Irrigazione sostenibile: 5 sistemi per risparmiare acqua in giardino (anche in estate)
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Irrigare in modo sostenibile è una possibilità concreta, che consente di risparmiare acqua e… denaro. Qui affrontiamo il tema analizzando le principali tecniche e facendo confronto dei consumi con i metodi tradizionali.
Per irrigazione sostenibile si intende esattamente ciò che l’espressione suggerisce: un approccio che consente di risparmiare innanzitutto denaro, ma anche di innaffiare il giardino senza sprecare acqua, una risorsa preziosa. Procediamo con ordine, fornendo una panoramica dei vantaggi e delle tecniche, prima di analizzare un esempio pratico di quanto si risparmia con l’irrigazione sostenibile.
Quali sono i vantaggi dell’irrigazione sostenibile?
Dunque, ecco una lista breve ma esaustiva delle motivazioni che giustificano il ricorso all’irrigazione sostenibile.
- Risparmio economico: le tecniche di irrigazione sostenibile riducono notevolmente il consumo di acqua, abbattendo di conseguenza il costo della bolletta idrica. Investire in questi sistemi significa limitare gli sprechi e dunque ottenere un risparmio diretto e concreto, soprattutto durante i periodi estivi, quando l’irrigazione tradizionale fa lievitare significativamente i costi.
- Risparmio idrico: l’irrigazione sostenibile consente un utilizzo efficiente dell’acqua, lo abbiamo detto, il ché reca un beneficio anche per l’ambiente, soprattutto in un periodo come questo, falcidiato dalle sempre più frequenti crisi di siccità.
- Risparmio di tempo e fatica: le tecniche sostenibili spesso prevedono automazioni e sistemi intelligenti che gestiscono autonomamente tempi e modalità di irrigazione. Ciò comporta una riduzione notevole della manutenzione quotidiana ed elimina le attività manuali legate all’irrigazione, come spostare continuamente gli irrigatori o provvedere personalmente alla distribuzione d’acqua.
- Accessibilità: questo approccio è ormai alla portata di tutti, sia per la facilità d’uso che per i costi di installazione sempre più accessibili. Oggi sono disponibili soluzioni diverse, dalle più tecnologiche e automatizzate alle più semplici e fai-da-te, che consentono a chiunque di avvicinarsi facilmente a un approccio eco-sostenibile, anche senza elevate competenze tecniche.
Come si nota, alcuni dei vantaggi relativi all’irrigazione sostenibile non sono niente affatto scontati. Il riferimento è all’accessibilità. La verità è che realmente le tecniche di irrigazione sostenibile sono alla portata, se non di tutti, di molti.
Quali sono i sistemi di irrigazione sostenibile più efficaci?
Entriamo nel vivo del discorso e presentiamo le principali tecniche di irrigazione sostenibile.
Irrigazione a goccia
L’irrigazione goccia a goccia fornisce acqua lentamente e direttamente alle radici delle piante attraverso piccoli tubi forati o gocciolatori. L’acqua viene rilasciata con precisione millimetrica, il che consente di evitare dispersioni o evaporazioni eccessive.
Ideale per orti e giardini domestici, riduce significativamente gli sprechi rispetto ai metodi tradizionali e consente anche una migliore salute delle piante, prevenendo malattie fungine causate da ristagni idrici.
Irrigazione con acqua piovana
Raccogliere e riutilizzare l’acqua piovana è una tecnica semplice ed estremamente efficace. Si tratta semplicemente di installare cisterne o serbatoi, ovviamente collegati al sistema di scolo dei tetti. In tal modo, è possibile accumulare acqua durante i periodi piovosi per utilizzarla successivamente, specialmente durante i mesi estivi di siccità.
Questo metodo offre un duplice vantaggio: riduce la dipendenza dall’acqua potabile della rete pubblica, abbattendo così i costi in bolletta, e utilizza una risorsa gratuita e rinnovabile, contribuendo concretamente alla salvaguardia ambientale e alla sostenibilità domestica.
