Cosa si può fare con un bosco di proprietà?

Cosa si può fare con un bosco di proprietà?
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Il bosco di proprietà è uno spazio per godersi la natura, ma anche un’occasione per coltivare un progetto da trasformare in alcune opportunità di guadagno sostenibile. In questo articolo analizziamo le 3 più vantaggiose.

 

Cosa si può fare con un bosco di proprietà?

 

Chi possiede un pezzo di terreno boschivo tutto suo spesso ne ignora le potenzialità. Vuoi perché la situazione non è comune, vuoi perché manca delle conoscenze adeguate. Dunque, vale la pena passare in rassegna gli usi che si possono del bosco di proprietà.

 

Se stai pensando al parco avventura, sappi che è solo una delle opzioni disponibili e delle quali vogliamo parlarti.

 

Hai un bosco di proprietà? Realizza un parco avventura

 

Come già anticipato, una delle opzioni più popolari per utilizzare un bosco di proprietà è il parco avventura.

 

Con questa espressione si intende una struttura all’aperto progettata per offrire percorsi acrobatici sospesi tra gli alberi o su piattaforme artificiali.

 

I partecipanti, muniti di imbracature di sicurezza, affrontano vari ostacoli come ponti di corda, zip line, e reti sospese. I percorsi sono suddivisi per livelli di difficoltà, adatti sia a bambini che a adulti.

 

Perché costruire un parco avventura e quanto rende?

 

La costruzione del parco avventura garantisce il godimento di molti vantaggi non solo economici:

 

  • Valorizza il territorio: trasformare un bosco di proprietà in un parco avventura significa valorizzare il territorio, conferire senso a un luogo altrimenti vittima dell’incuria. Significa valorizzare la natura in una prospettiva di massima sostenibilità.

 

  • Dà vita a un progetto appagante: creare un parco avventura fa felice tanto chi lo fruisce quanto chi lo gestisce. È un luogo di divertimento, uno strumento per erogare un servizio che consente alle persone di divertirsi nel pieno rispetto della natura.

 

 

Quanto si guadagna con un parco avventura? Dipende dal tipo di struttura, dalla politica del pricing e dall’investimento in termini di risorse (tempo, denaro e numero di persone addette). Più facile individuare le principali voci che portano entrate:

 

  • Vendita dei biglietti: in genere, garantisce un introito sufficiente non solo per mantenere la struttura, ma anche per generare ricchezza.

 

  • Affitto per feste private e per iniziative speciali: compleanni, team building, gite scolastiche sono possibili occasioni nelle quali il parco avventura è una location gradita.

 

  • Affitto o vendita delle attrezzature: se la struttura è altamente specializzata, i gestori possono fare riferimento a un bacino di utenti che praticano arrampicata sportiva.

 

Quali sono le tipologie di parco avventura e le normative?

 

Il parco avventura è una sfida per chi lo fruisce, ma anche per chi lo costruisce.

 

Per prima cosa è opportuno avere le idee chiare sulla tipologia, scegliendo tra:

 

  • Parchi con percorsi tra gli alberi, che conservano gran parte degli elementi boschivi;

 

  • Parchi tematici, che richiedono un contributo “antropico” significativo per creare elementi che facciano riferimento a un argomento specifico.

 

Nondimeno, è necessario curare la questione dei permessi. Quando si costruiscono strutture ad hoc e si cambia la destinazione d’uso del bosco di proprietà è necessario il Permesso di Costruire.

 

Questo titolo abilitativo è piuttosto pesante in quanto richiede il via libera esplicito dell’ente pubblico e uno sforzo documentale non da poco.

 

Senza dimenticare che le normative relative ai parchi divertimento sono molto stringenti in materia di sicurezza: le strutture devono garantire la totale sicurezza di fruizione da parte degli utenti.

 

Un’idea per il bosco di proprietà? L’arboricoltura da legna

 

Un’altra opzione da prendere in considerazione è la conversione del bosco di proprietà in un terreno per la coltivazione degli alberi da legname.

