come un generatore o batterie di backup, è essenziale per mantenere operativi l’illuminazione, i sistemi di comunicazione e di sorveglianza.
- Prezzi: variano significativamente a seconda delle dimensioni, dei materiali scelti e delle tecnologie di sicurezza integrate. Per capire a quanto ammonta il budget da allocare, trovi le singole voci di spesa nella guida di Edilnet.it dove sono riportati i prezzi per costruire una panic room forniti da specialisti del settore.
Infine, un consiglio furbo per avere la massima convenienza: chiedi preventivi online a professionisti e aziende specializzate. Gratis e senza impegno potrai confrontare diverse offerte, dettagliate e trasparenti, e trovare quella più giusta per te.
Quali permessi servono per costruire la “camera di sicurezza”?
Prima di iniziare i lavori, consulta tecnici qualificati ed enti locali competenti per ottenere tutti i permessi necessari a che la costruzione sia legale e sicura.
Generalmente, la costruzione di una panic room può richiedere permessi edilizi, come CIL o CILA, soprattutto se implica modifiche strutturali quali l’alterazione di muri portanti o l’aggiunta di nuove strutture.
Oltre ai permessi, devono essere rispettate le norme relative alla sicurezza antincendio, all’isolamento, alla ventilazione e all’accessibilità per garantire la sicurezza degli occupanti e la funzionalità effettiva della stanza in caso di emergenza.