Installazione di centralina per l’irrigazione smart
Le centraline intelligenti gestiscono automaticamente l’irrigazione del giardino grazie a sensori che rilevano umidità, condizioni atmosferiche e stagionali. Questo sistema permette un’erogazione calibrata dell’acqua, evitando sprechi dovuti a sovra-irrigazione o dispersione.
A ciò si aggiungono le app dedicate, che consentono di programmare o modificare facilmente da remoto i tempi e la quantità di irrigazione, adattandosi rapidamente alle reali esigenze delle piante e del terreno. Il risultato è un netto risparmio idrico ed economico, nonché una gestione più pratica ed efficiente.
Subirrigazione
La subirrigazione consiste nel distribuire l’acqua direttamente sotto la superficie del terreno, generalmente attraverso tubi interrati porosi o forati. Questo metodo evita completamente l’evaporazione superficiale e garantisce un’umidità costante proprio dove serve, cioè vicino alle radici delle piante.
Particolarmente utile nelle aree soggette a siccità o durante le estati calde, la subirrigazione permette un notevole risparmio di acqua rispetto ai metodi tradizionali. Garantisce inoltre una crescita più sana e vigorosa delle piante e una minore presenza di erbe infestanti.
Pacciamatura
La pacciamatura è una tecnica semplice e naturale che prevede la copertura del terreno con materiali organici (come corteccia, paglia o sfalci d’erba) o inorganici (teli biodegradabili). Questa pratica limita l’evaporazione dell’acqua dal suolo, mantiene stabile la temperatura del terreno e ostacola la crescita delle erbacce.
Grazie a ciò, le piante richiedono meno irrigazioni e la frequenza degli interventi diminuisce drasticamente, consentendo in ultima analisi risparmi idrici significativi.
Quanto si risparmia davvero? Un esempio pratico
Già dalle semplici definizioni che abbiamo fornito si può comprendere quanto queste tecniche siano in grado di garantire un certo risparmio idrico ed economico. Allo stesso tempo, vale la pena offrire un esempio concreto, riguardante la tecnica più diffusa in assoluto: la pacciamatura.
Prendiamo come esempio pratico un giardino di circa 100 metri quadri irrigato con tecniche tradizionali. Ebbene, esso può consumare circa 15 metri cubi d’acqua al mese, pari a circa 30 euro.
Applicando la pacciamatura, tuttavia, l’evaporazione si riduce notevolmente e il fabbisogno idrico cala di circa il 50%, passando da 15 a circa 7,5 metri cubi mensili. Di conseguenza, la spesa mensile scende da 30 euro a circa 15 euro. Ciò significa che, in una stagione estiva di quattro mesi, il risparmio complessivo supera agevolmente i 60 euro.
Vale altresì la pena riservare spazio a un confronto tra le tecniche tradizionali e tutte quelle che abbiamo descritto nei paragrafi precedenti. Ecco una tabella ad hoc.
Tecnica di irrigazione sostenibile |
Risparmio idrico rispetto a metodi tradizionali |
Irrigazione a goccia |
60% |
Irrigazione con acqua piovana |
70% |
Centralina smart |
50% |
Subirrigazione |
65% |
Pacciamatura |
50% |
A chi chiedere consulenza sul miglior impianto di irrigazione sostenibile?
Non rimane che mettere in pratica queste tecniche. Come fare? Ovviamente, è necessario rivolgersi a specialisti, ovvero alle ditte che installano impianti di irrigazione innovativi nella zona. Trovarle non è banale, soprattutto se si adoperano criteri di selezione precisi, come la compresenza di qualità e convenienza.
Una soluzione percorribile consiste nel rivolgersi ai portali di richiesta preventivi online, come Edilnet.it, che conta su un’ampia rete di professionisti specializzati in sistemi di irrigazione sostenibile. Confrontare ipotesi di costo, all’interno di un paniere, ti permette di valutare le offerte senza impegno e di selezionare quella con il miglior rapporto qualità-prezzo.