Come si fa un impianto elettrico vintage?

La moda si sa è ciclica. È così anche nell’edilizia e nell’arredo. Lo dimostra l’impianto elettrico stile vintage che, oltre a svolgere la sua funzione, si trasforma in un elemento estetico, al pari di un oggetto di design.

 

Prese e interruttori a vista in ceramica per impianto elettrico stile vintage su parete in mattoni bianchi.

 

Una nuova moda è esplosa: l’impianto elettrico vintage, che riprende l’estetica delle varianti del passato ma, allo stesso tempo, garantisce il rispetto delle norme odierne. Nei prossimi paragrafi forniremo una definizione chiara, entreremo nel dettaglio delle componenti e dei materiali, faremo una panoramica degli stili. Infine, parleremo di chi lo progetta… e come.

 

Che cos’è un impianto elettrico vintage?

 

Si definisce “impianto elettrico vintage” un impianto elettrico, ovvero un sistema di distribuzione dell’energia elettrica, che unisce estetica retrò e conformità alle normative. Spesso, contiene elementi visibili, sicché si parla anche di impianto elettrico a vista. In ogni caso, è realizzato con materiali ispirati al passato ma tecnologicamente moderni.

 

I componenti principali dell’impianto elettrico vintage sono in parte sovrapponibili a quelli standard: cavi elettrici rivestiti in tessuto intrecciato, interruttori e prese in porcellana o bakelite, canaline e tubi a vista in metallo, placche in ottone o rame.

 

Tutti questi elementi sono scelti in base allo stile desiderato, senza rinunciare a funzionalità e durabilità. In genere si prediligono toni neutri o finiture metalliche, con accostamenti coerenti all’ambiente.  I materiali devono chiaramente rispettare le normative CEI in tema di sicurezza e prestazioni.

 

Quali sono i vantaggi di un impianto elettrico stile vintage?

 

Alcuni dei vantaggi che l’impianto elettrico vintage garantisce si intuiscono da quanto abbiamo detto fin qui, ma è comunque utile fornire una panoramica a riguardo.

 

  • Migliora l’estetica complessiva: grazie ai materiali ricercati e all’impatto visivo degli elementi a vista, l’impianto diventa parte integrante dell’arredamento.

 

  • Riduce l’invasività degli interventi: la posa a vista evita demolizioni e interventi murari complessi, rendendo il lavoro più rapido e meno costoso.

 

  • Agevola la manutenzione futura: la facile accessibilità dei condotti e delle scatole consente modifiche e riparazioni senza opere murarie.

 

  • Aumenta la personalizzazione: ogni impianto può essere adattato allo stile dell’abitazione, con scelta libera di finiture, colori e disposizioni.

 

Quali sono gli stili degli impianti elettrici vintage?

 

A disposizione vi sono numerose tipologie e stili. Ecco una panoramica.

 

  • Industriale: questo stile comporta tubi metallici a vista, placche in acciaio spazzolato, interruttori neri e cavi tessili grigi. È adatto a loft e ambienti urbani, con un forte richiamo alle fabbriche del Novecento.

 

  • Retrò anni ’50: questo stile utilizza materiali come la bakelite, colori pastello e interruttori tondi. Si adatta a cucine vintage o ambienti pop, evocando l’atmosfera degli elettrodomestici e degli arredi dell’epoca.

 

  • Rustico classico: questo tipo di impianto predilige elementi in ceramica smaltata e rame brunito, con cavi intrecciati in tonalità calde. Perfetto per case di campagna, agriturismi e ambienti in legno o pietra.

 

  • Elegante d’epoca: unisce porcellana bianca e ottone lucido, con interruttori a levetta. È ideale per ville storiche o abitazioni raffinate, in cui ogni dettaglio contribuisce all’eleganza dell’ambiente.

 

La tipologia più diffusa è senz’altro lo stile industriale. D’altronde, è quello maggiormente integrabile con gli arredamenti moderni.

 

Quali certificazioni servono per l’impianto elettrico vintage?

 

L’impianto elettrico a vista vintage, sul piano normativo, è soggetto alle stesse regole di qualsiasi altro impianto moderno.

 

Serve una Dichiarazione di Conformità (Di.Co.), rilasciata da un installatore abilitato, che attesti l’adeguatezza dell’impianto alle norme CEI 64-8 e al DM 37/2008. In caso di impianti preesistenti ma modificati per apparire vintage, può essere richiesta una Dichiarazione di Rispondenza (Di.Ri.), firmata da un tecnico iscritto all’albo con almeno cinque anni di esperienza.

 

È fondamentale che i materiali scelti, per quanto vintage nell’aspetto, siano certificati CE e garantiscano sicurezza, isolamento e protezione da sovraccarichi. Solo così si può godere di uno stile retrò senza compromettere la sicurezza. 

 

Come si progetta un impianto elettrico stile vintage?

 

La realizzazione dell’impianto è appannaggio degli elettricisti specializzati in progettazione impianti elettrici vintage. Il committente, tuttavia, farebbe bene a conoscere, almeno a grandi linee, tutte le procedure, in modo da esercitare il suo diritto-dovere al monitoraggio dei lavori.

 

Analisi dell’ambiente e dei vincoli strutturali

 

Il primo passo consiste in un sopralluogo tecnico per verificare la distribuzione degli spazi, la presenza di vincoli strutturali e architettonici, e l’eventuale necessità di adeguamento dell’impianto esistente.

 

In questa fase si raccolgono anche le esigenze del committente, sia in termini funzionali (numero di punti luce, prese, interruttori), sia in termini estetici (stile desiderato, materiali preferiti, visibilità degli elementi).

 

Scelta dello stile e dei materiali coerenti

 

Una volta definite le esigenze funzionali e stilistiche, si selezionano i componenti: cavi rivestiti in tessuto, interruttori a levetta in porcellana o bakelite, placche in ottone o rame, canaline in metallo o ceramica. Ogni elemento deve rispettare le normative di sicurezza ma anche risultare coerente con lo stile prescelto (industriale, rustico, retrò, ecc.).

 

Progettazione esecutiva e schema dell’impianto

 

Il progettista redige un elaborato tecnico in cui vengono disegnati i tracciati dei cavi, la posizione delle scatole di derivazione, dei dispositivi di protezione e dei punti di comando. Si definisce inoltre la sezione dei conduttori, la portata dell’impianto, la tipologia di posa (a vista o mista), e si calcolano i carichi previsti.

 

Installazione a norma e certificazione finale

 

L’impianto viene realizzato da un installatore abilitato, seguendo fedelmente il progetto. Al termine, viene effettuato il collaudo e rilasciata la Dichiarazione di Conformità (Di.Co.), che certifica l’aderenza alle normative CEI 64-8 e al DM 37/2008. Anche se vintage nell’aspetto, l’impianto è moderno per sicurezza e affidabilità.

 

Chi progetta e realizza questo tipo di impianto stile retrò?

 

Lo avrete capito, l’impianto elettrico vintage è un impianto speciale. In un certo senso, una chiccheria, ecco perché solo alcuni impiantisti sono in grado di progettarlo e realizzarlo.

 

Dove trovare ditte di questo tipo? Il consiglio è di fare riferimento ai portali di richiesta preventivi online, come Edilnet.it che consente il contatto con le aziende di zona più competenti e convenienti.

 

Con più offerte in mano è possibile comparare prezzi dell’impianto elettrico vintage e servizi professionali degli elettricisti di zona, così da scegliere (senza obblighi) quella che soddisfa aspettative e budget.

 

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