 

Questa opzione impone ovviamente il superamento di alcune sfide: la gestione delle risorse idriche, la lotta contro parassiti e malattie, e la necessità di lunghe attese per il ciclo di crescita degli alberi.

 

Nondimeno, garantisce alcuni vantaggi dei quali qui sotto diamo una rapida panoramica:

 

  • Il bosco è fisiologicamente predisposto alla coltura degli alberi: grazie alla presenza di suoli fertili e a un ecosistema già equilibrato, gli alberi possono crescere in modo naturale, riducendo la necessità di interventi intensivi da parte dell’uomo.

 

  • La coltivazione degli alberi da legname valorizza il bosco: un bosco ben gestito e curato mantiene un aspetto ordinato e armonioso, che può anche attrarre turisti o visitatori interessati al paesaggio naturale.

 

  • È una buona fonte di guadagno: la vendita di legname di alta qualità, proveniente da alberi coltivati in maniera sostenibile, rappresenta una risorsa economica importante, che può generare entrate costanti nel lungo periodo.

 

La trasformazione del bosco in terreno per alberi da legname è un’idea produttiva a tutti gli effetti.

 

La principale fonte di guadagno è la vendita del legname prodotto dagli alberi coltivati: alberi come il pioppo, il pino e il faggio, una volta raggiunta la maturità, possono essere usati per l’industria del mobile, della carta o per la costruzione di case in legno.

 

Anche i residui della potatura e i sottoprodotti della lavorazione del legno hanno un mercato sotto forma di biomassa per la produzione di energia, per esempio nella caldaia a biomassa. Ciò offre un’ulteriore fonte di reddito e allo stesso tempo contribuisce alla gestione sostenibile dei rifiuti.

 

Coltivazione degli alberi da frutto e del castagno

 

Infine, trattiamo l’opzione degli alberi da frutto e castagni, praticata soprattutto dagli amanti della natura e da chi vanta una predisposizione ai lavori agricoli.

 

Nondimeno, la conversione del bosco di proprietà in terreno per la coltivazione di alberi da frutto e castagni è un’operazione che richiede attenzione per la selezione delle specie e per valutazione del potenziale di mercato.

 

Il vantaggio principale è la possibilità di trarre un guadagno da quanto coltivato, ovvero dai frutti che gli alberi producono.

 

La vendita di frutti e di castagne è più redditizia di quanto si possa immaginare: la domanda è generalmente alta, soprattutto in questo periodo caratterizzato dalla riscoperta del mangiar sano e tradizionale.

 

Ovviamente, le speranze di guadagno aumentano se si punta alla qualità e se ci si inserisce nelle filiere del chilometro zero. In tal modo, e in un colpo solo, si supera il collo di bottiglia causato dall’offerta di frutta a basso costo e ci si posiziona in un segmento di mercato alto-spendente.

 

Conversione del terreno boschivo: da dove cominciare?

 

Alcune delle opzioni che abbiamo esplorato necessitano di interventi di natura prettamente botanica.

 

Altre, come la costruzione di un parco avventura, necessitano anche di interventi di natura edile. Insomma, è necessario creare delle strutture fisse, come edifici destinati all’accoglienza o alle attività amministrative.

 

Fondamentale, in questa fase, si rivela la contrazione delle uscite. In parole povere, il risparmio. La buona notizia è, compiendo le scelte giuste, si può risparmiare senza compromettere la qualità del progetto.

 

Il primo passaggio, per mettere a reddito il tuo bosco di proprietà, è individuare tecnici e professionisti del settore.

 

Ovviamente è d’obbligo rivolgersi esclusivamente a imprese specializzate in parchi avventura e impianti sportivi al fine di avere un’analisi di fattibilità dal punto di vista normativo e dei costi. Usando il servizio gratuito di Edilnet.it per chiedere preventivi online contatti professionisti qualificati e ottieni fino a 4 offerte diverse e su misura per le tue esigenze.

 

In tal modo, è possibile operare un confronto serrato e individuare con relativa facilità la soluzione capace di garantire il miglior rapporto qualità prezzo.

 

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